Dolore intercostale o altro ?
soltanto quando faccio particolari movimenti che possano metter in tensione la parte, quando tossisco, quando (molto frequentemente) raschio la gola, quando cammino con la stampella che sono costretto in questo periodo a utilizzare per ridurre il peso sulla gamba sinistra su cu imi è stata diagnosticata una osteonecrosi della testa del femore allo stato iniziale.
Come è ovvio (almeno per me), tendo ad associare tale dolore a paure di tumore ai polmoni, anche perché soffro di asma, sensazione di irritazione nella zona tracheale, ho da mesi una sensazione di corpo estraneo in gola e, come accennato, la frequentissima necessità di raschiare la gola.
Negli ultimi sei mesi ho fatto diverse visite otorino e pneumologiche tutte negative, una TAC torace il 29 giugno, pure negativa e puntualmente mi sento rispondere dai medici cui mi rivolgo che si tratta di un "normale" dolore intercostale e che è anche normale che duri per mesi.
Ritenete che sia effettivamente così, ovviamente sulla base di questa sola descrizione ? Proprio non può essere un sintomo di malattie neoplastiche dei polmoni, delle costole o dei muscoli ?
Ribadisco che a riposo, cioè non in condizioni di sforzo, non sento proprio nulla ma soltanto nelle condizioni che ho citato all'inizio.
Che cosa ho - o potrei avere - e che cura dovrei fare ? Ovviamente se non è nulla di particolarmente preoccupante, dal momento che non è certo un dolore invalidante e si manifesta solo in condizioni particolari, non ho certo fretta a guarire; ma per me il problema è solo quello di escludere cause estreme.
Qualora necessario, potrò riproporre il post presso la specialità che vorrete indicarmi, qualora avessi sbagliato a proporre il mio problema, che mi angoscia moltissimo se letto insieme agli altri sintomi dell’apparato respiratorio, in questo ambito.
Vi ringrazio moltissimo per quanto potrete fare per me.
Come è ovvio (almeno per me), tendo ad associare tale dolore a paure di tumore ai polmoni, anche perché soffro di asma, sensazione di irritazione nella zona tracheale, ho da mesi una sensazione di corpo estraneo in gola e, come accennato, la frequentissima necessità di raschiare la gola.
Negli ultimi sei mesi ho fatto diverse visite otorino e pneumologiche tutte negative, una TAC torace il 29 giugno, pure negativa e puntualmente mi sento rispondere dai medici cui mi rivolgo che si tratta di un "normale" dolore intercostale e che è anche normale che duri per mesi.
Ritenete che sia effettivamente così, ovviamente sulla base di questa sola descrizione ? Proprio non può essere un sintomo di malattie neoplastiche dei polmoni, delle costole o dei muscoli ?
Ribadisco che a riposo, cioè non in condizioni di sforzo, non sento proprio nulla ma soltanto nelle condizioni che ho citato all'inizio.
Che cosa ho - o potrei avere - e che cura dovrei fare ? Ovviamente se non è nulla di particolarmente preoccupante, dal momento che non è certo un dolore invalidante e si manifesta solo in condizioni particolari, non ho certo fretta a guarire; ma per me il problema è solo quello di escludere cause estreme.
Qualora necessario, potrò riproporre il post presso la specialità che vorrete indicarmi, qualora avessi sbagliato a proporre il mio problema, che mi angoscia moltissimo se letto insieme agli altri sintomi dell’apparato respiratorio, in questo ambito.
Vi ringrazio moltissimo per quanto potrete fare per me.
[#1]
L'impressione dalla descrizione dei disturbi che alla base ci sia uno stato d'ansia. In ogni caso non si deve affatto preoccupare ma solo farsi visitare dal suo curante perchè il sintomo dolore è aspecifico e necessita (per caratteristiche , sede, irradiazioni) di una visita e non si può aggiungere nulla tramite Internet anche perchè deontologicamente scorretto
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
La mia richiesta è stata memorizzata senza la parte iniziale, per cui - ringraziando moltissimo il Dott. Catania per il sollecito riscontro - la ripropongo per intero, sperando di fornire altri elementi utili a comprendere meglio il problema e - soprattutto - la posizione del dolore che accuso, ferma restando, ovviamente, l'impossibilità a fornire una diagnosi certa e completa tramite internet.
