Acrocianosi o Sindrome di Raynaud?
Salve,
sono una ragazza di 23 anni e scrivo per avere delucidazioni circa l'acrocianosi che mi è stata riscontrata due settimane fa.
Principalmente volevo chiedere se effettuare una capillaroscopia possa chiarire con certezza se il problema che mi è insorto è acrocianosi o sindrome di raynaud e se possa chiarire se l'acrocianosi (o sindrome di raynaud) è primaria o se, contrariamente, è la conseguenza di altre patologie.
I medici da cui sono stata hanno abbastanza minimizzato la cosa, ma io sono preoccupata perché i sintomi che ho mi sembrano più affini alla sindrome di Raynaud e non all'acrocianosi e vorrei capire se sottopormi ad una capillaroscopia possa fugare ogni dubbio.
Inoltre mi chiedevo se possa essere utile fare delle analisi del sangue per scongiurare il rischio di eventuali patologie immunologiche/reumatiche o se la cosa possa essere evinta/scongiurata sempre tramite la capillaroscopia.
L'ultimo dubbio che ho è questo: questi problemi di micorcircolazione potrebbero essere subentrato per colpa di un trattamento di epilazione con laser a diodi? I medici che mi hanno visitata mi hanno detto che è altamente improbabile se non impossibile che possa esserci una correlazione tra le due cose, ma io ho il dubbio che il calore possa aver danneggiato i vasi.
Ringrazio in anticipo.
sono una ragazza di 23 anni e scrivo per avere delucidazioni circa l'acrocianosi che mi è stata riscontrata due settimane fa.
Principalmente volevo chiedere se effettuare una capillaroscopia possa chiarire con certezza se il problema che mi è insorto è acrocianosi o sindrome di raynaud e se possa chiarire se l'acrocianosi (o sindrome di raynaud) è primaria o se, contrariamente, è la conseguenza di altre patologie.
I medici da cui sono stata hanno abbastanza minimizzato la cosa, ma io sono preoccupata perché i sintomi che ho mi sembrano più affini alla sindrome di Raynaud e non all'acrocianosi e vorrei capire se sottopormi ad una capillaroscopia possa fugare ogni dubbio.
Inoltre mi chiedevo se possa essere utile fare delle analisi del sangue per scongiurare il rischio di eventuali patologie immunologiche/reumatiche o se la cosa possa essere evinta/scongiurata sempre tramite la capillaroscopia.
L'ultimo dubbio che ho è questo: questi problemi di micorcircolazione potrebbero essere subentrato per colpa di un trattamento di epilazione con laser a diodi? I medici che mi hanno visitata mi hanno detto che è altamente improbabile se non impossibile che possa esserci una correlazione tra le due cose, ma io ho il dubbio che il calore possa aver danneggiato i vasi.
Ringrazio in anticipo.
[#2]
Utente
Egregio dott. Caldarola,
ho iniziato a soffrire di questo problema da un mese. In passato non credo di aver mai avuto fenomeni del genere, l'unica cosa che ho sempre riscontrato è la presenza di capillari evidenti alle gambe, ma nient'altro.
Tuttavia credo di aver avuto delle avvisaglie dal mese di settembre: a fine settembre, in seguito ad una serata piuttosto fredda in cui ero vestita leggera, ho cominciato a sviluppare una strana orticaria alle gambe. Quest'orticaria si presentava con un intenso (ma piuttosto breve) prurito, rossore in alcune zone delle gambe (anche senza grattarmi) e sollevamento di pomfi che dopo una mezzora sparivano. L'episodio si è ripresentato diverse volte per quasi due mesi (anche in assenza di freddo), per questo mi sono rivolta ad un dermatologo temendo che potesse essere un effetto collaterale del laser. Il dermatologo lo ha escluso non rilevando nulla di preoccupante. Contemporaneamente mi sono però resa conto che sulle gambe (e dopo un po' di tempo sulle mani) comparivano delle macchioline bianche: il dermatologo mi ha parlato di livedo reticularis, ma ha minimizzato molto il tutto parlando di fragilità capillare e di pelle molto bianca e molto delicata che mostra facilmente tutti i fenomeni vascolari che in persone con pelli più scure sono meno visibili. A gennaio la situazione è peggiorata: purtroppo sono stata più di quattro ore in una biblioteca priva di riscaldamento e in prossimità di una finestra aperta in una giornata di freddo intenso (condizione meteorologica non comune nelle mia città e quindi a cui io non sono abituata) non adeguatamente equipaggiata (le mani ovviamente erano scoperte, ai piedi avevo solo scarpe e calzini). In seguito a questo episodio ho avuto geloni ai piedi e fastidio alle mani. Da quel giorno sia i piedi che le mani non sono più state quelle di prima: appena mi avvicino ad una fonte di calore (non so, entrare in una stanza con una stufetta accesa) mani e piedi (soprattutto mani e dita dei piedi) diventano rossissimi, oppure rossi e bianchi a chiazze (non so, dita rossissime e palmo bianco o viceversa). Se all'inizio sembrava che il cambiamento di colorazione fosse indotto da sbalzi termici, ora avviene tutti i giorni anche in assenza di stimoli termici evidenti. Inoltre ho notato una visibilità molto maggiore di capillari e vene di mani e dita, a volte ho sensazione di calore ed intorpidimento e alle dita delle mani, in prossimità delle nocche, ho notato la formazione di alcuni noduli (che però i medici hanno ricondotto a un inizio di gelone o ad irregolarità già presenti). Ultima cosa: una settimana dopo l'episodio dei geloni mi è ricomparsa in modo particolarmente virulento quell'orticaria alle gambe che ormai non si presentava da quasi due mesi, tuttavia è stato l'unico episodio.
