Informazioni su epatite autoimmune
Navigando su Internet mi sono imbattuta su un articolo che parlava dell’epatite autoimmune. Non ne avevo mai sentito parlare, sinceramente ora mi stò preoccupando perché su questo articolo un po’ catastrofico c’è scritto di tutto e di più in termini negativi e che noi donne soprattutto possiamo ammalarci di questa malattia. Questa malattia è così pericolosa e soprattutto ci si ammalano tante persone di questa malattia? Grazie e chiedo perdono per la mia ansia.
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Gentile signora,
si tratta di una patologia non frequente nella popolazione (è stimata intorno al 5% circa delle epatiti croniche nei paesi in cui la malattia ha maggiore incidenza); è prevalente nelle popolazioni di origine anglosassone, nel sesso femminile, ed è legata ad una predisposizione genetica. Si presenta con quadri diversi ed ha un decorso variabile in relazione alla risposta individuale alla terapia immunosoppressiva.
Il sospetto diagnostico si pone nei casi di epatite cronica con markers dell'epatite negativi e senza abusi alcolici e la diagnosi viene confermata con opportuni test di laboratorio e biopsia epatica.
Se la sua ansia è sorta dal fatto di esser venuta a conoscenza di questo tipo di malattia, spero di averle dato informazioni sufficienti a tranquillizzarla.
Cordiali saluti.
si tratta di una patologia non frequente nella popolazione (è stimata intorno al 5% circa delle epatiti croniche nei paesi in cui la malattia ha maggiore incidenza); è prevalente nelle popolazioni di origine anglosassone, nel sesso femminile, ed è legata ad una predisposizione genetica. Si presenta con quadri diversi ed ha un decorso variabile in relazione alla risposta individuale alla terapia immunosoppressiva.
Il sospetto diagnostico si pone nei casi di epatite cronica con markers dell'epatite negativi e senza abusi alcolici e la diagnosi viene confermata con opportuni test di laboratorio e biopsia epatica.
Se la sua ansia è sorta dal fatto di esser venuta a conoscenza di questo tipo di malattia, spero di averle dato informazioni sufficienti a tranquillizzarla.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 19/01/2012.
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