Dolori al petto: infarto o altro?
Egregi Dottori, gentili Dottoresse,
vi contatto in quanto da due giorni ho un piccolo dolore al petto, precisamente all’altezza del pettorale sinistro con un irradiamento all’ascella e leggermente al braccio.
So che non sia niente di grave in quanto nel corso degli ultimi 10 mesi più e più volte ho sofferto di dolori intercostali con sintomi simili a quelli descritti. Inoltre il dolore che provo oggi sembra molto più muscolare. Avvertito leggermente costantemente, si accentua e aumenta in seguito a movimenti o soprattutto al tatto del muscolo pettorale (soprattutto parte alta vicino alla spalla). Dunque credo non sia di origine cardiaca.
Inoltre lo scorso venerdì (23 marzo 2013) mi sono recato dal medico per dei dolori lungo la cassa toracica parte destra, dopo alcuni esami (due radiografie del torace), esami del sangue e ECG a riposo mi ha prescritto delle pastiglie di diclofenac (unitamente al pantoprazolo per protezione gastrica), poi da ieri ho iniziato ad avvertire questo dolore a livello del pettorale sinistro, mentre quello lungo la cassa toracica destra è diminuito. Credo che questi esami escludano ancor più i sintomi cardiaci, giusto?
La mia domanda però è la seguente: visto che sono una persona abbastanza ansiosa e che questi dolori/sintomi mi mandano un po’ in panico (pensando subito al peggio), vorrei avere un consiglio da parte di un medico a riguardo di come distinguere dolori intercostali/muscolari da dolori più seri che possono riguardare malattie cardiache o altre malattie serie.
Cordiali saluti
vi contatto in quanto da due giorni ho un piccolo dolore al petto, precisamente all’altezza del pettorale sinistro con un irradiamento all’ascella e leggermente al braccio.
So che non sia niente di grave in quanto nel corso degli ultimi 10 mesi più e più volte ho sofferto di dolori intercostali con sintomi simili a quelli descritti. Inoltre il dolore che provo oggi sembra molto più muscolare. Avvertito leggermente costantemente, si accentua e aumenta in seguito a movimenti o soprattutto al tatto del muscolo pettorale (soprattutto parte alta vicino alla spalla). Dunque credo non sia di origine cardiaca.
Inoltre lo scorso venerdì (23 marzo 2013) mi sono recato dal medico per dei dolori lungo la cassa toracica parte destra, dopo alcuni esami (due radiografie del torace), esami del sangue e ECG a riposo mi ha prescritto delle pastiglie di diclofenac (unitamente al pantoprazolo per protezione gastrica), poi da ieri ho iniziato ad avvertire questo dolore a livello del pettorale sinistro, mentre quello lungo la cassa toracica destra è diminuito. Credo che questi esami escludano ancor più i sintomi cardiaci, giusto?
La mia domanda però è la seguente: visto che sono una persona abbastanza ansiosa e che questi dolori/sintomi mi mandano un po’ in panico (pensando subito al peggio), vorrei avere un consiglio da parte di un medico a riguardo di come distinguere dolori intercostali/muscolari da dolori più seri che possono riguardare malattie cardiache o altre malattie serie.
Cordiali saluti
[#1]
Non è facile per un non-medico poter distinguere esattamente fra le varie situazioni.
Generalmente i dolori osteo-muscolari mutano di intensità a seconda della posizione assunta o dei movimenti corporei effettuati.
Cordialmente
Generalmente i dolori osteo-muscolari mutano di intensità a seconda della posizione assunta o dei movimenti corporei effettuati.
Cordialmente
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta. Se ho capito bene per una persona comune (non medico dunque) uno dei pochi fattori che si riconoscono e che differenziano un dolore muscolare/intercostale da uno di infarto è che i dolori cardiaci sono intensi e continui in qualsiasi posizione/movimento mentre quelli muscolari tendono a variare di intensità a dipendenza di movimenti e posizioni?
Inoltre nel frattempo mi è sorta un'altra domanda. Visto che venerdì scorso ho effettuato tutte le analisi (ECG, radiografia del torace e analisi del sangue) ogni quanto sarebbero da ripetere per restare tranquilli? Nel senso, se faccio le analisi o solo un ECG per quanto tempo posso stare tranquillo (solitamente, salvo eccezioni) di non essere a rischio e dunque dopo quanto tempo ripeterlo?
Cordiali saluti.
Inoltre nel frattempo mi è sorta un'altra domanda. Visto che venerdì scorso ho effettuato tutte le analisi (ECG, radiografia del torace e analisi del sangue) ogni quanto sarebbero da ripetere per restare tranquilli? Nel senso, se faccio le analisi o solo un ECG per quanto tempo posso stare tranquillo (solitamente, salvo eccezioni) di non essere a rischio e dunque dopo quanto tempo ripeterlo?
Cordiali saluti.
[#4]
Utente
Egregio Dottor Quatraro, la ringrazio per la sua risposta.
La mia domanda era più che altro visto che ho avuto spesso questi dolori muscolari, che potevano essere anche sintomi cardiaci a primo avviso, volevo sapere circa queste informazioni per non andare subito in ansia o subito in pronto soccorso ai primi dolori.
Credo di avere una vita sana, non fumo e non bevo, vado i palestra, mangio abbastanza sano, dunque credo sia tutto buono. Con "complessiva valutazione cardiologica" intende tutte le analisi come quelle da me eseguite la scorsa settimana?
Cordiali saluti
La mia domanda era più che altro visto che ho avuto spesso questi dolori muscolari, che potevano essere anche sintomi cardiaci a primo avviso, volevo sapere circa queste informazioni per non andare subito in ansia o subito in pronto soccorso ai primi dolori.
Credo di avere una vita sana, non fumo e non bevo, vado i palestra, mangio abbastanza sano, dunque credo sia tutto buono. Con "complessiva valutazione cardiologica" intende tutte le analisi come quelle da me eseguite la scorsa settimana?
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.8k visite dal 25/03/2013.
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