Terapia per steatosi
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La presenza di lieve steatosi all'ecografia non è sintomatica di alcuna patologia ma è una delle conseguenze della nostra società consumistica che consuma più del necessario. In genere la lieve steatosi epatica è conseguenza di dieta troppo ricca di grassi, dolci e alcolici. Dopo due o tre mesi di "dieta mediterranea" vedrai che la "sintomatologia strumentale" sarà se non scomparsa molto regredita.
In bocca al lupo
In bocca al lupo
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Egregio utente
La statosi o “fegato grasso” è una condizione caratterizzata dall’accumulo di trigliceridi e di altri grassi nelle cellule epatiche; se all’accumulo si aggiunge infiammazione epatica con morte cellulare si parla di “Steatoepatite”. La steatosi si divide in due grossi gruppi:
A) Steatosi alcool-correlata, dovuta all’ingestione eccessiva di alcool (in genere superiore ai 10 grammi al giorno).
B) Steatosi non alcool-correlata, le cui cause possono essere innumerevoli: anormalità nutrizionali (obesità, malnutrizione proteico calorica, inedia o rapida perdita di peso, nutrizione parenterale totale, variazioni cicliche del peso corporeo), disordini metabolici (abetalipoproteinemia, galattosemia, intolleranza ereditaria al fruttosio, omocistinuria, deficit sistemico di carnitina etc.), farmaci e tossine (amiodarone, antimonio, sali di bario, borati, cromati, anticoagulanti orali, estrogeni, dicloroetilene, metotrexate, glucocorticoidi, tetracicline, tallio), bypass digiunoileale. In molti casi, purtroppo, la causa non può essere scoperta.
DIAGNOSI
Nessuna indagine di laboratorio può aiutare a stabilire definitivamente una diagnosi di steatosi. Le transaminasi (AST e ALT), possono essere aumentate fino a dieci volte ma, anche, essere nella norma, pur in presenza di steatosi. In assenza di cirrosi un rapporto AST/ALT maggiore di 2 suggerisce abuso di alcool, mentre un valore inferiore a uno può manifestarsi in steatosi non alcool-correlata. La fosfatasi alcalina può essere elevata in alcuni pazienti con SNA (steatosi non alcolica), ma, in genere, non più di due, tre volte i valori normali. Può essere presente iperlipidemia. Vi può essere sovraccarico di ferro nell’SNA testimoniato dall’aumento della ferritina sierica e della sideremia (in una piccola percentuale di pazienti). Prima di fare diagnosi di SNA e necessario ricercare i markers dell’epatite. All’ecografia il fegato appare iperecogeno e brillante; solo quando questo aspetto riguarda più del 30% della massa epatica è possibile fare diagnosi di accumulo di grassi.
La TAC può essere utile per monitorare l’evoluzione della patologia, mentre la risonanza magnetica è utile per la diagnosi e per l’identificazione anche di infiltrati focali di grasso. Comunque sia l’ecografia, sia la TAC che la risonanza magnetica possono identificare la presenza di fegato grasso, ma non distinguere tra steatosi e steatoepatite; in questo caso risulta risolutiva la biopsia epatica, che, però, a differenza delle altre, è un’indagine invasiva.
TRATTAMENTO
L’astinenza dall’alcool può far regredire la steatosi alcool-correlata(almeno nelle fasi iniziali), mentre nessun trattamento è stato validato per quella non alcool-correlata; esistono, comunque, strategie terapeutiche empiriche:
§ La perdita di peso negli obesi può determinare un miglioramento dei parametri di laboratorio e dei reperti istologici; la dieta, ovviamente a ridotto contenuto calorico e con pochi zuccheri rapidamente assorbibili, deve portare ad una riduzione del peso graduale, altrimenti si potrà avere un peggioramento della patologia.
§ Nessuna terapia medica, fin’ora, si è rivelata veramente efficace nel far regredire l’alterazione
PROGNOSI
La steatosi raramente evolve e può regredire con l’astinenza dall’alcool e la perdita di peso, mentre la steatoepatite può, seppur non frequentemente, progredire in fibrosi e cirrosi.
Queste sono solamente informazioni di carattere generale. In assenza di accurata anamnesi ed esame fisico, non è possibile formulare alcuna diagnosi precisa riguardo al suo caso, per la quale si rimanda al suo medico di famiglia.
Cordiali saluti
La statosi o “fegato grasso” è una condizione caratterizzata dall’accumulo di trigliceridi e di altri grassi nelle cellule epatiche; se all’accumulo si aggiunge infiammazione epatica con morte cellulare si parla di “Steatoepatite”. La steatosi si divide in due grossi gruppi:
A) Steatosi alcool-correlata, dovuta all’ingestione eccessiva di alcool (in genere superiore ai 10 grammi al giorno).
