Titolo antistreptolisinico
Buongiorno, non so se è la sezione giusta, ma vorrei chiedere una consulto.
15 giorni fà, mia figlia di 7 anni, ha avuto febbre elevata ( 39-39 e mezzo) per una settimana, associata a sintomi di di stanchezza, inappetenza, dolori muscolari e dolori addominali. Specifico che questo inverno, ha avuto frequenti episodi di febbre alta e mal di gola con tosse, e non è mai stato eseguito un tampone faringeo nè somministrato antibiotico. Inizialmente è stato eseguito un tampone + ABG e l'esame urine, urinocoltura + ABG.
L'esito del tampone è stato negativo (c'è anche da dire che la
bambina ha poco collaborato con il prelievo), anche l'urinocoltura
è risultata negativa mentre l'esame delle urine ha rilevato:
acetone e tracce di emoglobina (1-3 emazie per campo, 1-3 leucociti
per campo scarsa flora batterica).
Dopo qualche giorno sono state ripetute insieme all'emocromo, VES, glucosio, bilirubina, AST-ALT, ferritina, ferro, titolo anti-streptolisinico.
Questa volta l'esame delle urine e urinocoltura sono risultate
negative (acetone e emoglobina erano a zero), mentre gli unici alterati sono stati i seguenti: emocromo è risultato un valore di HCT a 37 (trance 38-46) e un valore di MCV a 80 (trance 82-98). La VES a 31 per un trance di 35. Titolo
anti-streptolisinico è risultato a 1304 (trance 200). Il pediatra ha fatto eseguire un'altro tampone faringeo (sempre con scarsa collaborazione)risultato ancora negativo. Ho letto molte risposte dove dichiarate che il titolo antistreptolisinico è solo indicativo di un avvenuto contatto da parte dell'organismo con un batterio, lo streptococco beta-emolitico, ma non è certo indicativo di malattia soprattutto se non vi sono particolari segni clinici e strumentali. Poichè il pediatra ha evidenziato che probabilmente il contagio è avvenuto nelle settimane precedenti all'uscita della febbre e di non eseguire quindi terapia con antibiotico perchè oggi la VES è bassa e la bambina sta bene, nè effettuare altri accertamenti, rimango perplessa e mi chiedo: se lo strepcocco in questi giorni non era in gola, ma il valore TAS di questi giorni è abbastanza alto da non giustificare un contagio nelle settimane precedenti, dove potrebbe essere nata l'infezione? A metà febbraio la bambina è stata male con febbre e tosse, mal di gola (e non abbiamo eseguito nessun analisi nè antibiotico), potrebbe essersi infettata con strepcocco in quel periodo? E' giusto non eseguire ora cura antibiotica? Ho saputo che l'infezione da strepcocco, se non curata bene, può provocare danni cardiaci o reumatici. Mia figlia è nata con soffio al cuore (2/6), riscontrato fino al 4° anni di vita. E' il caso di farle eseguire un ECG?
Grazie per la vostra risposta.
Cordialmente
15 giorni fà, mia figlia di 7 anni, ha avuto febbre elevata ( 39-39 e mezzo) per una settimana, associata a sintomi di di stanchezza, inappetenza, dolori muscolari e dolori addominali. Specifico che questo inverno, ha avuto frequenti episodi di febbre alta e mal di gola con tosse, e non è mai stato eseguito un tampone faringeo nè somministrato antibiotico. Inizialmente è stato eseguito un tampone + ABG e l'esame urine, urinocoltura + ABG.
L'esito del tampone è stato negativo (c'è anche da dire che la
bambina ha poco collaborato con il prelievo), anche l'urinocoltura
è risultata negativa mentre l'esame delle urine ha rilevato:
acetone e tracce di emoglobina (1-3 emazie per campo, 1-3 leucociti
per campo scarsa flora batterica).
Dopo qualche giorno sono state ripetute insieme all'emocromo, VES, glucosio, bilirubina, AST-ALT, ferritina, ferro, titolo anti-streptolisinico.
