Influenza e raffreddore... Perchè non mi ammalo mai?
Buonasera,
forse dopo la mia domanda la maggior parte di voi mi dirà:"beh, ma non sei contenta?" ed io vi risponderò:"No, perchè non riesco a capire!"
Mi descrivo brevemente.
Ho 26 anni,ho un lavoro impiegatizio e 3 sere a settimana mi alleno in palestra.Ho un'alimentazione piuttosto sregolata,ricca di carboidrati e zuccheri e poverissima di vitamine e proteine. Fumo 10-15 sigarette al giorno. Non bevo alcolici e non assumo droghe di nessun tipo.
Sin da piccola sono stata curata omeopaticamente e anche a tutt'oggi cerco di evitare fino a che è possibile di ricorrere all'assunzione di farmaci.
Ed ora vengo alla mia domanda: sono anni che non mi ammalo.Mi spiego:non un raffreddore, un mal di gola, tosse, vomito, influenza eccetera.L'ultimo episodio febbrile risale al 2009 con un giorno di febbre alta (39.2) non accompagnata da nessun altro sintomo. E prima di allora penso si debba andare indietro nel tempo fino al 2001...
Mi hanno insegnato che di tanto in tanto fa bene al corpo ammalarsi, per svegliare gli anticorpi e farli lavorare. E come fumatrice (purtroppo da 10 anni ormai), forse sarebbe opportuno che i miei bronchi espellessero del catarro inalato con le velenose sigarette.
E invece niente...
Volevo sapere... Come mai secondo voi non mi ammalo mai?
Siete d'accordo nel dire che ogni tanto all'organismo fa bene ammalarsi (in maniera lieve,ovviamente)?
Pensate che ammalandomi più che raramente, se dovesse capitarmi un episodio influenzale il mio corpo reagirebbe peggio rispetto ad una persona che si ammala normalmente (un paio di volte l'anno)?
Credete che ci sia un collegamento psico somatico?
(in riferimento a quest'ultima osservazione è doveroso farvi notare che credo di riuscire a "contollare" il mio corpo: nel caso in cui sento che sta iniziando una fase di debilitazione gli dico :"non puoi permetterti di ammalarti! devi andare a lavorare, tenere dietro alla casa, dopodomani hai quella cosa da fare ecc", e puntualmente il sintomo iniziale non si sfoga.)
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta che vorrete darmi.
Capite bene che se ne parlassi con qualcuno che mi conosce mi farebbe richiudere in manicomio, soprattutto per l'ultima considerazione che ho fatto, oltre che perchè vorrei, di tanto in tanto, ammalarmi come tutte le persone normali!
Un abbraccio
G.
forse dopo la mia domanda la maggior parte di voi mi dirà:"beh, ma non sei contenta?" ed io vi risponderò:"No, perchè non riesco a capire!"
Mi descrivo brevemente.
Ho 26 anni,ho un lavoro impiegatizio e 3 sere a settimana mi alleno in palestra.Ho un'alimentazione piuttosto sregolata,ricca di carboidrati e zuccheri e poverissima di vitamine e proteine. Fumo 10-15 sigarette al giorno. Non bevo alcolici e non assumo droghe di nessun tipo.
Sin da piccola sono stata curata omeopaticamente e anche a tutt'oggi cerco di evitare fino a che è possibile di ricorrere all'assunzione di farmaci.
Ed ora vengo alla mia domanda: sono anni che non mi ammalo.Mi spiego:non un raffreddore, un mal di gola, tosse, vomito, influenza eccetera.L'ultimo episodio febbrile risale al 2009 con un giorno di febbre alta (39.2) non accompagnata da nessun altro sintomo. E prima di allora penso si debba andare indietro nel tempo fino al 2001...
Mi hanno insegnato che di tanto in tanto fa bene al corpo ammalarsi, per svegliare gli anticorpi e farli lavorare. E come fumatrice (purtroppo da 10 anni ormai), forse sarebbe opportuno che i miei bronchi espellessero del catarro inalato con le velenose sigarette.
E invece niente...
Volevo sapere... Come mai secondo voi non mi ammalo mai?
Siete d'accordo nel dire che ogni tanto all'organismo fa bene ammalarsi (in maniera lieve,ovviamente)?
Pensate che ammalandomi più che raramente, se dovesse capitarmi un episodio influenzale il mio corpo reagirebbe peggio rispetto ad una persona che si ammala normalmente (un paio di volte l'anno)?
Credete che ci sia un collegamento psico somatico?
(in riferimento a quest'ultima osservazione è doveroso farvi notare che credo di riuscire a "contollare" il mio corpo: nel caso in cui sento che sta iniziando una fase di debilitazione gli dico :"non puoi permetterti di ammalarti! devi andare a lavorare, tenere dietro alla casa, dopodomani hai quella cosa da fare ecc", e puntualmente il sintomo iniziale non si sfoga.)
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta che vorrete darmi.
Capite bene che se ne parlassi con qualcuno che mi conosce mi farebbe richiudere in manicomio, soprattutto per l'ultima considerazione che ho fatto, oltre che perchè vorrei, di tanto in tanto, ammalarmi come tutte le persone normali!
Un abbraccio
G.
[#1]
Ci si "ammala" quando il sistema immunitario non riesce a controllare uno dei numerosi attacchi proveniente dall'ambiente in cui viviamo. Evidentemente (un po' per questioni di fortuna e soprattutto per la buona efficienza delle sue difese immunitarie) il suo organismo riesce a vincere quasi sempre (salvo appunto i pochi episodi descritti). Questo non vuol dire pero' che lei si debba trascurare: soprattutto le consiglierei di stare piu' attenta ad adottare un regime alimentare piu' equilibrato e ovviamente dovrebbe cercare di eliminare o quanto meno ridurre il fumo.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 63.1k visite dal 27/01/2012.
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