Infezione vie urinarie"

Buongiorno,
ieri sera sono stata in ospedale perchè da qualche giorno avevo dolori al basso ventre (iniziati sulla destra e poi estesi ambo i lati).
Mi hanno fatto la visita: " Apiretica. EOP mv presente. EOC toni validi ritmici.EOA addome trattabile, dolente in fossa iliaca destra, blumberg neg, giordano neg".
Mi han fatto una flebo di ciproxin 200 e di fisiologica 1000 e mi han dimessa con esito: " Algie fossa iliaca destra, infezione vie urinarie". Terapia" Ciproxin 500 ogni 12 ore per 5 giorni, bere molto, alimentazione in bianco, enterogermina 3 volte al giorno. fare ecografia addome completo ( prenotata per il 27). Ritornare in pronto soccorso se i sintomi peggiorano." Analisi del sangue/urine: nella norma, solo leucociti 11.92 e proteina c reattiva 0,7 (ma non è stato segnalato nulla).
La mia domanda è: è possibile che io abbia un'infezione alle vie urinarie senza bruciore o stimoli frequenti ad urinare?Potrebbe trattarsi invece di salpingite data la dolenzia al basso ventre?E in tal caso la terapia sarebbe corretta?
Devo partire per una vacanza alll'estero tra 4 giorni, secondo lei può essere pericoloso?
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,

Se si tratta di un'infezione delle alte vie urinarie, in effetti è possibile che manchi la sintomatologia tipica della cistite e cisto-uretrite (dolore, bruciore e urgenza urinaria); solitamente, però, è presente temperatura elevata e la febbre siaccompagna spesso a brivido.

Sono piuttosto perplesso dal fatto che non Le sia stato praticato un esame ecografico in Pronto Soccorso.

Naturalmente ignoro quali siano i protocolli della struttura dove si sia recata e, non essendo nella testa del Collega che L'ha esaminata, non posso essere sicuro dei suoi ragionamenti. Se si è trattato di una diagnosi corretta, la terapia apparirebbe quella giusta, salvo che il trattamento con Ciprofloxacina avrebbe dovuto essere prescritto per 7 giorni anziché 5.

Credo che potrebbe essere utile un contatto con il Suo Medico di Medicina Generale per chiarire questi punti oscuri.
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Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Salve,
sono stata dal mio medico curante che ha ipotizzato in realtà una colite, dato che al momento dell'ingresso al pronto soccorso, non evacuavo da 4 giorni.
Secondo lui, dato che adesso mi sono sbloccata, se i sintomi scompaiono posso anche non prendere l'antibiotico prescritto.
A questo punto, dato che i neffetti sto meglio, non so però cosa fare: attenermi alla prescrizione del pronto soccorso; interrompere la cura (oggi sarebbe il 3 giorno di antibiotico, sui 5 prescritti)o addirittura continuarla per altri 2 come da lei suggerito??
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,

Il mio suggerimento era basato sulle Linee guida di Prodigy UK e della British Society of Gynaecology. Come Le ho specificato, ignoro a quali Linee Guida gli altri suggerimenti facessero riferimento e quindi su quali presupposti scientifici si basassero (non è mia abitudine lavorare "a occhio").

Sebbene l'ipotesi del Suo Medico suoni ragionevole, una terapia antibiotica incompleta è quasi sempre la causa dell'insorgenza di resistenze batteriche e di danni piuttosto seri, sia al singolo Paziente che alla popolazione generale. Riterrei perciò l'interruzione della terapia prima del tempo una delle linee di condotta razionalmente peggiori. A meno che, naturalmente, non ci sia una base di evidenza scientifica specifica che ne dimostri il contrario.
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Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Perfetto, quindi mi consiglia di fare la cura per i 5 giorni?
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,

Preciso che non posso prescrivere o consigliare terapia da lontano. Detto questo, non posso fare altro che ripetere che le Linee Guida approvate in casi simili al Suo suggerirebbero una terapia della durata di sette giorni e non di cinque. Ma non mi è possibile "consigliarle" nulla perché non ho avuto la possibilità di esaminarLa direttamente.