Temperatura corporea
Gentili Dottori, vorrei una informazione riguardo la temperatura corporea. La mia è piuttosto alta, anche quando sto bene non vedo mai il termometro al di sotto dei 36.8. Adesso per convenzione si dice febbre al di sopra dei 37 ma ciò vale anche nel caso di temperature come la mia? Se lo stato considerato febbre per una persona che ha di normaa 36.2 è 37 per me cosa puo dirsi febbre? A volte mi è capitato di misurare la temperatura dopo cena pensando di non avere febbre e trovarmi 37.4. Come posso regolarmi? Inoltre avere una temperatura quasi sempre sui 37 (è così da dopo la pubertà) è una cosa che può essere definita normale?
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Medico Chirurgo
Buongiorno,
la temperatura corporea non ha uno standard di riferimento che valga per tutti.
E' influenzata da molti fattori, tra cui la dispersione del calore per irraggiamento, la produzione di calore con l'attività metabolica, la vasodilatazione o la vasocostrizione cutanea e nella giornata è soggetta a variazioni tipiche, che costituiscono il ritmo circadiano della temperatura temperatura corporea.
Per convenzione, come da lei anticipato, si parla di febbre oltre i 37°C, ma è una pura convenzione, diciamo pure un riferimento.
Inoltre se uno non ha sintomi e sta bene è del tutto inutile misurarsi la febbre perchè questo genera solo inutile ansietà.
I suoi 36.8°C sono la sua temperatura e non ha senso, se lei si sente in forma, controllarli ossessivamente: quando avrà la febbre davvero se ne accorgerà.
Ci sono persone che hanno 35.9°C e persone che hanno 37°C ed entrambi sono in perfetta salute.
Le consiglio di abbandonare il termometro e di usarlo soltanto quando abbia una sintomatologia "febbrile" o un franco malessere.
Buona domenica,
Dott. Caldarola.
la temperatura corporea non ha uno standard di riferimento che valga per tutti.
E' influenzata da molti fattori, tra cui la dispersione del calore per irraggiamento, la produzione di calore con l'attività metabolica, la vasodilatazione o la vasocostrizione cutanea e nella giornata è soggetta a variazioni tipiche, che costituiscono il ritmo circadiano della temperatura temperatura corporea.
Per convenzione, come da lei anticipato, si parla di febbre oltre i 37°C, ma è una pura convenzione, diciamo pure un riferimento.
Inoltre se uno non ha sintomi e sta bene è del tutto inutile misurarsi la febbre perchè questo genera solo inutile ansietà.
I suoi 36.8°C sono la sua temperatura e non ha senso, se lei si sente in forma, controllarli ossessivamente: quando avrà la febbre davvero se ne accorgerà.
Ci sono persone che hanno 35.9°C e persone che hanno 37°C ed entrambi sono in perfetta salute.
Le consiglio di abbandonare il termometro e di usarlo soltanto quando abbia una sintomatologia "febbrile" o un franco malessere.
Buona domenica,
Dott. Caldarola.
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Utente
La ringrazio molto Dottore, il punto è proprio l'ansia, ho la fissa del termometro da quando ero bambina, basta un raffreddore per riattivarla. Quando si è ansiosi e si sta continuamente a monitorare il corpo si trova sempre un segnale di allarme, un brividino, un doloretto, un giramento di testa. Il medico mi ha visitata due giorni fa ( infiammazione vie aere superiori e un po' di sinusite ) e mi ha prescritto aerosol e fluidificanti e un antibiotico da prendere solo in caso di febbre. Quel in caso di febbre mi ha rigettata nell'osessione. Comunque dopo i 37.2/37.5 che ho riscontrato dopo cena ho deciso di prendere l'antibiotico prescrittomi, quindi adesso potrei provare a mettere via il termometro e affidarmi ai farmaci e a madre natura!
La ringrazio dottore per la sua risposta che comunque ha trasmesso alla mia parte lucida che i 2 o 3 decimi di grado non sono poi cosi importanti.
Le auguro una buona domenica
La ringrazio dottore per la sua risposta che comunque ha trasmesso alla mia parte lucida che i 2 o 3 decimi di grado non sono poi cosi importanti.
Le auguro una buona domenica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 16.8k visite dal 30/10/2016.
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