Le novità degli ultimi mesi rispetto al mio regolare stile di vita sono queste: l'inizio del trattamento laser, situazioni di stress, e diverse giornate (molto più rispetto al passato) in cui sono stata seduta anche per più di 10/11 ore di seguito (spesso con pantaloni stretti) nella (quasi) totale immobilità. Non so se possano avere un qualche ruolo nell'insorgenza del problema. Ho effettuato un ecodoppler alle gambe che è risultato normale, per quanto riguarda mani e piedi l'angiologo ha propeso per l'acrocianosi. Tuttavia vorrei sapere se una capillaroscopia possa evidenziare senza ombra di dubbio quale sia il mio problema perché l'angiologo non ha potuto assistere agli strani cambiamenti di colorazione delle mie mani e soprattutto perché a me sembra che da quel giorno la situazione stia peggiorando (anche se non fa più freddo come prima). Mi piacerebbe inoltre sapere se il trattamento laser può aver in qualche modo provocato questa situazione e se la strana orticaria degli scorsi mesi abbia una correlazione o meno con l'acrocianosi/sindrome di raynaud.
La ringrazio e la saluto.
ps: segnalo inoltre che l'angiologo mi ha prescritto un esame baropodometrico dicendo che ho un cattivo appoggio dei piedi ed una cattiva postura (non so se la cosa possa avere una correlazione con questo tipo di disturbi) e che l'arrossamento delle mani si accentua tantissimo quando metto le mani sotto l'acqua.
ho iniziato a soffrire di questo problema da un mese. In passato non credo di aver mai avuto fenomeni del genere, l'unica cosa che ho sempre riscontrato è la presenza di capillari evidenti alle gambe, ma nient'altro.
Tuttavia credo di aver avuto delle avvisaglie dal mese di settembre: a fine settembre, in seguito ad una serata piuttosto fredda in cui ero vestita leggera, ho cominciato a sviluppare una strana orticaria alle gambe. Quest'orticaria si presentava con un intenso (ma piuttosto breve) prurito, rossore in alcune zone delle gambe (anche senza grattarmi) e sollevamento di pomfi che dopo una mezzora sparivano. L'episodio si è ripresentato diverse volte per quasi due mesi (anche in assenza di freddo), per questo mi sono rivolta ad un dermatologo temendo che potesse essere un effetto collaterale del laser. Il dermatologo lo ha escluso non rilevando nulla di preoccupante. Contemporaneamente mi sono però resa conto che sulle gambe (e dopo un po' di tempo sulle mani) comparivano delle macchioline bianche: il dermatologo mi ha parlato di livedo reticularis, ma ha minimizzato molto il tutto parlando di fragilità capillare e di pelle molto bianca e molto delicata che mostra facilmente tutti i fenomeni vascolari che in persone con pelli più scure sono meno visibili. A gennaio la situazione è peggiorata: purtroppo sono stata più di quattro ore in una biblioteca priva di riscaldamento e in prossimità di una finestra aperta in una giornata di freddo intenso (condizione meteorologica non comune nelle mia città e quindi a cui io non sono abituata) non adeguatamente equipaggiata (le mani ovviamente erano scoperte, ai piedi avevo solo scarpe e calzini). In seguito a questo episodio ho avuto geloni ai piedi e fastidio alle mani. Da quel giorno sia i piedi che le mani non sono più state quelle di prima: appena mi avvicino ad una fonte di calore (non so, entrare in una stanza con una stufetta accesa) mani e piedi (soprattutto mani e dita dei piedi) diventano rossissimi, oppure rossi e bianchi a chiazze (non so, dita rossissime e palmo bianco o viceversa). Se all'inizio sembrava che il cambiamento di colorazione fosse indotto da sbalzi termici, ora avviene tutti i giorni anche in assenza di stimoli termici evidenti. Inoltre ho notato una visibilità molto maggiore di capillari e vene di mani e dita, a volte ho sensazione di calore ed intorpidimento e alle dita delle mani, in prossimità delle nocche, ho notato la formazione di alcuni noduli (che però i medici hanno ricondotto a un inizio di gelone o ad irregolarità già presenti). Ultima cosa: una settimana dopo l'episodio dei geloni mi è ricomparsa in modo particolarmente virulento quell'orticaria alle gambe che ormai non si presentava da quasi due mesi, tuttavia è stato l'unico episodio.
