Situazione complessiva abbastanza disastrosa
Buongiorno,
sono un adulto di 40 anni, 80kg, 1.78cm, un po' sovrappeso,
ho molti disturbi che sto cercando di sondare, e mi sembrano sintomi che non ho mai sentito descrivere da nessuno,
per lavoro ho passato l''ultimo anno assiduamente in casa, a lavorare a computer,
1) aumento del battito cardiaco sotto sforzo, e del fiato corto, in situazioni che fino a poco tempo fa non percepivo neanche,
per es. facendo qualche rampa di scale,
(a capodanno ho avuto una tachicardia non elevatissima che mi è durata 3 giorni senza sosta)
inoltre mi è aumentata la "percezione" del battito cardiaco, in diversi modi,
se sono a letto sul lato sinistro, come se battesse direttamente sul materasso,
talvolta lo sento nell''incavo dell''ascella, e non capisco se lo percepisca effettivamente lì o a sinistra del petto, dove poggia il braccio all''altezza dell''ascella
ho fatto un ecg su richiesta del mio medico di base e non è emerso nulla di anormale
2) dolore allo sterno e dolori al torace, in diverse zone, sento come delle “tensioni” al petto,
in seguito a ecografia dei tessuti molli lo specialista mi ha più o meno confermato la situazione infiammatoria, e il mio medico di base mi ha dato un anti-infiammatorio, ma mi aveva già dato lo stesso ciclo all’insorgere del dolore allo sterno e non mi ha risolto quel singolo dolore, figuriamoci tutti insieme, mi rendo che il tutto potrebbe essere connesso alla postura da pc, mantenuta anche per 10/12 h al giorno e a un''assenza pressoché totale di moto
3) la zona del capezzolo sinistro è percorsa da piccoli "spasmi"
ho una costante sensazione di "presenza" in quel punto, a volte un punto di dolore, a volte come un dito che spinge in un punto preciso, a volte come la sensazione di una “diga”, o di un blocco, queste 3 cose sono nell’area sx ma non nello stesso punto
4) a volte mi prende una strana sensazione come di "pienezza" allo stomaco, come se avessi una "bolla" che si sposta,
5) gonfiore sotto l''ascella sinistra
nella classica posizione seduto al computer mi sembra di avere sempre qualcosa che devo sfilare da sotto l''ascella, e ho scoperto di avere un rigonfiamento, che si nota quando alzo il braccio, forse un pannicolo, ma questa cosa mi sta facendo impazzire perché è una sensazione ossessiva
6) problemi circolatori, le posizioni in cui mi "formicolano" gli arti sono in netto aumento,
7) alcune sere sento vampate di calore in faccia, circolazione?
8) notevole calo nel "tono muscolare",
cui do un''interpretazione, forse errata,
totale assenza di moto e diminuzione di carboidrati, e carne, quindi calo di proteine,ma percepisco i tessuti molli molto ballerini, e il tutto succede soprattutto in quella zona a sinistra braccio/ascella/capezzolo, ma la cosa che mi ha colpito è che ciò si è verificato da un giorno con l’altro, o almeno percepisco come un cambio radicale della condizione fisica, che mi spinge a evocare la parola “crollo” dei tessuti, seminando discrete paranoie su possibili malattie più serie.
sono un adulto di 40 anni, 80kg, 1.78cm, un po' sovrappeso,
ho molti disturbi che sto cercando di sondare, e mi sembrano sintomi che non ho mai sentito descrivere da nessuno,
per lavoro ho passato l''ultimo anno assiduamente in casa, a lavorare a computer,
1) aumento del battito cardiaco sotto sforzo, e del fiato corto, in situazioni che fino a poco tempo fa non percepivo neanche,
per es. facendo qualche rampa di scale,
(a capodanno ho avuto una tachicardia non elevatissima che mi è durata 3 giorni senza sosta)
inoltre mi è aumentata la "percezione" del battito cardiaco, in diversi modi,
se sono a letto sul lato sinistro, come se battesse direttamente sul materasso,
talvolta lo sento nell''incavo dell''ascella, e non capisco se lo percepisca effettivamente lì o a sinistra del petto, dove poggia il braccio all''altezza dell''ascella
ho fatto un ecg su richiesta del mio medico di base e non è emerso nulla di anormale
2) dolore allo sterno e dolori al torace, in diverse zone, sento come delle “tensioni” al petto,
in seguito a ecografia dei tessuti molli lo specialista mi ha più o meno confermato la situazione infiammatoria, e il mio medico di base mi ha dato un anti-infiammatorio, ma mi aveva già dato lo stesso ciclo all’insorgere del dolore allo sterno e non mi ha risolto quel singolo dolore, figuriamoci tutti insieme, mi rendo che il tutto potrebbe essere connesso alla postura da pc, mantenuta anche per 10/12 h al giorno e a un''assenza pressoché totale di moto
3) la zona del capezzolo sinistro è percorsa da piccoli "spasmi"
ho una costante sensazione di "presenza" in quel punto, a volte un punto di dolore, a volte come un dito che spinge in un punto preciso, a volte come la sensazione di una “diga”, o di un blocco, queste 3 cose sono nell’area sx ma non nello stesso punto
4) a volte mi prende una strana sensazione come di "pienezza" allo stomaco, come se avessi una "bolla" che si sposta,
5) gonfiore sotto l''ascella sinistra
nella classica posizione seduto al computer mi sembra di avere sempre qualcosa che devo sfilare da sotto l''ascella, e ho scoperto di avere un rigonfiamento, che si nota quando alzo il braccio, forse un pannicolo, ma questa cosa mi sta facendo impazzire perché è una sensazione ossessiva
6) problemi circolatori, le posizioni in cui mi "formicolano" gli arti sono in netto aumento,
7) alcune sere sento vampate di calore in faccia, circolazione?