Questa volta l'esame delle urine e urinocoltura sono risultate
negative (acetone e emoglobina erano a zero), mentre gli unici alterati sono stati i seguenti: emocromo è risultato un valore di HCT a 37 (trance 38-46) e un valore di MCV a 80 (trance 82-98). La VES a 31 per un trance di 35. Titolo
anti-streptolisinico è risultato a 1304 (trance 200). Il pediatra ha fatto eseguire un'altro tampone faringeo (sempre con scarsa collaborazione)risultato ancora negativo. Ho letto molte risposte dove dichiarate che il titolo antistreptolisinico è solo indicativo di un avvenuto contatto da parte dell'organismo con un batterio, lo streptococco beta-emolitico, ma non è certo indicativo di malattia soprattutto se non vi sono particolari segni clinici e strumentali. Poichè il pediatra ha evidenziato che probabilmente il contagio è avvenuto nelle settimane precedenti all'uscita della febbre e di non eseguire quindi terapia con antibiotico perchè oggi la VES è bassa e la bambina sta bene, nè effettuare altri accertamenti, rimango perplessa e mi chiedo: se lo strepcocco in questi giorni non era in gola, ma il valore TAS di questi giorni è abbastanza alto da non giustificare un contagio nelle settimane precedenti, dove potrebbe essere nata l'infezione? A metà febbraio la bambina è stata male con febbre e tosse, mal di gola (e non abbiamo eseguito nessun analisi nè antibiotico), potrebbe essersi infettata con strepcocco in quel periodo? E' giusto non eseguire ora cura antibiotica? Ho saputo che l'infezione da strepcocco, se non curata bene, può provocare danni cardiaci o reumatici. Mia figlia è nata con soffio al cuore (2/6), riscontrato fino al 4° anni di vita. E' il caso di farle eseguire un ECG?
Grazie per la vostra risposta.
Cordialmente
[#1]
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,
Il Collega Pediatra ha ragione a proposito del TASLO e il suo atteggiamento di prudenza nei confonti dell'antibiotico sembrerebbe essere saggio quanto poco diffuso al giorno d'oggi. D'altronde, prescrivere antibiotici in occasione di tutti i rialzi febbrili è una pratica tragicamente diffusa e che ha portato a danni terribili in Italia, assieme alle terapie sbagliate come posologia, dosaggio e durata che sono comunissime.
La fonte più probabile di infezione da Strepto sembrerebbe, dal Suo racconto, essere proprio il faringe ma bisognerebbe anche pensare a denti e pelle. Quanto alla profilassi antireumatica, deve essere effettuata solo quando si isoli lo Strepto da un tampone eseguito a regola d'arte. Questo, nella mia esperienza, è rarissimo e il 90% (è una cifra non basata su evidenze scientifiche ma sulla mia esperienza personale) non ricade in questi canoni. Sarebbe dunque prudente eseguirne uno in una struttura pubblica e "convincere" la bambina a collaborare in quanto passo importante. E poi, su, è una cosa di pochi secondi.
Un soffio "innocente", ha in genere i seguenti caratteri: è dolce, sistolico, 1-2/6 e non è irradiato. Un 2/6 è ai limiti superiori ma più di un ECG sarebbe utile un Ecocardiogramma. Naturalmente, questo dovrebbe essere subordinato al parere del vostro curante o Pediatra che, se sa fare bene il proprio lavoro, dovrebbe essere quello che conosce la piccola meglio di tutti.
Saluti e auguri :)
Il Collega Pediatra ha ragione a proposito del TASLO e il suo atteggiamento di prudenza nei confonti dell'antibiotico sembrerebbe essere saggio quanto poco diffuso al giorno d'oggi. D'altronde, prescrivere antibiotici in occasione di tutti i rialzi febbrili è una pratica tragicamente diffusa e che ha portato a danni terribili in Italia, assieme alle terapie sbagliate come posologia, dosaggio e durata che sono comunissime.