Le novità degli ultimi mesi rispetto al mio regolare stile di vita sono queste: l'inizio del trattamento laser, situazioni di stress, e diverse giornate (molto più rispetto al passato) in cui sono stata seduta anche per più di 10/11 ore di seguito (spesso con pantaloni stretti) nella (quasi) totale immobilità. Non so se possano avere un qualche ruolo nell'insorgenza del problema. Ho effettuato un ecodoppler alle gambe che è risultato normale, per quanto riguarda mani e piedi l'angiologo ha propeso per l'acrocianosi. Tuttavia vorrei sapere se una capillaroscopia possa evidenziare senza ombra di dubbio quale sia il mio problema perché l'angiologo non ha potuto assistere agli strani cambiamenti di colorazione delle mie mani e soprattutto perché a me sembra che da quel giorno la situazione stia peggiorando (anche se non fa più freddo come prima). Mi piacerebbe inoltre sapere se il trattamento laser può aver in qualche modo provocato questa situazione e se la strana orticaria degli scorsi mesi abbia una correlazione o meno con l'acrocianosi/sindrome di raynaud.
La ringrazio e la saluto.
ps: segnalo inoltre che l'angiologo mi ha prescritto un esame baropodometrico dicendo che ho un cattivo appoggio dei piedi ed una cattiva postura (non so se la cosa possa avere una correlazione con questo tipo di disturbi) e che l'arrossamento delle mani si accentua tantissimo quando metto le mani sotto l'acqua.
[#3]
Medico Chirurgo
Signora cara,
che le devo dire.
Quello che descrive non è tipico del fenomeno di Raynaud.
Non so che trattamento laser stia facendo e da chi.
Non si meravigli per l'esame baropodometrico: quando non si sa che pesci prendere o si consiglia un bite o la colonna è la causa di tutti i mali.
La capillaroscopia, ben eseguita da un esperto in questa tecnica, può fornire utili informazioni.
Ma un'acrocianosi che compare alla sua età, improvvisamente, può essere anche espressione di una connettivite.
Perciò, non potendola valutare telematicamente, il mio consiglio è di andare a visita da un Internista o da un Reumatologo di sicura preparazione professionale ed onestà intellettuale.
Solo una valutazione diretta può suggerire un sospetto ed un iter diagnostico adeguati da cui trarre le conclusioni.
Mi faccia sapere se vorrà.
Buona domenica,
Dott. Caldarola.
che le devo dire.
Quello che descrive non è tipico del fenomeno di Raynaud.
Non so che trattamento laser stia facendo e da chi.
Non si meravigli per l'esame baropodometrico: quando non si sa che pesci prendere o si consiglia un bite o la colonna è la causa di tutti i mali.
La capillaroscopia, ben eseguita da un esperto in questa tecnica, può fornire utili informazioni.
Ma un'acrocianosi che compare alla sua età, improvvisamente, può essere anche espressione di una connettivite.
Perciò, non potendola valutare telematicamente, il mio consiglio è di andare a visita da un Internista o da un Reumatologo di sicura preparazione professionale ed onestà intellettuale.
Solo una valutazione diretta può suggerire un sospetto ed un iter diagnostico adeguati da cui trarre le conclusioni.
Mi faccia sapere se vorrà.
Buona domenica,
Dott. Caldarola.
