Insonnia periodica

Salve,
Ho letto alcuni consulti a riguardo, anche uno di un ragazzo della mia etá, ma per scrupolo vorrei chiedere comunque.
Ho 23 anni e vivo nella provincia di Milano, conduco una vita normale, prima studiando e ora lavorando. Da circa 2 anni soffro di insonnia periodica, spesso in periodi di stress, ma talvolta anche durante periodi normali. Tutto é iniziato appunto un paio di anni fa, dopo che ho vissuto un episodio di paralisi notturna. La notte seguente ho dormito poche ore e cosí i giorni seguenti, a causa dell'ansia che ne derivava. Il tutto Per una durata circa di 10-14 giorni, e solo una volta mi é capitato di non dormire in assoluto. Dopodiché sono riuscito a dormire nuovamente dopo aver sperimentato parecchi rimedi di erboristeria e melatonina, ma MAI usando benzodiazepine. Per quasi piú di un anno non ho avuto altri episodi, ma ogni sera da allora ho il timore di non riuscire a dormire. In seguito ho avuto sporadici episodi di insonnia, in cui dormivo due ore per notte. Ma mai per piú notti di fila. Ora sono 3-4 giorni che ho ripreso a dormire male, addormentandomi verso le 5-6 di mattina, e in aggiunta a ció ho iniziato ad adottare comportamenti ossessivi compulsivi, azioni (completamente inutili) che mi convincono di riuscire a dormire, e stimolo di minzione notturna persistente che mi tiene sveglio (anche quest'ultimo suppongo sia psico somatico). Per fortuna sono in attesa di iniziare un nuovo lavoro e la mattina posso dormire fino a tardi per compensare. In ogni caso vorrei risolvere la questione prima di riniziare a lavorare. Se possibile vorrei evitare l'uso di benzodiazepine, e piuttosto rivolgermi a uno psichiatra. Aggiungo che curiosamente non soffro di questi disturbi e di insonnia durante i week end, soprattutto quando dormo con la mia compagna. Durante questi episodi mi capita anche di pensare all'insonnia familiare fatale, e se potesse essere utile fare una Pet per escludere la questione.
Sono cosciente che la mia situazione possa sembrare ridicola ma ho davvero bisogno di suggerimenti e un'opinione di voi esperti.
Vi ringrazio per la disponibilitá
[#1]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
lasci stare l'Insonnia Familiare Fatale che con la sua sintomatologia non c'entra assolutamente nulla.
Concordo con Lei che un consulto Psichiatrico si renda necessario assieme ad una adeguata terapia farmacologica.
Specialmente se lei pone in essere dei rituali compulsivi di cui è pienamente cosciente.
Perciò prenda appuntamento con uno Specialista ONESTO, ESPERTO e che conosca la Psichiatria davvero e vi si affidi per la soluzione del suo problema.
Mi tenga pure informato, se vuole.

Cari saluti,
Dott. Caldarola.

[#2]
Utente
Utente
Grazie dottore per la tempestivitá nel rispondere.
Volevo sapere se potesse darmi un'indicazione di gravitá sul mio disturbo ossessivo compulsivo e se potesse aiutarmi a sfatare un po' la questione: il fatto che sono coscente che le azioni siano inutili e sbagliate è un segno positivo? E per quanto riguarda il disturbo in sè: mi vergognavo un po' pensando di avere questo disturbo perchè sembra quasi di passare per pazzi, ma ho letto che è una sindrome parecchio comune. È così?
[#3]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
E' il disturbo della personalità più comune in assoluto: il Disturbo Ossessivo Compulsivo o D.O.C.
Il paziente è cosciente che il rituale è inutile ma non vi si può sottrarre perchè solo compiendo quel rituale si tranquillizza.
Lei non è matto stia tranquillo.
Tra l'altro è un disturbo che risponde benissimo a farmaci maneggevoli, sicuri, e con rapida efficacia.
;-)

Serena notte,
Dott. Caldarola.
[#4]
Utente
Utente
Ma i farmaci di cui parla sono le benzodiazepine? Xanax, Prozac ecc...? Anche qui vorrei fare un po' di chiarezza perché ne ho sempre sentito parlare male, che fanno male, che danno dipendenza. Sa darmi qualche informazione?
[#5]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Lo Xanax è una molecola appartenente alla famiglia delle benzodiazepine.
Il Prozac, sempre meno usato a vantaggio di nuove e più maneggevoli molecole, appartiene alla Classe degli antidepressivi che inibiscono la ricaptazione della Serotonina (principalmente) detti anche SSRI.
La Sertralina è un altro SSRI che a dosi elevate esercita anche un effetto Dopaminergico.
La Venlafaxina e la Duloxetina inibiscono la ricaptazione sia della Serotonina che della Noradrenalina e pertanto vengono indicati come SNSRI.
Escitalopram è un SSRI praticamente puro.
La Reboxetina è un inibitore selettivo della ricaptazione della Noradrenalina, utile in alcune situazioni, tra cui non la sua.
Vi sono poi gli "stabilizzanti dell'umore" e gli antipsicotici che a basse dosi sono ammessi nei gravi DOC
Come vede, prescindendo da questa sommaria elencazione, non esiste solo lo Xanax per curare il suo disturbo.
A volte le benzodiazepine possono essere associate per i primi giorni ma poi vengono scalate e rapidamente sospese.
E comunque non vanno demonizzate neanche loro.
Se ne deduce che solo lo Psichiatra valido ed esperto dopo il colloquio saprà quale è la molecola adatta a Lei, il dosaggio adatto a lei, la durata della terapia per lei.
Lasci stare le chiacchiere da corridoio o la spazzatura telematica.
Veda di risolvere il suo problema piuttosto.

Cari saluti,
Dott. Caldarola.
[#6]
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
Dopo più di due mesi torno a scrivere sulla questione insonnia.
Su suo consiglio mi sono recato da uno psichiatra, come prima esperienza mi sono affidato a quello dell'asl. A parte metodi un po' sbrigativi mi ha prescritto Stilnox (Zolpidem) 4mg.
Ho iniziato a prenderne mezza pastiglia abitualmente in settimana e sporadicamente una pastiglia intera in giorni di stress maggiore, ma escludendolo del tutto nei week end, in cui ero naturalmente più rilassato. A parte i primi giorni di intontimento generale, devo ammettere che i risultati erano notevoli e la qualitá della mia vita era migliorata parecchio. Ora a causa di stress maggiore, ho iniziato ad assumerne, sempre mezza pastiglia, anche nei week end. Tuttavia da un paio di giorni soffro di incubi notturni, che mi svegliano dopo 3-4 ore di sonno. Successivamente riesco sempre a riaddormentarmi, e dormire magari altre 3-4 ore, ma al mio risveglio mi sento spossato e come se avessi dormito pochissimo. Con conseguente generazione di ansia. Alla sera mi sento meno stanco, ma quando mi corico ho una gran confusione in testa e faccio fatica a rilassarmi. Ho notato che la sensazione di stanchezza mi provoca un senso di irrequietezza e disagio enormi. Volevo capire se questi possono essere sintomi di inizio dipendenza dal farmaco, e nel caso, come mi dovrei comportare.
Certo di una sua risposta le auguro buona giornata.
Grazie
Insonnia

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