Gonfiore alle gambe
buongiorno, ho 42 anni e oggi è un mese che ho smesso di fumare e paradossalmente invece di avere un beneficio a livello di circolazione mi sembra che la situazione sia peggiorata. non ho mai avuto particolari problemi di gonfiori alle gambe (qualche volta con i primi caldi ma una cosa molto lieve). sono invece tre settimane che ho le gambe molto gonfie, si vede a occhio nudo. ieri sera ho misurato il ginocchio e rispetto a stamattina era più gonfio di quasi 2 cm, che mi sembrano tantissimi!
altre info che possono essere utili: uso nuvaring da circa un anno, bevo molto e cerco di fare un po' di attività fisica. un dermatologo a cui mi sono rivolta una quindicina di giorni fa per altre cose mi ha prescritto daflon per il gonfiore (2 al giorno per 10 giorni e 1 al giorno per altri 20 giorni). nonostante il daflon mi sembra che la situazione non migliori. cosa posso fare? grazie
altre info che possono essere utili: uso nuvaring da circa un anno, bevo molto e cerco di fare un po' di attività fisica. un dermatologo a cui mi sono rivolta una quindicina di giorni fa per altre cose mi ha prescritto daflon per il gonfiore (2 al giorno per 10 giorni e 1 al giorno per altri 20 giorni). nonostante il daflon mi sembra che la situazione non migliori. cosa posso fare? grazie
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Senza una visita non è possibile inquadrare meglio il Suo edema né orientarLa su una possibile, se c'è, terapia. Da qui posso, comunque, scrivere che non conosco correlazione causa/effetto né statistica con tale fenomeno e la cessazione dal fumo, quindi, apparentemente, si tratterebbe di una situazione non correlata a meno che non ci sia stata una riduzione dell'esercizio fisico o un aumento di peso. Ci sono dei farmaci che provocano questi fenomeni (i Calcio Antagonisti) ma non sembra sia il Suo caso. Anche il Nuvaring, sebbene gli estrogeni possano provocare ritenzione idrica, sembra non essere in causa.
Le consiglierei, se svolge una professione che La costringe a lunghe permanenze nella stazione eretta, di fare spesso qualche passo sul luogo di lavoro e, quando Le sia possibile, usare la doccia "a telefono" per massaggiare dal basso verso l'alto le gambe con acqua fresca.
Il farmaco prescrittole dal Collega Dermatologo non dovrebbe essere consigliato laddove non si abbia chiaro il quadro vascolare e se non siamo in presenza di una chiara alterazione del trofismo (non sembrerebbe il Suo caso) non serve a molto.
Saluti
Le consiglierei, se svolge una professione che La costringe a lunghe permanenze nella stazione eretta, di fare spesso qualche passo sul luogo di lavoro e, quando Le sia possibile, usare la doccia "a telefono" per massaggiare dal basso verso l'alto le gambe con acqua fresca.
Il farmaco prescrittole dal Collega Dermatologo non dovrebbe essere consigliato laddove non si abbia chiaro il quadro vascolare e se non siamo in presenza di una chiara alterazione del trofismo (non sembrerebbe il Suo caso) non serve a molto.
Saluti
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Gentile Utente
Il fumo ha una fote azione vascocostrittice, si potrebbe ipotizzare che la sospensione delle sigarette sia coinvolta nel gonfiore delle gambe. Comunque dato anche che il fumo incide a vari livelli sulle funzioni cardiocircolatorie fare un controllo generale potrebbe essere utile. Peraltro se staziona spesso in posizione eratta il ritorno venoso dalle gambe potrebbe essere un poco più difficoltoso, quindi camminare un poco (come suggerito dal collega) favovirebbe la riduzione della stasi venosa grazie alla contrattura dei fasci muscolari del polpaccio.
In Ultimo (escluse altre possibili cause) l'eventuale utilizzo di farmaci "drenanti" di tipo omotossicologico, meno specialistici di quello già precrittale potrebbero forse aiutarLa a ridurre la stasi.
Ma il tutto comunque andrebbe attuato sotto controllo medico.
Cordiali saluti
Il fumo ha una fote azione vascocostrittice, si potrebbe ipotizzare che la sospensione delle sigarette sia coinvolta nel gonfiore delle gambe. Comunque dato anche che il fumo incide a vari livelli sulle funzioni cardiocircolatorie fare un controllo generale potrebbe essere utile. Peraltro se staziona spesso in posizione eratta il ritorno venoso dalle gambe potrebbe essere un poco più difficoltoso, quindi camminare un poco (come suggerito dal collega) favovirebbe la riduzione della stasi venosa grazie alla contrattura dei fasci muscolari del polpaccio.
In Ultimo (escluse altre possibili cause) l'eventuale utilizzo di farmaci "drenanti" di tipo omotossicologico, meno specialistici di quello già precrittale potrebbero forse aiutarLa a ridurre la stasi.
Ma il tutto comunque andrebbe attuato sotto controllo medico.
Cordiali saluti
Dott. Gabriele Tonelli
Psicoterapeuta,Master in Psicopatologia e Scienze Forensi,Segr.Redazione PsychiatryOnline It,Medico di Categoria. C.T.U.
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Utente
grazie mille per le risposte. da qualche giorno passo la doccia sulle gambe (dalla caviglia alla coscia) con acqua fredda e calda alternando i passaggi (3 freddi e tre caldi) e un pochino la situazione mi sembra migliorata. ora è poco più di un mese che ho smesso di fumare. volevo aspettare un altro mesetto e quindi fare degli esami del sangue per verificare che sia tutto ok. grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10k visite dal 13/04/2011.
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