A maggio l'episodio si ripete un pò più intensamente e il medico di base mi diagnostica una

mi rivolgo a voi in merito a questa problematica che mi sta veramente e pesantemente assillando ora, perdonate la lunghezza. Ma la mia storia non è corta.
Partendo dal principio, qualche anno fa (durante la mia breve carriera di fumatore protrattrasi per poco più di un anno) nel periodo di maggio avverto una piccola difficoltà a respirare. Non indago, dopo qualche giorno passa. Continuo imperterrito a fumare. La cosa si ripete a settembre, e durante ogni repentino cambio di temperatura. Al termine di quell'anno, interrompo il vizio del fumo, ovviamente. Ho 20 anni e all'epoca dei fatti appena 18. A maggio l'episodio si ripete un pò più intensamente e il medico di base mi diagnostica una piccola asma. Prendo clenil compositum al bisogno e tutto a posto. Trascorre un'altra estate e tutto a posto. A settembre (primo momento di relax dopo gli ultimi stress della maturità, da me ingigantiti a causa di piccoli problemi che ho dovuto risolvere durante la preparazione degli studi negli ultimi mesi di scuola), ecco che compare un maledetto fiato corto. Nessun fischio. Nulla di nulla. Un fiato corto. Che di notte non avverto. Dura tre mesi, nel corso dei quali il mio umore scende veramente a terra. Clenil, Ventolin, Inuvair. Non funzionano. Nel corso di questi mesi eseguo varie visite, tutte perfettamente in regola. Lastre ai polmoni ok, test vari ok (ricordo di un test eseguito con metacolina e spirometria, che rileva una piccola asma allergica, sono infatti allergico agli acari della polvere), e sentiti diversi specialisti, e avviata per sicurezza anche la pratica di vaccinazione contro i dermatofagoidi, mi parlano anche di una possibile forma di ansia... l'allergia che ho sempre avuto, al massimo mi è costata sempre e solo qualche starnuto. Ora.. da qualche giorno... (illusomi che il cambio di stagione avvenuto a marzo non mi causasse problemi) avverto dopo molto (novembre scorso) di nuovo questo problema maledetto. Di nuovo il fiato corto. Sto preparando un esame universitario molto importante, e il morale scende a terra di nuovo. Sono molto provato da un lutto molto significativo che mi ha messo a dura prova. Ho ritrovato la forza di studiare con positività e quello che mi domando è: alla luce di quanto raccontato, si può trattare di una sorta di fiato corto cronico, che scatta in questi periodi?? Oppure uno stato ansioso può causare una situazione del genere?? Se si quali sono i rimedi?? Non so come muovermi o che altri specialisti sentire... (mi manca solo lo psicologo ormai).... allergia di nuovo non può essere, la mia casa è divenuta una sorta di sala operatoria ormai e il naso non manifesta problemi di irritazione. Per cui il fiato non può dipendere da quest'ultimo, il cambio di stagione mi pare avvenuto un mese e mezzo fa, e non in verità ora... per cui mi domando, che ne pensate? Non so come farmi perdonare la lunghezza eccessiva del consulto. Grazie a chi avrà la forza di rispondere :)
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.7k 1.2k
Desidero sapere se sei stato visitato da un Pneumologo e da un Otorino. Grazie

Dr. Raffaello Brunori

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Utente
Utente
sono stato visitato da un Pneumologo che ha ordinato prove allergiche, e la spirometria, prescrivendomi poi inuvar al bisogno. La sua diagnosi fu di asma leggera, a carattere allergico. Del resto capitavano pochi sporadici episodi che si risolvevano con un puff. Sono stato visitato prima del periodo di settembre scorso da questo Pneumologo. Quando si è presentato il costante fiato corto sono stato visitato da un noto allergologo presso Ferrara che ha ordinato anche esami radiologi che sono risultati negativi, altre prove allergiche, e quant'altro. Mi ha spiegato che il fiato corto non è asma, e non ha nulla a che vedere con le reazioni allergiche che lamentavo in periodi precedenti. Mi ha visitato proprio nel periodo in cui accusavo il costante fiatone (specie nel parlare)... e non ha percepito fischi vari nè nulla di anomalo a livello respiratorio. Mi ha detto di non usare i broncodilatatori se non nel caso in cui mi fossi trovato di fronte ad episodi di asma (fischio)... dopo circa 3 mesi (dicembre scorso) il fastidio scompare... in questi giorni purtroppo si ripresenta... per questo mi chiedo.... potrebbe trattarsi di ansia????? E' una sensazione di oppressione al petto, con qualche doloretto, continua e duratura per tutta la giornata. La volta scorsa è durata 3 mesi... (credevo fosse un cambio di stagione)... ma ancora di nuovo si ripresenta.... ora chissà quando me ne libererò.... ringrazio dell'attenzione e spero di aver fornito sufficienti dettagli!
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.7k 1.2k
Certo, è possibile che uno stato ansioso sia responsabile della sintomatologia. Per scrupolo, ti consiglio di farti visitare da un Otorino per appurare se sussista o meno una difficoltà respiratoria nasale.
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Utente
Utente
la ringrazio molto!
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.7k 1.2k
Mi farà piacere conoscere l'esito della visita. Buona serata
Asma

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