Esame del sangue

Se i valori di "fibrinogeno" e "VES" sono oltre la norma, cosa fare per rientrare nei valori normali?
Quale tipo di "infiammazione" intendono i medici quando vedono questi due valori alterati?
L'alterazione di questi due valori è dovuta ad una cattiva alimentazione o per lo meno "poco curata" ?

Che cosa è la Gotta? E quali rischi comporta?
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,

La gotta è una malattia derivante da un eccesso di Acido Urico nel sangue che si deposita in diversi organi tra cui il fegato, i reni e le articolazioni, dando luogo a infiammazioni reattive e altri problemi. Attenzione: avere l'Acido Urico alto non significa avere la gotta (e le Linee Guida non prevederebbero terapia per le iperuricemie senza sintomi in pazienti non a rischio malgrado la diffusa pratica di farlo comunque).

Una maggior produzione di Acido Urico può derivare da fattori genetici, alimentazione squilibrata, assunzione di certi farmaci o, in rari casi, essere secondaria a un'accelerata maturazione e distruzione cellulare, come nel caso di certe malattie del sangue come le leucemie.

Quanto ai due valori che Lei menziona, non è quasi mai possibile correlare direttamente uno (o due) valori alterati o normali a una condizione di malattia o salute: bisogna sempre sapere per quale motivo si richiedono e cosa si stia cercando o altrimenti è una perdita di tempo.

La VES in particolar modo, spesso si correla a un'infiammazione ma in senso generico e senza dare informazioni più chiare a meno che non ci siano dei sintomi o segni che possano orientare. Infatti, la VES è aumentata anche in una serie di altre condizioni alcune delle quali non patologiche o può addirittura elevarsi temporaneamente senza significato. Idem dicasi per il Fibrinogeno da solo. Se non sono presenti storie di trombosi in famiglia con un determinato pattern, il fibrinogeno più alto non significa nulla.

Le "analisi" sono molto più complesse di quanto non si creda e, soprattutto, se non si conosce la persona e non si ha un'idea chiara di cosa si stia cercando, non hanno molto valore. Da qui discende il concetto che non si deve "riportare un valore alla normalità". Si deve indagare se tale alterazione sia connessa a una malattia e curare la malattia, la cui conseguenza può essere (ma non necessariamente) la normalizzazione del parametro. E' la stessa differenza tra il guidare con attenzione e il limitarsi a guardare il tachimetro con i paraocchi: nel secondo caso probabilmente si rispetteranno i limiti di velocità ma è sicuro un incidente.

Saluti
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