[#4]
Utente
La ringrazio, dottore. Consulterò un reumatologo e mi sottoporrò ad una capillaroscopia. L'ultima cosa che non so se possa essere utile o meno nel capire di che tipo di problema stiamo parlando è che ho notato che il problema non si presenta in modo perfettamente simmetrico. Cioè, pur avvenendo ad entrambe le mani e ad entrambi i piedi, ho notato che ne sono decisamente più colpiti mano e piede destri.
La ringrazio nuovamente e le auguro una buona domenica.
La ringrazio nuovamente e le auguro una buona domenica.
[#6]
Utente
Salve, dottore.
Ho eseguito una serie di esami per verificare se il problema microcircolatorio insorto possa avere un'origine reumatologica/immunitaria. Mi limito a dire che VES, TAS, PCR, TSH, zinco, C3, C4 sono risultati nella norma, gli Anticorpi PEPTIDE CICLICO CITRULLINATO, gli ANTICORPI ANTI FOSFOLIPIDI IgG e gli ANTICORPI ANTI FOSFOLIPIDI IgM sono risultati negativi e gli ANTICORPI ANTI NUCLEO (ANA) sono risultati assenti. L'esame emocromocitrometrico è risultato normale in tutto, a parte l'emoglobina un po' bassa (11,2 quando il minimo è 12), dato che però non ritengo rilevante poichè soffro da oltre 10 anni di anemia sideropenica. Nella norma anche fosfatasi alcalina, colesterolemia, creatinina, glicemia, gamma GT. Nulla di rilevante anche nelle analisi delle urine. Tuttavia sono risultati alterati questi valori:
- REUMA TEST --> 34 Ul/ml (valori di riferimento : fino a 14)
- ANTICORPI ANTI ENA Screening --> 1,4 ratio (valori di riferimento: >1,0 positivo)
- RAME --> 53,00 mcg/dL (valori di riferimento: 80-155)
In analisi fatte a gennaio sono risultati "alterati" invece:
- Vitamina D3 --> 18.90 ng/ml (valori di riferimento: 10-30 insufficienza; non sono praticamente mai andata al mare, non so se possa avere attinenza)
Nel contesto di un'elettroforesi proteica normale, è risultato alterato il valore Gamma: 20,6 su valori di riferimento 11,1-18,8.
Il mio medico curante, contrario al fatto di essermi sottoposta a questi esami in modo autonomo, continua a ripetermi che secondo lui sono io a sopravvalutare il problema, che lui ritiene essere un fenomeno (e non sindrome) di Raynaud primario. Ha detto che il Reuma Test è un esame ad alto tasso di falsa positività e che l'Ena screening essendo una somma di una serie di anticorpi potrebbe essere risultato falsato, ma che alla fine i singoli anticorpi potrebbero tranquillamente risultare assenti. Ha aggiunto che ove anche un anticorpo fosse presente, non significherebbe automaticamente malattia. Lei cosa mi consiglia? Ritiene opportuno andare ad indagare il risultato alterato degli Ena? Oppure potrei aspettare il mese prossimo, quando mi sottoporrò a capillaroscopia? So che non può farmi diagnosi a distanza, lo capisco, ma vorrei almeno capire se le mie ansie sono giustificate o eccessive. Quel risultato potrebbe essere compatibile con una predisposizione alle malattia autoimmuni? Potrebbe indicare una malattia autoimmune incipiente? Cosa devo fare per avere una risposta definitiva? La ringrazio in anticipo.
ps: è dell'idea che la visita reumatologica potrebbe essere chiarificatrice?
Ho eseguito una serie di esami per verificare se il problema microcircolatorio insorto possa avere un'origine reumatologica/immunitaria. Mi limito a dire che VES, TAS, PCR, TSH, zinco, C3, C4 sono risultati nella norma, gli Anticorpi PEPTIDE CICLICO CITRULLINATO, gli ANTICORPI ANTI FOSFOLIPIDI IgG e gli ANTICORPI ANTI FOSFOLIPIDI IgM sono risultati negativi e gli ANTICORPI ANTI NUCLEO (ANA) sono risultati assenti. L'esame emocromocitrometrico è risultato normale in tutto, a parte l'emoglobina un po' bassa (11,2 quando il minimo è 12), dato che però non ritengo rilevante poichè soffro da oltre 10 anni di anemia sideropenica. Nella norma anche fosfatasi alcalina, colesterolemia, creatinina, glicemia, gamma GT. Nulla di rilevante anche nelle analisi delle urine. Tuttavia sono risultati alterati questi valori:
- REUMA TEST --> 34 Ul/ml (valori di riferimento : fino a 14)
- ANTICORPI ANTI ENA Screening --> 1,4 ratio (valori di riferimento: >1,0 positivo)
- RAME --> 53,00 mcg/dL (valori di riferimento: 80-155)
In analisi fatte a gennaio sono risultati "alterati" invece:
- Vitamina D3 --> 18.90 ng/ml (valori di riferimento: 10-30 insufficienza; non sono praticamente mai andata al mare, non so se possa avere attinenza)
Nel contesto di un'elettroforesi proteica normale, è risultato alterato il valore Gamma: 20,6 su valori di riferimento 11,1-18,8.
