Non capisco a cosa è dovuto questo mio malessere se è di tipo organico o psicologico, non so più a c
Salve sono una ragazza di 20 anni e dal 2012 ho iniziato a soffrire d'ansia. I sintomi che ho sono:
-Brontolii che causano forti rumori tanto che chi mi sta vicino li sente; non ho ancora capito se sono dovuti al fatto che sono sempre nervosa, da qualcosa che mangio o da chissà quale altra causa.
-Pancia gonfia causata dal fatto che non riesco a liberarmi quando sto tra le persone.
-Sudorazioni maleodoranti nonostante io mi lavo, cambio gli indumenti e uso il deodorante tutti i giorni.
Ho fatto le analisi del sangue, delle urine e della tiroide nel 2014 ed è risultato tutto nella norma.
A causa di questi miei sintomi la mia vita sociale è stata un disastro dal 2012 ad ora, questi sintomi non mi permettono di stare a mio agio con le persone, motivo per cui ho chiuso tutti i contatti che avevo con miei conoscenti, sono stata costretta a lasciare persino la scuola.
A metà Luglio di quest'anno mi sono decisa di intraprendere un nuovo percorso con una psicologa-psicoterapeuta (anche negli anni scorsi ho cambiato vari psicologi), è stato difficile per me fin'ora riprendere una vita sociale ma devo dire che dei piccoli miglioramenti da parte mia ci sono stati, ad esempio ho iniziato ad uscire da sola per andare a comprare qualcosa cosa che prima non facevo, comunque i sintomi ci sono ancora.
A Settembre grazie all'incoraggiamento della mia psicologa-psicoterapeuta mi sono decisa di riprendere la scuola ma come temevo sono stata di nuovo male, i sintomi mi fanno stare male. Ho provato lo Spasmomen consigliato dalla mia psicologa-psicoterapeuta ma non ha avuto alcun effetto su di me. Sono ritornata dal mio medico di base per capire davvero a cosa è dovuto questo mio malessere, ho fatto delle prove alimentari (per capire a cosa ero intollerante) ed è risultato essere intollerante al latte vaccino, ai fiocchi di latte, al pepe nero (questi alimenti dovrò eliminarli per 2 mesi secondo quello che c'era scritto sul foglio) e alle uova (che dovrò eliminare per 4 mesi). Adesso sto cercando di fare attenzione evitando questi alimenti per capire se i miei sintomi siano dovuti a queste intolleranze. Prima che iniziasse la scuola ho iniziato ad avere un nuovo sintomo, la diarrea o simil diarrea, insomma le feci risultano molto morbide e inizialmente mi succedeva a giorni alterni adesso un giorno si e uno no. Il mio medico mi ha prescritto un tranquillante (Dricalm gocce), 40 gocce da prendere 2 volte al giorno come da confezione, ma non è cambiato nulla. Adesso mi trovo nel panico più totale, non so cosa fare con la scuola (tra l'altro è l'anno in cui dovrei diplomarmi), andare tutte le mattine significa anche stare male e quindi avere questi sintomi che vi ho descritto, ne ho parlato con la mia psicologa-psicoterapeuta e dice che le mie sono somatizzazioni e che devo riuscire a superare le mie paure senza l'aiuto di farmaci, ma io non riesco a sopportare ancora questa situazione. C'è qualche altro esame che potrei fare per escludere qualsiasi causa organica?
-Brontolii che causano forti rumori tanto che chi mi sta vicino li sente; non ho ancora capito se sono dovuti al fatto che sono sempre nervosa, da qualcosa che mangio o da chissà quale altra causa.
-Pancia gonfia causata dal fatto che non riesco a liberarmi quando sto tra le persone.
-Sudorazioni maleodoranti nonostante io mi lavo, cambio gli indumenti e uso il deodorante tutti i giorni.
Ho fatto le analisi del sangue, delle urine e della tiroide nel 2014 ed è risultato tutto nella norma.
A causa di questi miei sintomi la mia vita sociale è stata un disastro dal 2012 ad ora, questi sintomi non mi permettono di stare a mio agio con le persone, motivo per cui ho chiuso tutti i contatti che avevo con miei conoscenti, sono stata costretta a lasciare persino la scuola.
A metà Luglio di quest'anno mi sono decisa di intraprendere un nuovo percorso con una psicologa-psicoterapeuta (anche negli anni scorsi ho cambiato vari psicologi), è stato difficile per me fin'ora riprendere una vita sociale ma devo dire che dei piccoli miglioramenti da parte mia ci sono stati, ad esempio ho iniziato ad uscire da sola per andare a comprare qualcosa cosa che prima non facevo, comunque i sintomi ci sono ancora.
A Settembre grazie all'incoraggiamento della mia psicologa-psicoterapeuta mi sono decisa di riprendere la scuola ma come temevo sono stata di nuovo male, i sintomi mi fanno stare male. Ho provato lo Spasmomen consigliato dalla mia psicologa-psicoterapeuta ma non ha avuto alcun effetto su di me. Sono ritornata dal mio medico di base per capire davvero a cosa è dovuto questo mio malessere, ho fatto delle prove alimentari (per capire a cosa ero intollerante) ed è risultato essere intollerante al latte vaccino, ai fiocchi di latte, al pepe nero (questi alimenti dovrò eliminarli per 2 mesi secondo quello che c'era scritto sul foglio) e alle uova (che dovrò eliminare per 4 mesi). Adesso sto cercando di fare attenzione evitando questi alimenti per capire se i miei sintomi siano dovuti a queste intolleranze. Prima che iniziasse la scuola ho iniziato ad avere un nuovo sintomo, la diarrea o simil diarrea, insomma le feci risultano molto morbide e inizialmente mi succedeva a giorni alterni adesso un giorno si e uno no. Il mio medico mi ha prescritto un tranquillante (Dricalm gocce), 40 gocce da prendere 2 volte al giorno come da confezione, ma non è cambiato nulla. Adesso mi trovo nel panico più totale, non so cosa fare con la scuola (tra l'altro è l'anno in cui dovrei diplomarmi), andare tutte le mattine significa anche stare male e quindi avere questi sintomi che vi ho descritto, ne ho parlato con la mia psicologa-psicoterapeuta e dice che le mie sono somatizzazioni e che devo riuscire a superare le mie paure senza l'aiuto di farmaci, ma io non riesco a sopportare ancora questa situazione. C'è qualche altro esame che potrei fare per escludere qualsiasi causa organica?
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Medico Chirurgo
Certamente: accertare se lei sia affetta come pare da sindrome dell'Intestino Irritabile, chè è un'entità nosologica anche a componente psicosomatica, ma non solo, e di difficile gestione.
Ciò presuppone il ricorso ai così detti criteri di R.O.M.A. e non necessariamente la colonscopia.
Escludere la celiachia con gli esami ematologici opportuni.
Curare la sua fobia sociale con farmaci adeguati prescritti da uno psichiatra che potranno migliorare anche il risultato del percorso psico - terapeutico in atto.
Parli di tutto ciò con il curante.
Mi faccia sapere, se vuole.
Saluti,
Dott. Caldarola.
Ciò presuppone il ricorso ai così detti criteri di R.O.M.A. e non necessariamente la colonscopia.
Escludere la celiachia con gli esami ematologici opportuni.
Curare la sua fobia sociale con farmaci adeguati prescritti da uno psichiatra che potranno migliorare anche il risultato del percorso psico - terapeutico in atto.
Parli di tutto ciò con il curante.
Mi faccia sapere, se vuole.
Saluti,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 17/09/2016.
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