Malattia del fegato
Buonasera, torno a scrivere di mio nonno che dopo 40 giorni di ospedale ancora non si sa che malattia può avere, è itterico, ha una cisti di echinococco al fegato che dicono non dia problemi e una infiammazione delle vie biliari e ora anche il fegato non funziona più. Gli avevano dato pochi giorni di vita ma stranamente è ancora vivo e nemmeno i medici riescono a spiegarselo. Mentre stava in ospedale ha avuto anche la perforazione di un'ulcera gastrica e dopo 3 interventi in endoscopia sono riusciti a fermare l'emorragia. Ora soffre moltissimo i medici gli stanno somministrando cortisone e antibiotici, albumina per il fegato ma io non vedo miglioramenti. Non sanno bene nemmeno la causa dell'ittero, all'inizio dicevano che era causato dalla cisti, poi da una colangite e ora dicono che è causato da un danno epatico. cmq io mi sono ricordata che lui utilizzava un conservante per il vino in dose eccessive il metabisolfito di potassio, ho letto che può causare reazioni allergiche e tra i sintomi c'è anche l'infiammazione gastrointestinale. vi volevo chiedere se è possibile che l' uso eccessivo di questa sostanza potrebbe essere la causa della malattia di mio nonno, e se si è giusta la terapia che sta facendo mio nonno? vi prego aiutatemi con una vostra opinione. vi ringrazio in anticipo. Cordiali saluti.
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gent.le sig.ra
certamente il metabisolfito di potassio può causare una infiammazione al fegato nonchè alle vie biliari stesse da cui una colangite, ma il caso descritto mi sembra complesso per poter dare una risposta esuriente; tutte le patologie descritte possono dare ittero e sarebbe utile conoscere le condizioni epatiche del nonno prima di tutta la sintomatologia descritta: forse aveva già problemi quali epatite cronica o cirrosi biliare o litiasi della colecisti?. L'anamnesi in questo caso è decisamente importante per suggerire ipotesi diagnostiche
cordialmente ed auguri per il nonno
certamente il metabisolfito di potassio può causare una infiammazione al fegato nonchè alle vie biliari stesse da cui una colangite, ma il caso descritto mi sembra complesso per poter dare una risposta esuriente; tutte le patologie descritte possono dare ittero e sarebbe utile conoscere le condizioni epatiche del nonno prima di tutta la sintomatologia descritta: forse aveva già problemi quali epatite cronica o cirrosi biliare o litiasi della colecisti?. L'anamnesi in questo caso è decisamente importante per suggerire ipotesi diagnostiche
cordialmente ed auguri per il nonno
Dr. Alberto Calvieri - Specialista in Scienza dell'Alimentazione
www.albertocalvieri.it
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Ex utente
Grazie per la sua gentile risposta, purtroppo mio nonno è morto il 7 luglio senza sapere che malattia aveva, i medici dell'ospedale nemmeno si sono impegnati molto per aiutarlo, comunque ho ritirato la cartella clinica, sulla risonanza c'è scritto colecisti distesa a contenuto disomogeneo litiasico, ectasia delle vie biliari intraepatiche senza evidenziabili stop organici, potrebbe centrare qualcosa con la sua malattia? la ringrazio. Cordiali saluti.
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Gent.le Utente
innanzitutto condoglianze per la morte del nonno forse imprevista.
per il problema, è probabile che l'ittero si sia determinato per il passaggio di un calcolo dalla colecisti (a contenuto litisico cioè: calcoli) al duodeno da dove poi sia stato trasportato insieme alla bile sino al duodeno dove presumo possa aver ostruito lo sfintere di Oddi che permette l'entrata della bile nel duodeno stesso (meccanismo di "tappo" biliare) con conseguente risalita a ritroso della bile nel fegato e da li nel torrente circolatorio con comparsa di ittero.
Questa ipotesi potrebbe essere la più plausibile e comunque la cartella clinica potrà chiarire oppure no tale sospetto
Un abbraccio ed un saluto
innanzitutto condoglianze per la morte del nonno forse imprevista.
per il problema, è probabile che l'ittero si sia determinato per il passaggio di un calcolo dalla colecisti (a contenuto litisico cioè: calcoli) al duodeno da dove poi sia stato trasportato insieme alla bile sino al duodeno dove presumo possa aver ostruito lo sfintere di Oddi che permette l'entrata della bile nel duodeno stesso (meccanismo di "tappo" biliare) con conseguente risalita a ritroso della bile nel fegato e da li nel torrente circolatorio con comparsa di ittero.