Il mio medico curante, contrario al fatto di essermi sottoposta a questi esami in modo autonomo, continua a ripetermi che secondo lui sono io a sopravvalutare il problema, che lui ritiene essere un fenomeno (e non sindrome) di Raynaud primario. Ha detto che il Reuma Test è un esame ad alto tasso di falsa positività e che l'Ena screening essendo una somma di una serie di anticorpi potrebbe essere risultato falsato, ma che alla fine i singoli anticorpi potrebbero tranquillamente risultare assenti. Ha aggiunto che ove anche un anticorpo fosse presente, non significherebbe automaticamente malattia. Lei cosa mi consiglia? Ritiene opportuno andare ad indagare il risultato alterato degli Ena? Oppure potrei aspettare il mese prossimo, quando mi sottoporrò a capillaroscopia? So che non può farmi diagnosi a distanza, lo capisco, ma vorrei almeno capire se le mie ansie sono giustificate o eccessive. Quel risultato potrebbe essere compatibile con una predisposizione alle malattia autoimmuni? Potrebbe indicare una malattia autoimmune incipiente? Cosa devo fare per avere una risposta definitiva? La ringrazio in anticipo.
ps: è dell'idea che la visita reumatologica potrebbe essere chiarificatrice?
[#8]
Utente
Ha ragione, dottore. Un'ultima cosa: effettuero la capillaroscopia il mese prossimo. Al di là delle mie ansie, ritiene che sarebbe preferibile recarmi dal reumatologo già con i risultati della capillaroscopia oppure pensa, considerando il quadro complessivo, che perdere un mese sia un errore e che dovrei andarci il prima possibile? Ritiene che i dati di cui sono in possesso potrebbero bastare al reumatologo per esprimersi? La ringrazio sempre per la sua disponibilità.
[#10]
Utente
Salve, dottore.
Ho appena ritirato i risultati delle analisi:
-Anticorpi Anti Ena JO-1 --> 0.2 (valori di riferimento: <7 negativo, da 7 a 10 dubbio, da >10 positivo)
-Anticorpi Anti Ena RNP --> 8.6 (valori di riferimento: <7 negativo, da 7 a 10 dubbio, >10 positivo)
-Anticorpi Anti Ena SCL-70--> 1.5 (valori di riferimento <7 negativo, da 7 a 10 dubbio, > 10 positivo)
-Anticorpi Anti Ena SM --> 2.9 (valori di riferimento <5 negativo, da 5 a 10 dubbio, >10n positivo)
-Anticorpi Anti Ena SSA/RO --> 0.5 (valori di riferimento <7 negativo, da 7 a 10 dubbio, >10 positivo)
-Anticorpi Anti Ena SSB/LA --> 0.1 (valori di riferimento <7 negativo, da 7 a 10 dubbio, >10 positivo)
-Anticorpi Anti Ena CENP-B --> 0.3 (<7 negativo, da 7 a 10 dubbio, >10 positivo).
In sostanza sono tutti negativi, a parte l'RNP che risulta dubbio. Il resto degli esami effettuati il mese scorso sono risultati o negativi o nella norma, come le ho scritto nella domanda. Che ne pensa, dottore? Mi rendo conto dei limiti di un'analisi a distanza e non chiedo diagnosi, tuttavia può comprendere la mia agitazione avendo letto che l'anticorpo in particolare riconduce alla connettivite mista.
- Il quadro generale secondo lei riconduce ad una connettivite mista in atto? Cioè ritiene che io sia attualmente malata? E se lei non è in grado di dirlo, ritiene che una visita reumatologica possa darmi conferma o meno?
- Il mio medico di base ritiene che attualmente non ci sia nulla e che potrebbe anche essere un valore "alto" mio costituzionale. Cioè ritiene che sia un valore alto troppo basso per poter indicare una malattia vera e propria. E' d'accordo?
