Dolore e bruciore agli arti inferiori
Gentili Dottori,
Innanzitutto spero abbiate passato un Sereno Natale. Purtroppo mi trovo a scriverVi in quanto da 3 settimane, ho questo problema che mi affligge. Quando mi siedo, non riesco a stare in tale posizione per più di dieci minuti a causa dei dolori che sopraggiungono ora alle cosce, ora ai quadricipiti ora ai polpacci fino alla pianta del piede. Questo dolore si può descrivere come una specie di crampo per quanto riguarda i polpacci, e quel dolore fisiologico dopo aver fatto esercizi tipo affondi per quanto riguarda le cosce e i quadricipiti, entrambi senza ovviamente aver fatto nessun tipo di sforzo fisico. Questa sintomatologia si trasforma nel momento in cui mi sdraio supino per dormire in quanto permane del forte calore e dei crampi solo sui polpacci, mentre le sensazioni circa cosce e quadricipiti svaniscono. Provo del sollievo soltanto camminando o muovendomi ma, non appena torno a sedermi, essi ricominciano imperterriti. E' evidente che per una persona come me che svolge il proprio lavoro davanti al computer 10 ore al giorno, questa condizione stia diventando abbastanza invalidante in quanto mi impedisce di svolgerlo regolarmente. Premetto mi sono rivolto al mio medico di base il quale mi ha prescritto un esame Holter che si è rivelato perfetto. Sinceramente ho pensato a qualcosa di tipo somatico in quanto essendo soggetto molto ansioso, ahimè ipocondriaco, durante i 3 anni di psicoterapia e psichiatria ( che seguo tuttora regolarmente mensilmente ) accompagnata per un periodo di quasi 2 anni da farmaco ( DAPAROX 20 gocce al dì ora smesso ) ho imparato a riconoscere i segnali corporei dovuti da stress estremo ( quale sto provando nell'ultimo periodo a causa di lavoro e relazione andata male ) e ansia. Tuttavia, questa sintomatologia è la prima volta che si presenta e sinceramente non so se è del tutto riconducibile ad uno stato ansioso o allo stress. Aggiungo che per questi sintomi, mi sono trovato costretto a sospendere l'attività agonistica di Arbitro di Calcio da circa 1 mese e che da allora non ho più svolto alcuna attività fisica per timore che potessi aggravare la situazione.
Potete inoltre immaginare quanto sia stato complicato per me sedere al tavolo del cenone di Natale con i parenti in quanto ogni 5 minuti mi dovevo alzare per avere un po di sollievo alle cosce che sembravano esplodere.
Vi chiedo gentilmente se potete aiutarmi a indirizzarmi verso lo specialista corretto da coinvolgere per risolvere definitivamente questo problema in quanto mi sta affliggendo anche dal punto di vista del morale tant'è che per stare un po più tranquillo, la psichiatra mi ha prescritto mezzo grammo di EN da prendere la sera.
Vi ringrazio per la pazienza e per la Vostra disponibilità di dare questo supporto,
Cordialmente
Innanzitutto spero abbiate passato un Sereno Natale. Purtroppo mi trovo a scriverVi in quanto da 3 settimane, ho questo problema che mi affligge. Quando mi siedo, non riesco a stare in tale posizione per più di dieci minuti a causa dei dolori che sopraggiungono ora alle cosce, ora ai quadricipiti ora ai polpacci fino alla pianta del piede. Questo dolore si può descrivere come una specie di crampo per quanto riguarda i polpacci, e quel dolore fisiologico dopo aver fatto esercizi tipo affondi per quanto riguarda le cosce e i quadricipiti, entrambi senza ovviamente aver fatto nessun tipo di sforzo fisico. Questa sintomatologia si trasforma nel momento in cui mi sdraio supino per dormire in quanto permane del forte calore e dei crampi solo sui polpacci, mentre le sensazioni circa cosce e quadricipiti svaniscono. Provo del sollievo soltanto camminando o muovendomi ma, non appena torno a sedermi, essi ricominciano imperterriti. E' evidente che per una persona come me che svolge il proprio lavoro davanti al computer 10 ore al giorno, questa condizione stia diventando abbastanza invalidante in quanto mi impedisce di svolgerlo regolarmente. Premetto mi sono rivolto al mio medico di base il quale mi ha prescritto un esame Holter che si è rivelato perfetto. Sinceramente ho pensato a qualcosa di tipo somatico in quanto essendo soggetto molto ansioso, ahimè ipocondriaco, durante i 3 anni di psicoterapia e psichiatria ( che seguo tuttora regolarmente mensilmente ) accompagnata per un periodo di quasi 2 anni da farmaco ( DAPAROX 20 gocce al dì ora smesso ) ho imparato a riconoscere i segnali corporei dovuti da stress estremo ( quale sto provando nell'ultimo periodo a causa di lavoro e relazione andata male ) e ansia. Tuttavia, questa sintomatologia è la prima volta che si presenta e sinceramente non so se è del tutto riconducibile ad uno stato ansioso o allo stress. Aggiungo che per questi sintomi, mi sono trovato costretto a sospendere l'attività agonistica di Arbitro di Calcio da circa 1 mese e che da allora non ho più svolto alcuna attività fisica per timore che potessi aggravare la situazione.