8) notevole calo nel "tono muscolare",
cui do un''interpretazione, forse errata,
totale assenza di moto e diminuzione di carboidrati, e carne, quindi calo di proteine,ma percepisco i tessuti molli molto ballerini, e il tutto succede soprattutto in quella zona a sinistra braccio/ascella/capezzolo, ma la cosa che mi ha colpito è che ciò si è verificato da un giorno con l’altro, o almeno percepisco come un cambio radicale della condizione fisica, che mi spinge a evocare la parola “crollo” dei tessuti, seminando discrete paranoie su possibili malattie più serie.
[#1]
Da come descrive i sintomi son un misto fra disturbi legati alla posizione continuativa al computer e disturbi d'ansia. L'importamte che visita medica ed accettamenti clinici abbiano escluso altro. Legga un articolo di riferimento sui disturbi d'ansia:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Intanto, dottor Cosentino, grazie per la risposta,
mi lasci aggiungere e specificare alcune cose che non ho potuto inserire subito a causa del limite dei 3000 caratteri,
ero già bendisposto ad accettare un mix di cause,
l'aspetto psicosomatico mi è chiaro, anche perché questo è sicuramente l'anno più difficile della mia vita, le ragioni di questa affermazione sono varie, relazionali, lavorative, finanziarie, di salute, dalle frustrazioni all'insoddisfazione, e via elencando, e sono consapevole di essere molto provato psicologicamente,
e inoltre mi sono trovato a lottare, negli ultimi anni, contro le resistenze dei medici specialisti che valutano i tuoi problemi a settori stagni, senza considerare che una persona può avere altri disturbi oltre quelli per cui va da quel singolo specialista, e l'insieme di disturbi può creare un notevole livello di stress nell'individuo,
mi sono dovuto operare, dopo i 35 anni, di tonsille, di varicocele, ho avuto problemi di emorroidi non ancora risolti, e altro cose ancora, ma queste patologie hanno coesistito in quell'unico contenitore che è il mio corpo per anni, essendo ragione di fastidi invasivi e logoranti, peccato che qualche burocrate dell'organizzazione mondiale della sanità stabilisca che ci debba essere almeno un livello x per una cosa o per l'altra e se no NON ti operano, e nel frattempo uno combatte con fastidi che, anche se non vanno bene per la graduatoria chirurgica, esistono e minano la serenità quotidiana, anche seriamente,
d'altro canto devo sottolineare anche l'opposto,
NON sono una persona con tendenza all'ipocondria, al contrario, sono sempre stato uno che prende le cose con filosofia, e non amo i medicinali, ho preso depakin per 25 anni, e ora, da 3/4 anni sono fuori da questa dinamica, fortunatamente, ma a parte quello raramente ho preso altro, se non medicinali strettamente basilari, ho sempre affrontato le cose calma e serenità d'animo, le mie o i malanni dei miei cari,
faccio parte di quella generazione che faceva le vaccinazioni che lasciavano il segno sulla spalla, a me non è rimasto, e non stetti male, l'ospedale disse che avevo già gli anticorpi, non ho fatto neanche una malattia infettiva, nonostante da bambino sia stato esposto a tutti i virus del caso, e questo è sempre stato un banale e vanitoso motivo di vanto,
e sono la figura cui gli altri si rivolgono per avere consigli nei momenti di difficoltà, quello che si definirebbe un "counselor istintivo" se mi permette la grossolanità,
tutto questo per dire che sono, in generale, una persona solida ed equilibrata,
non che questo significhi che sia impermeabile allo stress, o all'ansia, ma senza dubbio mi spinge ad avere alcune resistenze ad accettare completamente quest'idea, infatti, come dice l'articolo da lei linkato, fatico a credere che alcuni di questi sintomi così tangibili siano solo di natura psico-somatica, ma non rifiuto la possibilità in questione, infatti parecchi dei sintomi elencati ai punti 1 e 4 potrebbero assolutamente essere di questa natura,
e quindi come dovrei intervenire se fosse un caso di ansia?
Inoltre, ho fatto ricerche e ho scoperto come lo stare seduti, incrociando le gambe possa essere molto dannoso, e per la circolazione, e persino generando esplosioni di PEFS (il pannicolo?) legate sempre alla questione circolazione, i misteri del corpo, anche qui, come intervengo?