Questa ipotesi potrebbe essere la più plausibile e comunque la cartella clinica potrà chiarire oppure no tale sospetto
Un abbraccio ed un saluto
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Ex utente
La ringrazio, infatti la sua morte è stata un trauma per tutta la mia famiglia e soprattutto per me perchè un mese prima stava benissimo è successo tutto all'improvviso, poi la cosa più dolorosa è che i medici dell'ospedale non hanno fatto molto per capire cosa aveva e quindi è morto e non sappiamo nemmeno il perchè infatti oltre la cartella ho ritirato anche le immagini della risonanza e della tac anche se ormai è inutile però mi aiuterebbe sapere il motivo della sua morte. comunque vi riporto qualche referto:
dall'ecografia:
-fegato di dimensioni nei limiti, a livello del lobo dx si rileva una grossolana formazione ipoecogenea, disomogenea, rotondeggiante con parete calcifiche di circa 10 cm
- colecisti distesa con presenza di sedimento biliare e microlitiasi, vie biliari e vena porta non dilatate
- pancreas mascherato da riverberi aerei
-reni in sede dismorficati per la presenza di cisti la più grande di 9 cm.
dalla tac:
-presenza di una grossolana ernia iatale
-fegato morfo-volumetricamente nei limiti, a densità disomogenea per evidenza nel settimo segmento di una grossolana formazione rotondeggiante di 10 cm a pareti calcifiche e con un'iperdensità centrale a forma di vortice.
-le vie biliari intra ed extra-epatiche sono modicamente dilatate. ispessimento delle pareti dell'epatico che presentano intensa impregnazione contrastografica.
-colecisti dismorfica a pareti ispessite e a contenuto iperdenso.
la risonanza riporta la solita cisti, colecisti distesa a contenuto disomogeneo litiasico, ectasia delle vie biliari intraepatiche senza evidenziabili stop organici. infine c'è l'ERCP con la descrizione dell'intervento: papilla in DII piccola, poco rivelata. si procede a papillotomia con papillotomo ad ago; si incanula la vbp e si inietta il mezzo di contrasto, evidenziando vie biliari sottili con piccole dilatazioni cistiche e scarsa rappresentazione dell'albero biliare intraepatico. controllo dell'emostasi. inoltre dalle analisi del sangue aveva i linfociti bassi a 0.2 x10^3/mcl e i neutrofili a volte normali a volte alti. Questi sono gli esami che gli hanno fatto. mi scuso se la disturbo ancora, grazie e cordiali saluti.
dall'ecografia:
-fegato di dimensioni nei limiti, a livello del lobo dx si rileva una grossolana formazione ipoecogenea, disomogenea, rotondeggiante con parete calcifiche di circa 10 cm
- colecisti distesa con presenza di sedimento biliare e microlitiasi, vie biliari e vena porta non dilatate
- pancreas mascherato da riverberi aerei
-reni in sede dismorficati per la presenza di cisti la più grande di 9 cm.
dalla tac:
-presenza di una grossolana ernia iatale
-fegato morfo-volumetricamente nei limiti, a densità disomogenea per evidenza nel settimo segmento di una grossolana formazione rotondeggiante di 10 cm a pareti calcifiche e con un'iperdensità centrale a forma di vortice.
-le vie biliari intra ed extra-epatiche sono modicamente dilatate. ispessimento delle pareti dell'epatico che presentano intensa impregnazione contrastografica.
-colecisti dismorfica a pareti ispessite e a contenuto iperdenso.
la risonanza riporta la solita cisti, colecisti distesa a contenuto disomogeneo litiasico, ectasia delle vie biliari intraepatiche senza evidenziabili stop organici. infine c'è l'ERCP con la descrizione dell'intervento: papilla in DII piccola, poco rivelata. si procede a papillotomia con papillotomo ad ago; si incanula la vbp e si inietta il mezzo di contrasto, evidenziando vie biliari sottili con piccole dilatazioni cistiche e scarsa rappresentazione dell'albero biliare intraepatico. controllo dell'emostasi. inoltre dalle analisi del sangue aveva i linfociti bassi a 0.2 x10^3/mcl e i neutrofili a volte normali a volte alti. Questi sono gli esami che gli hanno fatto. mi scuso se la disturbo ancora, grazie e cordiali saluti.