Potete inoltre immaginare quanto sia stato complicato per me sedere al tavolo del cenone di Natale con i parenti in quanto ogni 5 minuti mi dovevo alzare per avere un po di sollievo alle cosce che sembravano esplodere.
Vi chiedo gentilmente se potete aiutarmi a indirizzarmi verso lo specialista corretto da coinvolgere per risolvere definitivamente questo problema in quanto mi sta affliggendo anche dal punto di vista del morale tant'è che per stare un po più tranquillo, la psichiatra mi ha prescritto mezzo grammo di EN da prendere la sera.
Vi ringrazio per la pazienza e per la Vostra disponibilità di dare questo supporto,
Cordialmente
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Comprenderà bene che quando un disturbo è così vago ed aspecifico e può dipendere da molte cause, un consulto a distanza non può apportare alcun contributo alle sue aspettative.
Magari si potessero risolvere tanti problemi di salute senza una visita.
E tra l'altro in questi casi senza una visita è severamente vietato.
Il consulto a distanza è consentito su diagnosi già documentate o per dare consigli dopo un inquadramento diagnostico.
Mi dispiace
Intanto
1)Ma perché non coinvolgere il curante per un inquadramento di base e poterlo poi indirizzare allo specialista più idoneo ?
2) Pur con tutte le difficoltà che esprime non smetterei ASSOLUTAMENTE
l'attività fisica che contribuisce a controllare parte della sua ansia
3) A proposito di ansia STACCARE dal suo PC per la ricerca di informazioni sulla salute e che, questo sì, incrementa pericolosamente il suo livello di ansia.
Legga perché in questi consulti (anche se richiesti su temi differenti)
https://www.medicitalia.it/consulti/oncologia-medica/273602-per-il-dott-catania.html
e
https://www.medicitalia.it/consulti/chirurgia-generale/445504-per-il-dr-s-catania.html
Tanti saluti e auguri
Magari si potessero risolvere tanti problemi di salute senza una visita.
E tra l'altro in questi casi senza una visita è severamente vietato.
Il consulto a distanza è consentito su diagnosi già documentate o per dare consigli dopo un inquadramento diagnostico.
Mi dispiace
Intanto
1)Ma perché non coinvolgere il curante per un inquadramento di base e poterlo poi indirizzare allo specialista più idoneo ?
2) Pur con tutte le difficoltà che esprime non smetterei ASSOLUTAMENTE
l'attività fisica che contribuisce a controllare parte della sua ansia
3) A proposito di ansia STACCARE dal suo PC per la ricerca di informazioni sulla salute e che, questo sì, incrementa pericolosamente il suo livello di ansia.
Legga perché in questi consulti (anche se richiesti su temi differenti)
https://www.medicitalia.it/consulti/oncologia-medica/273602-per-il-dott-catania.html
e
https://www.medicitalia.it/consulti/chirurgia-generale/445504-per-il-dr-s-catania.html
Tanti saluti e auguri
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 27/12/2014.
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