Stato di coscienza
[#1]
Gentile utente,
di norma, la determinazione dello stato di coscienza non è di competenza dell'oss, ma del personale medico o infermieristico, per evitare gli errori e la perdita del tempo che è prezioso.
Nel sospetto dell'improvvisa alterazione dello stato di coscienza (compreso il caso del trauma) e, nel traumatizzato, anche senza che la coscienza sia alterata, non bisogna aspettare, ma chiamare immediatamente il personale medico o infermieristico per la valutazione e per il soccorso !
Il sospetto dell'alterazione dello stato di coscienza può esserci già se la persona non parla spontaneamente, anche se ha gli occhi chiusi o se non si muove.
Allertati i soccorsi, è utile valutare i "punti base" dello stato di coscienza per riferirlo agli operatori che stanno arrivando in soccorso. Parlando dei "punti base", mi riferisco a quello che è auspicabile che sappiano non solo gli oss, ma tutti i cittadini:
1) se la persona parla spontaneamente, è "cosciente" (benché sarà ancora da determinare quanto è lucida); chiedere allora alla persona che cosa è successo; la sua risposta ed il modo di parlare daranno informazioni importanti, da riferire a chi arriva a soccorrerla;
2) se non parla, chiamarla a voce alta (meglio per nome, se lo si conosce), e se risponde (aprendo gli occhi, parlando o muovendosi), è "risponsiva allo stimolo verbale"; anche qui: chiedere alla persona che cosa è successo, e la capacità della persona di rispondere a voce, la sua risposta ed il modo di parlare daranno informazioni utili; (chiamare la persona sempre trovandosene davanti e tenendole il capo fermo nella posizione già assunta, per evitare i movimenti che possono destabilizzare le eventuali fratture !).
3) se non risponde alla chiamata, siamo di fronte al livello di alterazione di coscienza più grave, e allo stato di maggiore criticità. Tuttavia, in ogni modo, la criticità non deve essere valutata dall'oss, ma i soccorsi devono essere già allertati, in tutti i tre casi.
Ho riprodotto, sommariamente l'inizio della scala di valutazione AVPU (http://it.wikipedia.org/wiki/AVPU), che dovrebbero sapere tutti i osccorrittori. In particolare nel trauma si usa la scala di Glasgow, più precisa, però è più di competenza medica ed è più complesssa.
Ripeto che la valutazione dello stato di coscienza da parte dell'oss, secondo me, non è da ritenersi la valutazione definitiva (a parte che la valutazone dello stato di coscienza è valida sempre soltanto per quel dato momento, essendo un parametro evolutivo, che deve essere comunque rimonitorato a breve), ma serve per ottenere informazioni importanti, mentre si attendono i soccorsi.
Oltre allo stato di coscienza, non meno importante è la valutazione degli altri parametri vitali. Le maggiori capacità nel campo si può acquisire facendo un corso per i volontari presso un servizio di pubbliche assistenze (ambulanze), se non c'è un rispettivo corso aziendale. La formazione di questo tipo è importante che sia fatta bene, e non posso permettermi di improvvisarmi a farla via internet.
di norma, la determinazione dello stato di coscienza non è di competenza dell'oss, ma del personale medico o infermieristico, per evitare gli errori e la perdita del tempo che è prezioso.
Nel sospetto dell'improvvisa alterazione dello stato di coscienza (compreso il caso del trauma) e, nel traumatizzato, anche senza che la coscienza sia alterata, non bisogna aspettare, ma chiamare immediatamente il personale medico o infermieristico per la valutazione e per il soccorso !
Il sospetto dell'alterazione dello stato di coscienza può esserci già se la persona non parla spontaneamente, anche se ha gli occhi chiusi o se non si muove.
Allertati i soccorsi, è utile valutare i "punti base" dello stato di coscienza per riferirlo agli operatori che stanno arrivando in soccorso. Parlando dei "punti base", mi riferisco a quello che è auspicabile che sappiano non solo gli oss, ma tutti i cittadini:
1) se la persona parla spontaneamente, è "cosciente" (benché sarà ancora da determinare quanto è lucida); chiedere allora alla persona che cosa è successo; la sua risposta ed il modo di parlare daranno informazioni importanti, da riferire a chi arriva a soccorrerla;
2) se non parla, chiamarla a voce alta (meglio per nome, se lo si conosce), e se risponde (aprendo gli occhi, parlando o muovendosi), è "risponsiva allo stimolo verbale"; anche qui: chiedere alla persona che cosa è successo, e la capacità della persona di rispondere a voce, la sua risposta ed il modo di parlare daranno informazioni utili; (chiamare la persona sempre trovandosene davanti e tenendole il capo fermo nella posizione già assunta, per evitare i movimenti che possono destabilizzare le eventuali fratture !).
3) se non risponde alla chiamata, siamo di fronte al livello di alterazione di coscienza più grave, e allo stato di maggiore criticità. Tuttavia, in ogni modo, la criticità non deve essere valutata dall'oss, ma i soccorsi devono essere già allertati, in tutti i tre casi.