B) Steatosi non alcool-correlata, le cui cause possono essere innumerevoli: anormalità nutrizionali (obesità, malnutrizione proteico calorica, inedia o rapida perdita di peso, nutrizione parenterale totale, variazioni cicliche del peso corporeo), disordini metabolici (abetalipoproteinemia, galattosemia, intolleranza ereditaria al fruttosio, omocistinuria, deficit sistemico di carnitina etc.), farmaci e tossine (amiodarone, antimonio, sali di bario, borati, cromati, anticoagulanti orali, estrogeni, dicloroetilene, metotrexate, glucocorticoidi, tetracicline, tallio), bypass digiunoileale. In molti casi, purtroppo, la causa non può essere scoperta.
DIAGNOSI
Nessuna indagine di laboratorio può aiutare a stabilire definitivamente una diagnosi di steatosi. Le transaminasi (AST e ALT), possono essere aumentate fino a dieci volte ma, anche, essere nella norma, pur in presenza di steatosi. In assenza di cirrosi un rapporto AST/ALT maggiore di 2 suggerisce abuso di alcool, mentre un valore inferiore a uno può manifestarsi in steatosi non alcool-correlata. La fosfatasi alcalina può essere elevata in alcuni pazienti con SNA (steatosi non alcolica), ma, in genere, non più di due, tre volte i valori normali. Può essere presente iperlipidemia. Vi può essere sovraccarico di ferro nell’SNA testimoniato dall’aumento della ferritina sierica e della sideremia (in una piccola percentuale di pazienti). Prima di fare diagnosi di SNA e necessario ricercare i markers dell’epatite. All’ecografia il fegato appare iperecogeno e brillante; solo quando questo aspetto riguarda più del 30% della massa epatica è possibile fare diagnosi di accumulo di grassi.
La TAC può essere utile per monitorare l’evoluzione della patologia, mentre la risonanza magnetica è utile per la diagnosi e per l’identificazione anche di infiltrati focali di grasso. Comunque sia l’ecografia, sia la TAC che la risonanza magnetica possono identificare la presenza di fegato grasso, ma non distinguere tra steatosi e steatoepatite; in questo caso risulta risolutiva la biopsia epatica, che, però, a differenza delle altre, è un’indagine invasiva.
TRATTAMENTO
L’astinenza dall’alcool può far regredire la steatosi alcool-correlata(almeno nelle fasi iniziali), mentre nessun trattamento è stato validato per quella non alcool-correlata; esistono, comunque, strategie terapeutiche empiriche:
§ La perdita di peso negli obesi può determinare un miglioramento dei parametri di laboratorio e dei reperti istologici; la dieta, ovviamente a ridotto contenuto calorico e con pochi zuccheri rapidamente assorbibili, deve portare ad una riduzione del peso graduale, altrimenti si potrà avere un peggioramento della patologia.
§ Nessuna terapia medica, fin’ora, si è rivelata veramente efficace nel far regredire l’alterazione
PROGNOSI
La steatosi raramente evolve e può regredire con l’astinenza dall’alcool e la perdita di peso, mentre la steatoepatite può, seppur non frequentemente, progredire in fibrosi e cirrosi.
Queste sono solamente informazioni di carattere generale. In assenza di accurata anamnesi ed esame fisico, non è possibile formulare alcuna diagnosi precisa riguardo al suo caso, per la quale si rimanda al suo medico di famiglia.
Cordiali saluti
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Egregio utente,
il mio approccio alla steatosi epatica è di 2 tipi:
- innanzitutto,la dieta (es. evitare gli alcoolici, i fritti, ...),
- poi, l'esercizio fisico,
- poi - capisco che molti colleghi non siano d'accordo con me, ma dalla mia breve esperienza clinica, avendo visto rientrare anche le transaminasi e la gamma-GT in qualche caso, li prescrivo - consiglio gli epatoprotettori, di cui potrei farle molti nomi, ma non è questa la sede.
Distinti saluti!
il mio approccio alla steatosi epatica è di 2 tipi:
- innanzitutto,la dieta (es. evitare gli alcoolici, i fritti, ...),
- poi, l'esercizio fisico,
- poi - capisco che molti colleghi non siano d'accordo con me, ma dalla mia breve esperienza clinica, avendo visto rientrare anche le transaminasi e la gamma-GT in qualche caso, li prescrivo - consiglio gli epatoprotettori, di cui potrei farle molti nomi, ma non è questa la sede.
Distinti saluti!
Dott. GIORGIO MARCIALIS
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 113.4k visite dal 03/03/2005.
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