E le chiedo, quali, secondo lei, sono i disturbi legati alla postura? Le cose che mi preoccupano di più sono, direi, tutti i vari accadimenti nell'area sinistra, che coinvolgono l'ascella, la percezione del battito, e le strane sensazioni in zona capezzolo...
grazie ancora
mi lasci aggiungere e specificare alcune cose che non ho potuto inserire subito a causa del limite dei 3000 caratteri,
ero già bendisposto ad accettare un mix di cause,
l'aspetto psicosomatico mi è chiaro, anche perché questo è sicuramente l'anno più difficile della mia vita, le ragioni di questa affermazione sono varie, relazionali, lavorative, finanziarie, di salute, dalle frustrazioni all'insoddisfazione, e via elencando, e sono consapevole di essere molto provato psicologicamente,
e inoltre mi sono trovato a lottare, negli ultimi anni, contro le resistenze dei medici specialisti che valutano i tuoi problemi a settori stagni, senza considerare che una persona può avere altri disturbi oltre quelli per cui va da quel singolo specialista, e l'insieme di disturbi può creare un notevole livello di stress nell'individuo,
mi sono dovuto operare, dopo i 35 anni, di tonsille, di varicocele, ho avuto problemi di emorroidi non ancora risolti, e altro cose ancora, ma queste patologie hanno coesistito in quell'unico contenitore che è il mio corpo per anni, essendo ragione di fastidi invasivi e logoranti, peccato che qualche burocrate dell'organizzazione mondiale della sanità stabilisca che ci debba essere almeno un livello x per una cosa o per l'altra e se no NON ti operano, e nel frattempo uno combatte con fastidi che, anche se non vanno bene per la graduatoria chirurgica, esistono e minano la serenità quotidiana, anche seriamente,
d'altro canto devo sottolineare anche l'opposto,
NON sono una persona con tendenza all'ipocondria, al contrario, sono sempre stato uno che prende le cose con filosofia, e non amo i medicinali, ho preso depakin per 25 anni, e ora, da 3/4 anni sono fuori da questa dinamica, fortunatamente, ma a parte quello raramente ho preso altro, se non medicinali strettamente basilari, ho sempre affrontato le cose calma e serenità d'animo, le mie o i malanni dei miei cari,
faccio parte di quella generazione che faceva le vaccinazioni che lasciavano il segno sulla spalla, a me non è rimasto, e non stetti male, l'ospedale disse che avevo già gli anticorpi, non ho fatto neanche una malattia infettiva, nonostante da bambino sia stato esposto a tutti i virus del caso, e questo è sempre stato un banale e vanitoso motivo di vanto,
e sono la figura cui gli altri si rivolgono per avere consigli nei momenti di difficoltà, quello che si definirebbe un "counselor istintivo" se mi permette la grossolanità,
tutto questo per dire che sono, in generale, una persona solida ed equilibrata,
non che questo significhi che sia impermeabile allo stress, o all'ansia, ma senza dubbio mi spinge ad avere alcune resistenze ad accettare completamente quest'idea, infatti, come dice l'articolo da lei linkato, fatico a credere che alcuni di questi sintomi così tangibili siano solo di natura psico-somatica, ma non rifiuto la possibilità in questione, infatti parecchi dei sintomi elencati ai punti 1 e 4 potrebbero assolutamente essere di questa natura,
e quindi come dovrei intervenire se fosse un caso di ansia?
Inoltre, ho fatto ricerche e ho scoperto come lo stare seduti, incrociando le gambe possa essere molto dannoso, e per la circolazione, e persino generando esplosioni di PEFS (il pannicolo?) legate sempre alla questione circolazione, i misteri del corpo, anche qui, come intervengo?
E le chiedo, quali, secondo lei, sono i disturbi legati alla postura? Le cose che mi preoccupano di più sono, direi, tutti i vari accadimenti nell'area sinistra, che coinvolgono l'ascella, la percezione del battito, e le strane sensazioni in zona capezzolo...
grazie ancora
[#3]
La postura può avere influenza sulle varie funzioni del copro. Per il resto credo sia difficile affrontare la problematica on line. Quello che necessita è di un buon internista che riesca a valutare nel complesso il suo organismo e le sue disfunzioni.
Cordialmente
Cordialmente
[#6]
Utente
grazie, ma quello che intendevo dire è: come faccio a sapere che un medico internista è anche un buon internista?
Il mio medico di base - praticamente a Milano - è una professionista dedita alla professione, ma in molte occasioni ha dimostrato di non avere capacità intuitive, non sa osservare il quadro nel suo insieme... analogamente, come trovo un buon internista che sia effettivamente tale?
Il mio medico di base - praticamente a Milano - è una professionista dedita alla professione, ma in molte occasioni ha dimostrato di non avere capacità intuitive, non sa osservare il quadro nel suo insieme... analogamente, come trovo un buon internista che sia effettivamente tale?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.6k visite dal 30/03/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.