Ho riprodotto, sommariamente l'inizio della scala di valutazione AVPU (http://it.wikipedia.org/wiki/AVPU), che dovrebbero sapere tutti i osccorrittori. In particolare nel trauma si usa la scala di Glasgow, più precisa, però è più di competenza medica ed è più complesssa.
Ripeto che la valutazione dello stato di coscienza da parte dell'oss, secondo me, non è da ritenersi la valutazione definitiva (a parte che la valutazone dello stato di coscienza è valida sempre soltanto per quel dato momento, essendo un parametro evolutivo, che deve essere comunque rimonitorato a breve), ma serve per ottenere informazioni importanti, mentre si attendono i soccorsi.
Oltre allo stato di coscienza, non meno importante è la valutazione degli altri parametri vitali. Le maggiori capacità nel campo si può acquisire facendo un corso per i volontari presso un servizio di pubbliche assistenze (ambulanze), se non c'è un rispettivo corso aziendale. La formazione di questo tipo è importante che sia fatta bene, e non posso permettermi di improvvisarmi a farla via internet.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#3]
Ex utente
Salve dottore! Intanto la ringrazio per aver risposto al mio quesito. Quindi se ho capito bene ciò che mi ha scritto.... Per rilevare lo stato di coscienza di un traumatizzato non è competenza degli operatori osa e oss ; ma del personale medico ed infermieristico, per evitare ulteriori errori e soprattutto la perdita di tempo che è prezioso. Quindi andando al dunque... per vedere se una persona è cosciente, lo si può notare '' se parla, se risponde, se si nota sul volto un bel colorito, ecc.
Mentre la persona non è cosciente '' esempio'' quando accade un incidente , oppure sviene.
Nel caso dell'incidente per esempio prendendo un forte urto, perde la conoscenza, lo spavento, quindi potrebbe non rispondere, non ricordare quello che è accaduto, ecc.
Anche a me per esempio in precedenza quando ebbi la febbre forte, la notte andando al bagno perchè aveveo anche i vomiti, stavo uscendo dal bagno, e praticamente iniziò a girarmi la testa talmente forte che svenni..caddi con la schiena e la testa a terra.. fortunatamente c'era un tappeto.. però in quel momento mi sentivo il cuore che batteva forte '' forse per il brutto spavento che mi presi'' sentivo tipo dei fischi nelle orecchie ed ero anche affannato.
Ah ricordo che quando i miei genitori sentirono cadere la chiave del bagno a terra, loro mi dissero noi ti abbiamo chiamato però non hai sentito... quindi vuol dire che per una frazione di minuti persi i sensi, proprio per lo svenimento.. giusto dottore?
Quindi questo vuol dire che la persona non è cosciente.
Quando perde i sensi, non riconosce, ecc.
Aspetto la sua risposta.
Grazie
Mentre la persona non è cosciente '' esempio'' quando accade un incidente , oppure sviene.
Nel caso dell'incidente per esempio prendendo un forte urto, perde la conoscenza, lo spavento, quindi potrebbe non rispondere, non ricordare quello che è accaduto, ecc.
Anche a me per esempio in precedenza quando ebbi la febbre forte, la notte andando al bagno perchè aveveo anche i vomiti, stavo uscendo dal bagno, e praticamente iniziò a girarmi la testa talmente forte che svenni..caddi con la schiena e la testa a terra.. fortunatamente c'era un tappeto.. però in quel momento mi sentivo il cuore che batteva forte '' forse per il brutto spavento che mi presi'' sentivo tipo dei fischi nelle orecchie ed ero anche affannato.
Ah ricordo che quando i miei genitori sentirono cadere la chiave del bagno a terra, loro mi dissero noi ti abbiamo chiamato però non hai sentito... quindi vuol dire che per una frazione di minuti persi i sensi, proprio per lo svenimento.. giusto dottore?
Quindi questo vuol dire che la persona non è cosciente.
Quando perde i sensi, non riconosce, ecc.
Aspetto la sua risposta.
Grazie
[#4]
Gentile utente,
nel caso da Lei descritto Lei poteva trovarsi nello stato di una momentanea perdita di coscienza.
Vorrei capire quale è stato il motivo della Sua richiesta di consulto: una informazione di carattere generale oppure un concreto problema clinico ?
nel caso da Lei descritto Lei poteva trovarsi nello stato di una momentanea perdita di coscienza.
Vorrei capire quale è stato il motivo della Sua richiesta di consulto: una informazione di carattere generale oppure un concreto problema clinico ?
[#5]
Ex utente
Salve dottore! Ho inserito questa domanda, perchè volevo capire meglio come si fa a rilevare lo stato di coscienza di una persona.
Essendo un'operatore osa, praticamente dovrò fare l'esame scritto e orale anche su questo argomento.
Però capire questa cosa, potrebbe esser utile in qualsiasi momento.
Ho imparato una nuova cosa.
Non si finisce mai di imparare.
Di nuovo grazie dottore, per l'immensa disponibilità.
Essendo un'operatore osa, praticamente dovrò fare l'esame scritto e orale anche su questo argomento.
Però capire questa cosa, potrebbe esser utile in qualsiasi momento.
Ho imparato una nuova cosa.
Non si finisce mai di imparare.
Di nuovo grazie dottore, per l'immensa disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.7k visite dal 27/07/2011.
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