Hpv ceppo 18
Salve, avrei una certa urgenza di avere risposta in quanto sono molto preoccupata.
Ho appena ritirato una risposta del HPV DNA TEST e sono risultata positiva al ceppo 18; inoltre nel referto citologico del pap test si presentano cellule squamose atipiche ASC di incerto significato.
Come si curano e in cosa consistono queste due cose ?
Il mio partner deve monitorarsi ed in che modo?
Per i rapporti intimi ci sono complicazioni?
Spiegatemi gentilmente nei dettagli tutto ciò che c' è da sapere inerente a questo .

lei si è infettata con un ceppo potenzialmente oncogeno di HPV (18)
Per questo motivo dovrà osservare una stretta sorveglianza preventiva per individuare e precocemente trattare eventuali lesioni della Portio.
Il PAP test che riporta, con codice ASC-US secondo la classificazione di Bethesda, non consente di fare una diagnosi: ci dice solo che ci sono delle cellule squamose atipiche non necessariamente espressione di malignità.
In considerazione della sua positività al DNA dell'HPV 18, spetta al ginecologo assumere un atteggiamento di vigile attesa o prodedere con una colposcopia per un quadro meglio definito e la bioptizzazione di aree sospette, sempre che ve ne siano.
E' una situazione comunque non drammatica.
I rapporti li può avere come ha fatto fin'ora e probabilmente il suo partner si è infettato e ha sviluppato una risposta immunitaria neutralizzante....anche perchè non ha una portio ma un glande e un'asta in cui e lesioni si osservano facilmente.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.


ho risposto al suo quesito per "spirito di servizio" non essendo argomento di pertinenza della medicina generale. Ed essendo la Ginecologia ingolfata.
Le sconsiglio di sovrastimolare alcuna risposta immunitaria: il vaccino è un vaccino preventivo e non un vaccino terapeutico.
La igiene orale e i lattobacilli vaginali purtroppo non hanno nessuna utilità nella terapia dell'HPV, una vagina sana e pulita, e penso che nel suo caso la raccomandazione sia superfua, non influenza minimamente l'evoluzione di lesioni che vanno valutate colposcopicamente e poi se il caso bioptizzate.
Perciò lei deve affidarsi unicamente al suo ginecologo.
Per suo marito, che probabilmente si è già infettato, ai fini pratici la ricerca del DNA dell'HPV non serve assolutamente a nulla: se positivo rischia poco, se negativo, del che dubito, cui prodest la somministrazione del vaccino monovalente?
Potrebbe essere già immune con DNA non rilevabile e al momento i tests per valutare una immunità sierologica contro HPV non sono disponibili di routine.
Il vaccino anti HPV è consigliato agli omosessuali passivi o recettivi per la prevenzione del carcinoma anale.
Anche suo marito non credo abbia necessità di consigli sulla pulizia del pene: mi paiono superflui in una coppia che sicuramente è attenta all'igiene intima.
Badi alle cose essenziali: è un miracolo che non sia stato consigliata a suo marito la circoncisione.... Non mi sarei meravigliato.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.






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