Ernia espulsa L4 L5 ed intervento
Buonasera, da otto anni soffro di mal di schiena invalidanti dati da due protrusioni (L4-L5 ed L5-S1). In agosto, a seguito dell'ennesimo episodio che mi ha allettata per tanti giorni, mi sono recata in pronto soccorso. Mi hanno fatto sul momento una flebo di contramal, bentelan e non so cos'altro, dopo di che mi sono stati prescritti 10 gg di punture (voltaren + muscoril al mattino, bentelan la sera) ed una nuova risonanza magetica del tratto lombosacrale.
Il referto della rmn cita testualmente:
"i dischi intersomatici esaminati appaiono ipointensi nelle sequenze T2 pesate in realzione a fenomeni di disidratazione da discopatia degenerativa. Concomitano fenomeni algodistrofici delle limitanti somatiche a livello L4-L5 (Modic II). A livello di L4-L5 si apprezza una grossolana ernia discale mediana-paramediana destra, espulsa e migrata caudalmente, che comprime il sacco durale e l'emergenza della radice nervosa di L5 omolaterale. A livello di L5-S1 si apprezza protrusione discale mediana-paramediana destra che impronta lievemente il sacco durale e l'emergenza della radice di S1 omolaterale.
Canale vertebrale di ampiezza nei limiti.
Angioma del soma L1. Utile correlazione con esame elettromiografico."
Mi sono rivolta ad un neurochirurgo ospedaliero, il quale senza indugio alcuno ha parlato di intervento come unica soluzione. Mi ha messo in lista d'attesa, non mi ha prescritto farmaci (sostiene che sia necessario per me disintossicarmi dai precedenti prima dell'intervento) ed ora sono in attesa di questa fantomatica chiamata.
Senza le punture il dolore si è di nuovo acutizzato, con fitte costanti dal gluteo al polpaccio, e formicolio del piede destro. Cammino aiutandomi con una stampella, e sto indossando notte e giorno un busto del tipo Roter SAT 24.
L'intervento, a quanto ho avuto modo di capire, si svilupperà sull'unico problema L4-L5 con rimozione dell'ernia ed inserimento di distanziatore, e non si preoccuperà di altro (in realtà il referto parla di altre cose...).
Io sono un po' preoccupata per diversi aspetti:
1. Esiste solo l'intervento a questo punto?
2. Non conviene, già che ci siamo, sistemare un po' il tutto?
3. In quanto si stimano i tempi di recupero?
Premetto che ho 32 anni e sono sempre stata una sportiva dalla buona muscolatura, un po' appesantita negli ultimi anni proprio per via di questi problemi di schiena. Lavoro a partita IVA, pertanto non posso permettermi troppo riposo, e per lavoro viaggio molto (molta auto, ma specialmente treno ed aereo).
Che rischi ci sono, a distanza di anni dopo l'intervento? è veramente risolutivo?
Grazie mille a chi risponderà
Il referto della rmn cita testualmente:
"i dischi intersomatici esaminati appaiono ipointensi nelle sequenze T2 pesate in realzione a fenomeni di disidratazione da discopatia degenerativa. Concomitano fenomeni algodistrofici delle limitanti somatiche a livello L4-L5 (Modic II). A livello di L4-L5 si apprezza una grossolana ernia discale mediana-paramediana destra, espulsa e migrata caudalmente, che comprime il sacco durale e l'emergenza della radice nervosa di L5 omolaterale. A livello di L5-S1 si apprezza protrusione discale mediana-paramediana destra che impronta lievemente il sacco durale e l'emergenza della radice di S1 omolaterale.
Canale vertebrale di ampiezza nei limiti.
Angioma del soma L1. Utile correlazione con esame elettromiografico."
Mi sono rivolta ad un neurochirurgo ospedaliero, il quale senza indugio alcuno ha parlato di intervento come unica soluzione. Mi ha messo in lista d'attesa, non mi ha prescritto farmaci (sostiene che sia necessario per me disintossicarmi dai precedenti prima dell'intervento) ed ora sono in attesa di questa fantomatica chiamata.
Senza le punture il dolore si è di nuovo acutizzato, con fitte costanti dal gluteo al polpaccio, e formicolio del piede destro. Cammino aiutandomi con una stampella, e sto indossando notte e giorno un busto del tipo Roter SAT 24.
L'intervento, a quanto ho avuto modo di capire, si svilupperà sull'unico problema L4-L5 con rimozione dell'ernia ed inserimento di distanziatore, e non si preoccuperà di altro (in realtà il referto parla di altre cose...).
Io sono un po' preoccupata per diversi aspetti:
1. Esiste solo l'intervento a questo punto?
2. Non conviene, già che ci siamo, sistemare un po' il tutto?
3. In quanto si stimano i tempi di recupero?
Premetto che ho 32 anni e sono sempre stata una sportiva dalla buona muscolatura, un po' appesantita negli ultimi anni proprio per via di questi problemi di schiena. Lavoro a partita IVA, pertanto non posso permettermi troppo riposo, e per lavoro viaggio molto (molta auto, ma specialmente treno ed aereo).
Che rischi ci sono, a distanza di anni dopo l'intervento? è veramente risolutivo?
Grazie mille a chi risponderà
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Se desidera una risposta le consiglierei di ripostare in area ORTOPEDIA
Tanti saluti
Tanti saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 15/09/2015.
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