La fonte più probabile di infezione da Strepto sembrerebbe, dal Suo racconto, essere proprio il faringe ma bisognerebbe anche pensare a denti e pelle. Quanto alla profilassi antireumatica, deve essere effettuata solo quando si isoli lo Strepto da un tampone eseguito a regola d'arte. Questo, nella mia esperienza, è rarissimo e il 90% (è una cifra non basata su evidenze scientifiche ma sulla mia esperienza personale) non ricade in questi canoni. Sarebbe dunque prudente eseguirne uno in una struttura pubblica e "convincere" la bambina a collaborare in quanto passo importante. E poi, su, è una cosa di pochi secondi.
Un soffio "innocente", ha in genere i seguenti caratteri: è dolce, sistolico, 1-2/6 e non è irradiato. Un 2/6 è ai limiti superiori ma più di un ECG sarebbe utile un Ecocardiogramma. Naturalmente, questo dovrebbe essere subordinato al parere del vostro curante o Pediatra che, se sa fare bene il proprio lavoro, dovrebbe essere quello che conosce la piccola meglio di tutti.
Saluti e auguri :)
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Benci, la ringrazio per la sua risposta.
Dunque, se ripetiamo un'altro tampone (entrambi i precedenti sono stati eseguiti presso due ASL diverse), magari questa volta cercando di farlo effettuare meglio dei precedenti, e se lo streptococco dovesse ancora essere in faringe, può ancora risultare?
Accennava anche alla possibilità di infezione a denti e pelle. Alla bambina, ogni volta che lava i denti, sanguinano le gengive...potrebbe essere una via di contagio?
Al momento, ignoro di come il pediatra vorrà procedere, anche se le farò eseguire accertamenti per una profilassi antireumatica.
Faccio bene a tentare varie strade al fine di trovare la causa dell'infezione, o le sembra essere un'atteggiamento del tutto esagerato?
Dunque, se ripetiamo un'altro tampone (entrambi i precedenti sono stati eseguiti presso due ASL diverse), magari questa volta cercando di farlo effettuare meglio dei precedenti, e se lo streptococco dovesse ancora essere in faringe, può ancora risultare?
Accennava anche alla possibilità di infezione a denti e pelle. Alla bambina, ogni volta che lava i denti, sanguinano le gengive...potrebbe essere una via di contagio?
Al momento, ignoro di come il pediatra vorrà procedere, anche se le farò eseguire accertamenti per una profilassi antireumatica.
Faccio bene a tentare varie strade al fine di trovare la causa dell'infezione, o le sembra essere un'atteggiamento del tutto esagerato?
[#3]
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,
sonopochi i genitori che si rendono conto di esagerare con le preoccupazioni per i bambini e Le faccio i miei complimenti per la Sua moderazione :). Venendo al punto: sì, credo che la scelta di ripetere il tampone sia utile; molto spesso in Italia viene effettuato inutilmente perché le terapie sono standardizzate e il tampone non cambia la decisione successiva, ma nel Suo caso la condotta sarebbe influenzata dal risultato, quindi la risposta è sì.
Le gengive sanguinanti, seppure spia di una possibile gengivite (difficile ma non impossibile in un bambino) non dovrebbero essere la fonte dell'infezione in quanto, di solito, non sono infette e quando lo sono è in causa flora di altro genere.
Saluti.
sonopochi i genitori che si rendono conto di esagerare con le preoccupazioni per i bambini e Le faccio i miei complimenti per la Sua moderazione :). Venendo al punto: sì, credo che la scelta di ripetere il tampone sia utile; molto spesso in Italia viene effettuato inutilmente perché le terapie sono standardizzate e il tampone non cambia la decisione successiva, ma nel Suo caso la condotta sarebbe influenzata dal risultato, quindi la risposta è sì.
Le gengive sanguinanti, seppure spia di una possibile gengivite (difficile ma non impossibile in un bambino) non dovrebbero essere la fonte dell'infezione in quanto, di solito, non sono infette e quando lo sono è in causa flora di altro genere.
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.4k visite dal 26/04/2011.
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