Vomito, dolori addominali

Buongiorno,
la paziente, meno di 30 anni, ha avuto un episodio durato tre-quattro giorni a novembre di vomito continuo con forti dolori addominali. Tac, ecografia addominale e analisi non evidenziavano nulla di particolare. Presunto attacco di gastrite, questa la diagnosi. A gennaio altro episodio sempre di tre-quattro giorni, ecografia addominale e gastroscopia non hanno rilevato nulla. Test di gravidanza positivo. Gli attacchi continuano ciclicamente, sta meglio tre giorni e poi ricominciano. Altre due gastroscopie non rilevano nulla. Diagnosi iperemesi gravidica. Nel frattempo febbre a causa di streptococco la prima volta e di e. coeli la seconda, a causa dell'ago per le flebo. Ulteriore diagnosi di "problemi psicologici" quindi somministrazione di tavor e lexotan, mattina e sera. Quattro mesi in ospedale così, poi cesareo. Dopo nemmeno 24h dalla nascita la bambina ha la polmonite causata dall'e. coeli che le ha trasmesso la madre, quindi viene messa in incubatrice, intubata e fatta respirare con l'ossigeno. Due giorni dopo il parto la madre ha nuovamente le crisi, vomito e forti dolori addominali. Ora pare che la causa sia un lieve addensamento della bile e lieve ingrossamento della cistifellea, ma non ci sono calcoli. Fegato e pancreas sono nella norma.
Allora prima cos'era? Non si sa. Nessuno finora è stato capace di fare una diagnosi certa.
Chiedo il vostro aiuto. Grazie.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Gentile utente,
a fronte di
<<Tac, ecografia addominale e analisi non evidenziavano nulla di particolare>>,
e del fatto che parliamo di un episodio occorso a novembre 2011,
penso comprenderà che è ben difficile,
per di più senza una visita diretta,
rispondere alla domanda
<<Allora prima cos'era?>>.

Se invece adesso ha un problema di bile densa,
potrebbe essere utile un trattamento fluidificante della bile,
ovviamente sotto controllo medico,
preferibilmente gastroenterologico.

Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno dottore, Sicuramente mi sono spiegata male. Intendo dire che la paziente, da novembre 2011 ad oggi, agosto 2012, non ha mai smesso di avere dolori e vomito. Durante la gravidanza li aveva, un pò più leggeri,con una media di 5 giorni e duravano circa 3 giorni. Ora, dopo il parto invece, dolori e vomito sono continui e più forti, arrivando a vomitare anche più di 7 volte al giorno. Sono uguali come frequenza ed intensità agli episodi di novembre e gennaio (a gennaio era già incinta ma di 10 giorni). La cura per fluidificare la bile non ha avuto effetto, ora si pensa sia un problema endocrino.
La paziente è stremata...non può continuare così, è dimagrita tantissimo (ovviamente) e non dorme praticamente più. L'unica cosa che le dà sollievo, ma solo per un pò, è massaggiarle la schiena se si mette seduta e piegata in avanti, ma già ieri per esempio non è servito nemmeno questo.
Non sappiamo davvero più dove "sbattere la testa"...

Grazie ancora.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Gentile utente,
l'iperemesi indica un sintomo cotraddistinto dalla tendenza al vomito frequente.

Le cause, come saprà, possono essere molteplici.

Molto frequentemente essa si associa allo stato gravidico e si parla di iperemesi gravidica,
e, generalmente, i fattori psicologici hanno un'importanza preminente.

Le pazienti affette, però, devono essere studiate per evidenziare insospettate epatopatie, infezioni renali, pancreatiti, occlusioni intestinali, lesioni dell'apparato GI (gastriti, ulcere, stenosi, tumori), lesioni intracraniche (meningite, ipertensione endocranica, tumori, ) e psicologiche come le nevrosi.
Tutte condizioni che possono provocare il vomito.

Come ben comprenderà questo è un percorso (in parte già intrapreso) che non è possibile fare on-line ma con il contributo decisivo e diretto del curante di fiducia.

Cordialmente
[#4]
Utente
Utente
Grazie dottore, si comprendo benissimo che non è possibile fare una diagnosi in questo modo, ma già i suoi consigli su quali esami poter fare, per andare diciamo così, ad esclusione, mi sono utili.

Grazie ancora e buon lavoro.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Molto bene.

Cordialità