Tumore polmone con metastasi

Buongiorno,

avrei bisogno di una consulenza per la vostra esperienza.

HO GIA' SCRITTO ALLO SPECIALISTA IN ONCOLOGIA SETTIMANA SCORSA MA SENZA RISPOSTA.

Mio papà si è ammalato nel 05/2014 gli hanno trovato una metastasi cerebrale con tumore primario polmone, asportazione della metastasi cerebrale a giugno 2014, ad agosto ha cominciato con un ciclo di chemio che non ha sopportato.
A settembre gli è venuta una crisi comiziale forte e l'hanno portato presso una struttura perchè non era piu autosufficiente, dopo aver trovato la terapia giusta si è ripreso e tornato a casa dopo quattro mesi.

Poi ha rifatto un ciclo di chemio quest'anno e ha finito a maggio..nel frattempo dalla tac il tumore era leggermente aumentato a livello polmonare quindi l'oncologo a deciso per l'estate di fermarsi.

A settembre gli hanno rifatto la tac ed era un disastro con la presenza di secondarismi ossei (D10), epatici, cerebrali e polmonari.

Adesso lui è stato in ospedale 20 giorni per un ascesso sottomentoniero in sede sottomandibolare.. causato da non si sa che cosa perchè non gli hanno fatto biopsia perchè era un posto delicato...effettuata cura antibiotica e sembra essersi sgonfiato..durante il ricovero ha presentato un fugace episodio comiziale che si è risolto spontaneamente.

Adesso vogliono provare a riprendere le chemio ma sono suscettibili per le situazioni fisiche di mio padre.

In anamnesi: neoplasia polmonare (adenoCa wild-type per EGFR con secondarismi ossei (D10), epatici, cerebrali e polmonari (TAC 09/2016), sottoposta a RT per lesione litica ripetitiva di D10, crisi epilettiche subentranti in esiti di asportazione di lesione ripetitiva di NPL.

Lo so benissimo che il quadro generale è bruttissimo ma secondo la vostra esperienza personale, quanto può sopravvivere un malato cosi?

L'oncologa dove è seguito mi ha detto se gli fanno le chemio un anno salvo complicazioni, se invece non fa le chemio molto meno.

Grazie per la consulenza
Cordiali saluti
[#1]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
un Cr al polmone con EGFR wild type in un Paziente che non abbia risposto alla chemioterapia di prima linea, disseminato di metastasi, compresa quella cerebrale che è stata asportata ma non mi dice se si sia riformata o se ne siano comparse altre, purtroppo non ha molte speranze di sopravvivenza.
Studi molto aggiornati affermano che in questi pazienti la chemioterapia sia preferibile alla somministrazione degli inibitori della TirosinKinasi dell' EGRF, di prima generazione.
L'ESMO nelle sue linee guida conferma la efficacia della Chemioterapia vs gli inibitori della TK in prima linea.
Se la prima linea chemioterapica fallisca, va valutato lo status perfomance, cioè le condizioni cliniche del paziente per decidere se sommininstrare un ITK come Erlotinib o Gefitinib, il quale si è dimostrato non inferiore a docetaxel, e con un profilo di tossicità migliore e dunque una migliore qualità di vita o una seconda linea chemioterapica di salvataggio.
Per i pazienti con Performance Status pari a 3 (suo padre parrebbe rientrare tra questi) sempre l'ESMO ha dimostrato che l'Erlotinib può prolungare la sopravvivenza nei pazienti con tutte le tipologie istologiche ma che non siano candidabili alla chemioterapia.
Chiaramente spetta agli oncologi che hanno in cura suo padre prendere le decisioni più opportune che non possono certo essere valutate per via telematica.
La prognosi, e mi perdoni la crudezza, resta infausta, si tratta di provare ad allungare il tempo di sopravvivenza se questo non comporti contemporaneamente l'aumento delle sofferenze del paziente.
Parlare di tempo che intercorrerà da ora all'exitus, quantificandolo, è un puro esercizio teorico privo di alcun significato.
Le sono vicino.
Mi faccia sapere gli sviluppi, se vuole.
Carissimi saluti,
Dott. Caldarola.

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille dottore per la celere risposta, le leggo cosa c'è scritto sull'ultima tac fatta a settembre: ENCEFALO: sono riformate plurime puntiformi lesioni tondeggianti, iperdense, la maggiore in sede corticale nel lobo parietale sx di 4mm, da riferire a localizzazioni secondarie.
TORACE: ulteriore incremento in numero e dimensioni nelle lesioni secondarie nel lobo superiore dx, che si estende lungo la pleura mediastinica e la piccola scissura, con diametro complessivo di oltre 7 cm, determinando focali pinzature della pleura parietale costale lateral. L'ilo dx è distorto stirato. Adenopatie del diametro massimo di 27mm all'ilo dx e nella loggia di Barety.
ADDOME: comparsa di plurime sfumate lesioni ipodense a livello epatico, la maggiore nel IV segmento di 20mm, da riferire a secondarismi.
Prostata di dimensioni marcatamente aumentate, con diametro trasverso di circa 7cm.

Questa è la attuale situazione nei dettagli di mio padre..tac del 13/09 e attualmente non è stato ancora fatta nessuna chemio perchè fisicamente ha la pressione bassissima e gli oncologi devono valutare.. cosa ne pensa del quadro clinico?

Grazie mille
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Non è un buon quadro clinico.
Inoltre va valutata anche la situazione ematologica: se non è ottimale si rischia di fare danno con la chemio piuttosto che sperare in benefici.
Un ITK in pazienti di questo tipo potrebbe essere preso in considerazione e potrebbe rallentare l'evoluzione garantendo una discreta qualità di vita.
Resta, e mi duole ribadirglielo, che la prognosi quoad vitam è infausta.
E' importante che suo padre si congedi senza provare dolore: quindi sottolinei agli oncologi che devono essere messe in atto tutte le terapie atte a sopprimere il dolore appena cominci a manifestarsi.
Io resto a disposizione per chiarimenti o anche solo per supporto.
Un caro abbraccio,
Vincenzo Caldarola.
[#4]
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
la dottoressa che lo ha in cura, invece delle chemio normali ha optato per le chemio in pastiglie: chemioterapia di 2 linea con Tarceva 150 mg.

Lui aveva effettuato nel 2014 2 cicli di cisplatino+gemcitabina (sospeso perchè non lo sopportava) poi a ottobre 2016 a febbraio 2016 (6cicli) cicspatino + pemetrexed e peremetrexed di mantenimento (4cicli da Febbraio a Maggio 2016) ma la mattia è progredita.

Loro volevano fargli chemioterapia con denosumab 120 mg in endovena ma sospeso per recente ascesso sottomentoniero con infezione da pravolella oralis.

Cosa ne pensa delle chemio in pastiglie?io sono un po scettica...

Grazie
[#5]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Il Tarceva è Erlotinib, uno di quegli inibitori della Tirosin Kinasi di cui le avevo parlato.
Sono d'accordo con la collega anche perchè ben tollerato e dunque al momento è l'unica via percorribile.
Incrociamo le dita.
Faccia sapere come va, se vuole.
Carissimi saluti,
Dr. Caldarola.
[#6]
Utente
Utente
quindi mio padre rientra nello status Performance Status 2 o 3?

grazie
[#7]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Signora cara,
mi spiace confermarle quello che lei immagina ma lo status performance attuale di suo padre, con i dati che mi fronisce, è senz'altro superiore a 2.

Cari Saluti
Dott. Caldarola.
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