- Ho letto che il fenomeno di Raynaud può anticipare malattie del genere anche di 10/20 anni dalla comparsa. Il mio quadro potrebbe appartenere a queste forme sub-cliniche? E a qual punto cosa si dovrebbe fare?
- La capillaroscopia può fornirci informazioni utili? Conviene andare dal reumatologo dopo aver effettuato anche quest'esame o se prenoto subito potrei già fugare i miei dubbi?
Mi scuso per le domande, però può immaginare come io sia preoccupata. Vorrei sapere se ho motivo di essere preoccupata o meno, se il quadro generale risulta tranquillo o preoccupante e se lei continuerebbe con altre indagini.
Grazie.
Ho appena ritirato i risultati delle analisi:
-Anticorpi Anti Ena JO-1 --> 0.2 (valori di riferimento: <7 negativo, da 7 a 10 dubbio, da >10 positivo)
-Anticorpi Anti Ena RNP --> 8.6 (valori di riferimento: <7 negativo, da 7 a 10 dubbio, >10 positivo)
-Anticorpi Anti Ena SCL-70--> 1.5 (valori di riferimento <7 negativo, da 7 a 10 dubbio, > 10 positivo)
-Anticorpi Anti Ena SM --> 2.9 (valori di riferimento <5 negativo, da 5 a 10 dubbio, >10n positivo)
-Anticorpi Anti Ena SSA/RO --> 0.5 (valori di riferimento <7 negativo, da 7 a 10 dubbio, >10 positivo)
-Anticorpi Anti Ena SSB/LA --> 0.1 (valori di riferimento <7 negativo, da 7 a 10 dubbio, >10 positivo)
-Anticorpi Anti Ena CENP-B --> 0.3 (<7 negativo, da 7 a 10 dubbio, >10 positivo).
In sostanza sono tutti negativi, a parte l'RNP che risulta dubbio. Il resto degli esami effettuati il mese scorso sono risultati o negativi o nella norma, come le ho scritto nella domanda. Che ne pensa, dottore? Mi rendo conto dei limiti di un'analisi a distanza e non chiedo diagnosi, tuttavia può comprendere la mia agitazione avendo letto che l'anticorpo in particolare riconduce alla connettivite mista.
- Il quadro generale secondo lei riconduce ad una connettivite mista in atto? Cioè ritiene che io sia attualmente malata? E se lei non è in grado di dirlo, ritiene che una visita reumatologica possa darmi conferma o meno?
- Il mio medico di base ritiene che attualmente non ci sia nulla e che potrebbe anche essere un valore "alto" mio costituzionale. Cioè ritiene che sia un valore alto troppo basso per poter indicare una malattia vera e propria. E' d'accordo?
- Ho letto che il fenomeno di Raynaud può anticipare malattie del genere anche di 10/20 anni dalla comparsa. Il mio quadro potrebbe appartenere a queste forme sub-cliniche? E a qual punto cosa si dovrebbe fare?
- La capillaroscopia può fornirci informazioni utili? Conviene andare dal reumatologo dopo aver effettuato anche quest'esame o se prenoto subito potrei già fugare i miei dubbi?
Mi scuso per le domande, però può immaginare come io sia preoccupata. Vorrei sapere se ho motivo di essere preoccupata o meno, se il quadro generale risulta tranquillo o preoccupante e se lei continuerebbe con altre indagini.
Grazie.
[#11]
Medico Chirurgo
Signora,
lei per me non ha ha proprio nulla.
Quel valore di Anticorpi Anti Ena RNP, peraltro dubbio, non modifica di una virgola la negatività di tutti gli altri ENA.
Vada ad un reumatologo se vuole e faccia pure la capillaroscopia: ma credo che si stia avvitando in un vortice di ansie che poggiano sul nulla.
Nè sappiamo cosa ci succederà domani....figuriamoci tra 20 o 30 anni.
Comunque il prossimo Reumatologo se lo scelga esperto.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
lei per me non ha ha proprio nulla.
Quel valore di Anticorpi Anti Ena RNP, peraltro dubbio, non modifica di una virgola la negatività di tutti gli altri ENA.
Vada ad un reumatologo se vuole e faccia pure la capillaroscopia: ma credo che si stia avvitando in un vortice di ansie che poggiano sul nulla.
Nè sappiamo cosa ci succederà domani....figuriamoci tra 20 o 30 anni.
Comunque il prossimo Reumatologo se lo scelga esperto.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 17k visite dal 17/02/2017.
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