Interazione tra farmaci e contraccettivi
Salve! Assumo la pillola anticoncezionale dal dicembre scorso e non ho mai riscontrato grossi problemi a parte qualche episodio di cefalea. Nel periodo compreso tra il 5 ed il 13 marzo sono stata ricoverata nel reparto di medicina interna dell'ospedale di Pesaro a seguito di forti dolori addominali, vomito e febbricola; i sintomi si manifestavano da circa 40 giorni. Dopo accurati accertamenti si è scoperto che il problema sono delle aderenze intestinali che interessano in particolar modo la zona del tenue. Ho subito due interventi addominali a distanza di pochi mesi l'uno dall'altro (in anamnesi: agosto 2011 peritonite da corpo luteo emorragico - dicembre 2011 rimozione di cisti ovarica all'ovaio dx complicata da torsione). Durante questo ultimo ricovero mi sono sottoposta a profilassi antibiotica con cicli che prevedevano dalle 7 alle 18 flebo al giorno... In particolar modo mi sono stati somministrati ZITROMAX (3 volte al dì), CONTRAMAL (2 volte al dì), PLASIL (4 volte al dì), PROTETTORI GASTRICI, VITAMINE, FERRO, GLUCOSIO CON INSULINA. Nel frattempo continuavo ad assumere la pillola anticoncezionale (Securgin) regolarmente. Ma a questo punto mi sorge un grande dubbio: corro il rischio che questo "mix" di farmaci abbia in qualche modo alterato l'effetto della pillola? Premetto che ho avuto rapporti sessuali con il mio compagno sia prima che dopo il ricovero... ieri ho finito il blister di securgin con l'ultima compressa e adesso ho l'intervallo di 7 giorni prima di iniziarne uno nuovo... so che la domanda sarebbe più di competenza ginecologica, ma spero comunque che qualcuno sappia darmi delle risposte ai miei dubbi... è opportuno secondo voi effettuare un test di gravidanza o è meglio aspettare? grazie
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Gentile utente,
non si può completamente escludere che, fra i farmaci assunti in questo periodo, l'azitromicina (zitromax) possa aver interferito con il metabolismo del farmaco contraccettivo, tanto più se si è trattato di una terapia antibiotica massiccia. Dall'altra parte anche l'intervento in sé, i problemi che ne sono stati il motivo e l'adattamento dell'organismo dopo tutto ciò avrebbero dovuto infuluire sul funzionamento dell'apparato riproduttivo, e dubito che l'eventuale processo di sviluppo embrionale abbia potuto aver inizio regolare in tale periodo: a maggior ragione se l'ultimo intervento riguardava una cisti ovarica.
Nel caso della gravidanza il contraccettivo sarebbe ovviamente contraindicato. Il test su urine può dare risultati non attendibili sulla possibilità della gravidanza nel caso delle affezioni dell'apparato riproduttivo. Le consiglio di fare un controllo ginecologico, e non solo per dirimere il dubbio, ma anche come una visita di controllo dopo questi interventi.
Nella luce della storia del corpo luteo emorragico, cercherei anche di indagare, assieme che il Suo specialista ginecologo se il Suo organismo possa soffrire dei disturbi di coagulazione, perché, a parte tale eventuale problema in sé, la situazione richiederebbe allora di essere più cauti con l'uso dei contracettivi. Dall'altra parte, il contraccettivo può essere anche di beneficio alla normalizzazione dei cicli dopo gli interventi e nel caso di alcune malattie cistiche delle ovaie. Ne parlerei con il Suo gineclogo.
un saluto,
non si può completamente escludere che, fra i farmaci assunti in questo periodo, l'azitromicina (zitromax) possa aver interferito con il metabolismo del farmaco contraccettivo, tanto più se si è trattato di una terapia antibiotica massiccia. Dall'altra parte anche l'intervento in sé, i problemi che ne sono stati il motivo e l'adattamento dell'organismo dopo tutto ciò avrebbero dovuto infuluire sul funzionamento dell'apparato riproduttivo, e dubito che l'eventuale processo di sviluppo embrionale abbia potuto aver inizio regolare in tale periodo: a maggior ragione se l'ultimo intervento riguardava una cisti ovarica.
Nel caso della gravidanza il contraccettivo sarebbe ovviamente contraindicato. Il test su urine può dare risultati non attendibili sulla possibilità della gravidanza nel caso delle affezioni dell'apparato riproduttivo. Le consiglio di fare un controllo ginecologico, e non solo per dirimere il dubbio, ma anche come una visita di controllo dopo questi interventi.
Nella luce della storia del corpo luteo emorragico, cercherei anche di indagare, assieme che il Suo specialista ginecologo se il Suo organismo possa soffrire dei disturbi di coagulazione, perché, a parte tale eventuale problema in sé, la situazione richiederebbe allora di essere più cauti con l'uso dei contracettivi. Dall'altra parte, il contraccettivo può essere anche di beneficio alla normalizzazione dei cicli dopo gli interventi e nel caso di alcune malattie cistiche delle ovaie. Ne parlerei con il Suo gineclogo.
un saluto,
Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.9k visite dal 19/03/2012.
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