[#5]
gent.le Utente
da ciò che riporta della cartella clinica si può desumere che il nonno aveva molti problemi e tutti molto seri; in particolare , l'esecuzione della ERCP mi conferma l'ipotesi di ittero ostruttivo (spesso fatale a questa età) probabilmente da un calcolo biliare.
Le rinnovo le mie condoglianze
da ciò che riporta della cartella clinica si può desumere che il nonno aveva molti problemi e tutti molto seri; in particolare , l'esecuzione della ERCP mi conferma l'ipotesi di ittero ostruttivo (spesso fatale a questa età) probabilmente da un calcolo biliare.
Le rinnovo le mie condoglianze
[#7]
Ex utente
Gentilissimo Dottore buonasera, mi scuso se la disturbo ancora, questa volta le volevo chiedere una cosa per quanto riguarda me, ieri ho ritirato le analisi del sangue e ho visto che la bilirubinemia totale risulta un pò alta 1.28 (valore di riferimento 0-1) e anche la bilirubina diretta è un pò alta 0.35 (valore di riferimento 0.00-0.20) poi l'emocromo è normale, la ves anche sta nella norma 11 (valore di riferimento 0-20)l'esame delle urine è ok solo la tiroide non funziona più quindi dovrò prendere gli ormoni(ho la tiroide autoimmune). Ora le volevo chiedere da che possono dipendere i valori della bilirubinemia e bilirubina alterati? anche se sono aumentati di poco io ho paura che è un inizio di qualche patologia del fegato, che potrebbero aumentare! che patologia posso avere? visto che ho già la tiroide autoimmune è possibile che ho qualche malattia autoimmune delle vie biliari? secondo lei dovrò fare altri accertamenti? la ringrazio. Cordiali saluti.
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gent.lle Utente
i valori della bilirubina sono di pochissimo alterati e pertanto non indicativi al momento di alcunchè. Proverei a ripeterli tra 30 giorni dopo aver curato l'alimentazione che preveda una ridotta assunzione di alcolici e grassi animali. Molta frutta e verdura deve essere incoraggiata.
nessuna patologia autoimmune si può desumere da un lieve rialzo della bilirubna
Un saluto
i valori della bilirubina sono di pochissimo alterati e pertanto non indicativi al momento di alcunchè. Proverei a ripeterli tra 30 giorni dopo aver curato l'alimentazione che preveda una ridotta assunzione di alcolici e grassi animali. Molta frutta e verdura deve essere incoraggiata.
nessuna patologia autoimmune si può desumere da un lieve rialzo della bilirubna
Un saluto
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Ex utente
Gentile Dottore, buongiorno, oggi ho ritirato le analisi del sangue e come da lei suggerito ho rifatto la bilirubina e ho fatto anche altri esami per vedere quale poteva essere la causa dell'aumento della bilirubina, comunque dalle analisi è emerso un ulteriore aumento della bilirubina, la bilirubina totale è 1.84 mentre nelle analisi precedenti era 1.28 i valori di riferimento sono (0-1), la bilirubina diretta è 0.43 mentre nelle analisi precedenti era 0.35 e la bilirubina indiretta è 1.41 e qui non vi sono valori di riferimento. Inoltre ho le gamma gt a 4 e i valori di riferimento sono (10-49) anche se non credo sia un problema, per quanto riguarda colesterolo totale trigliceridi transaminasi e fosfatasi alcalina è tutto nella norma l'unico parametro che non è proprio nella norma è il colesterolo hdl che è 62 e i valori di riferimento sono: rischio minimo >65, rischio medio 45-65, e rischio elevato < 45. Ho anche la tiroide autoimmune e da circa un mese e mezzo sto usando un rimedio omeopatico la calcarea sulphurica è possibile che mi possa portare questi problemi al fegato? anche se la bilirubina era già un pò elevata prima di assumere il rimedio. Mi scuso per il disturbo, la ringrazio in anticipo. Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 5.2k visite dal 03/07/2011.
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