Problemi di assimilazione, sospetto malassorbimento

Buonasera, sono un ragazzo di 22 anni, normopeso, faccio costantemente attività fisica (prima giocavo a calcio ma ho dovuto smettere e da un anno a questa parte pratico body building) e seguo abbastanza l'alimentazione.
Tutte queste premesse tenevo a farle per rendere chiaro che faccio uno stile di vita abbastanza sano.
Il mio problema è che credo di non assimilare quello che mangio, o meglio, assimilarne una piccola quantità rispetto alla normalità e il resto eliminarlo in scorie. Ho questo problema da anni ormai.
I sintomi principali che mi hanno portato a pensare tutto sono:
1- Ogni giorno, dopo ogni pasto (solitamente dopo 20/30 minuti), ho lo stimolo di andare in bagno e defecare quello che mangio. Sono quasi sicuro che si tratti di quello che ho appena mangiato perché a seconda del cibo ingerito cambia la quantità o il colore di queste ultime, riconducibili appunto al mio pasto. Preciso che non ho assolutamente diarrea e la consistenza delle feci è sempre solida.
Come conseguenza di ciò, mi risale l'appetito dopo mezzoretta dall'esser andato in bagno, quindi molto prima della fine della digestione che, che io sappia, normalmente dovrebbe durare 2-3 ore.
2- Sintomi di stanchezza, carenza di forze (nonostante sia ormai da tempo che mi alleni), sonnolenza e di conseguenza svogliatezza.
3- Difficoltà immensa ad acquisire massa muscolare (ripeto, mi alleno 3 volte a settimana e mangio e riposo bene) e perdita di peso velocissima appena salto un pasto o mangio meno per due o tre giorni (quantificabile in massimo 3 kg, niente di esagerato, però in così poco tempo credo sia comunque ambiguo).
4- Adiposità (intendo accumuli di massa grassa diciamo) nella zona addominale e nei fianchi che rispetto alla mia corporatura magra stona alquanto e che in alcun modo riesco a diminuire.

Ho consultato il mio medico a riguardo e mi ha prescritto delle analisi del sangue e delle urine per controllare glicemia, tiroide, creatinina, emoglobina etc. e hanno tutte dato esito positivo, positivo nel senso che da queste analisi, a suo dire, risulto sanissimo.
Mi ha prescritto anche una visita gastroenterologica che ancora non ho fatto a causa dei tempi di attesa ma, come da lui riferitomi, serve più che altro per scoprire intolleranze alimentari, che io non credo di avere perché ho un alimentazione varia e quindi avrei avuto modo di accorgermene.
Purtroppo questa situazione mi demoralizza tanto, sia perché vorrei arruolarmi entro l'anno e in questo stato non riuscirò mai a raggiungere una forma fisica sufficiente, sia perché qualsiasi sforzo io faccia, in qualunque modo mi alleni e nonostante abbia anche provato a prendere integratori proteici o di creatina, i risultati sono pressoché nulli e continua irrimediabilmente a perseguitarmi questa sensazione di stanchezza/debolezza.
Spero tanto che possiate aiutarmi in qualche modo, vi ringrazio dell'attenzione prestatami e vi ringrazio ulteriormente in anticipo per la vostra risposta.
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 528
Non sono individuabili, nel suo racconto segni di malassorbimento:
<<normopeso>>
<<non ho assolutamente diarrea e la consistenza delle feci è sempre solida>>
<<analisi del sangue e delle urine ... risulto sanissimo>>.

Piuttosto, seppur con i limiti di un consulto a distanza, si individuano segni che, per quanto sopora, potrebbero essere su base ansiogena:
<<Sintomi di stanchezza, carenza di forze (nonostante sia ormai da tempo che mi alleni), sonnolenza e di conseguenza svogliatezza.>>.

Prego

www.enterologia.it
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La ringrazio per l'indicazione, in effetti in questo periodo soffro di una piccola depressione e di ansia derivante da quest'ultima.. Ma non pensavo potesse influire anche su questi aspetti, perché comunque non ho mai carenza d'appetito o sintomi simili, anzi l'esatto opposto (fame dopo poco più di 40-50 minuti dai pasti principali).
Quindi in sostanza la visita gastroenterologica non è strettamente necessario farla? E cosa potrei fare per combattere questi sintomi? La ringrazio nuovamente.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29.1k 528
Si tratta di intervenire sulle cause della sua ansia,
con rimedi farmacologici o psicoterapici.
Ne parli pure con il suo curante, che, conoscendo la bene, saprà consigliarla al meglio.

Prego
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