E a seguito di un'altra cattiva notizia sudore freddo e un'altra piccola perdita di coscienza

Salve,
ho 32 anni e porto avanti uno stile di vita abbastanza salutare (non fumo, bevo molto poco, pratico attività sportiva regolarmente) e in passato non ho mai avuto problemi di pressione.
Circa 6 mesi fa a causa di un periodo di stress (stavo organizzando il mio matrimonio) e a seguito di una brutta notizia ricevuta per telefono, ho avuto un crollo di pressione con conseguente svenimento. Elettrocardiogramma, visita neuro e controlli di routine sentenziano che si è trattato di un episodio sincopale. Per scrupolo vado da un cardiologo che mi tranquillizza: tutto nella norma.
A distanza di 6 mesi, ero in ospedale (avevo accompagnato mia moglie) e a seguito di un'altra cattiva notizia sudore freddo e un'altra piccola perdita di coscienza dovuta ad un calo di pressione: in pronto soccorso mi garantiscono che è tutto ok.
Non nego che in questo periodo sono molto teso e ho paura di svenire da un momento all'altro. Come superare questa situazione di ansia e soprattutto devo preoccuparmi o devo reputare solo degli episodi dovuti alle cattive notizie ricevute?
n.b. 6 mesi fa gli esami del sangue mi hanno dato esito normale compatibilmente col fatto che sono anche portatore sano di anemia mediterranea (e quindi con dei valori alterati).
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209
Gentile utente, in base alla sua storia clinica le lipotimie che ha lamentato sembrano essere effettivamente dovute ad una esaltata componente emotiva. In ambito cardiologico, le sue perdite di coscienza sembrerebbero essere dovute proprio ad una abnorma attività vagale, che comporta quello inopportuno calo pressorio e di frequenza cardiaca responsabili del quadro clinico da lei descritto. Attualmente la corretta diagnosi della sua patologia è evidenziabile con il cosiddetto tilt test, esame comunemente praticato nei reparti cardiologici universitari o di quelli ospedalieri provvisti di elettrofisiologia.
Lo effettui e vedrà che dissiperà tutte le sue ansie.
Cordialmente,

Dr. Vincenzo MARTINO