__________
Da diversi mesi ho un dolore all'altezza del torace, nella zona destra anteriore, poco sotto l'ascella, in una posizione che - mi sono fatto l'idea indagando sui vari siti di medicina - coincide con il muscolo "serrato anteriore" e comunque a quell'altezza.
E’ un dolore non fisso, non particolarmente intenso, assente in condizioni di riposo e che si manifesta soltanto quando faccio particolari movimenti che possano metter in tensione la parte, quando tossisco, quando (molto frequentemente) raschio la gola, quando cammino con la stampella che sono costretto in questo periodo a utilizzare per ridurre il peso sulla gamba sinistra su cu imi è stata diagnosticata una osteonecrosi della testa del femore allo stato iniziale.
Come è ovvio (almeno per me), tendo ad associare tale dolore a paure di tumore ai polmoni, anche perché soffro di asma, sensazione di irritazione nella zona tracheale, ho da mesi una sensazione di corpo estraneo in gola e, come accennato, la frequentissima necessità di raschiare la gola.
Negli ultimi sei mesi ho fatto diverse visite otorino e pneumologiche tutte negative, una TAC torace il 29 giugno, pure negativa e puntualmente mi sento rispondere dai medici cui mi rivolgo che si tratta di un "normale" dolore intercostale e che è anche normale che duri per mesi.
Ritenete che sia effettivamente così, ovviamente sulla base di questa sola descrizione ? Proprio non può essere un sintomo di malattie neoplastiche dei polmoni, delle costole o dei muscoli ?
Ribadisco che a riposo, cioè non in condizioni di sforzo, non sento proprio nulla ma soltanto nelle condizioni che ho citato all'inizio.
Che cosa ho - o potrei avere - e che cura dovrei fare ? Ovviamente se non è nulla di particolarmente preoccupante, dal momento che non è certo un dolore invalidante e si manifesta solo in condizioni particolari, non ho certo fretta a guarire; ma per me il problema è solo quello di escludere cause estreme.
Qualora necessario, potrò riproporre il post presso la specialità che vorrete indicarmi, qualora avessi sbagliato a proporre il mio problema, che mi angoscia moltissimo se letto insieme agli altri sintomi dell’apparato respiratorio, in questo ambito.
Vi ringrazio moltissimo per quanto potrete fare per me.
__________
Da diversi mesi ho un dolore all'altezza del torace, nella zona destra anteriore, poco sotto l'ascella, in una posizione che - mi sono fatto l'idea indagando sui vari siti di medicina - coincide con il muscolo "serrato anteriore" e comunque a quell'altezza.
E’ un dolore non fisso, non particolarmente intenso, assente in condizioni di riposo e che si manifesta soltanto quando faccio particolari movimenti che possano metter in tensione la parte, quando tossisco, quando (molto frequentemente) raschio la gola, quando cammino con la stampella che sono costretto in questo periodo a utilizzare per ridurre il peso sulla gamba sinistra su cu imi è stata diagnosticata una osteonecrosi della testa del femore allo stato iniziale.
Come è ovvio (almeno per me), tendo ad associare tale dolore a paure di tumore ai polmoni, anche perché soffro di asma, sensazione di irritazione nella zona tracheale, ho da mesi una sensazione di corpo estraneo in gola e, come accennato, la frequentissima necessità di raschiare la gola.
Negli ultimi sei mesi ho fatto diverse visite otorino e pneumologiche tutte negative, una TAC torace il 29 giugno, pure negativa e puntualmente mi sento rispondere dai medici cui mi rivolgo che si tratta di un "normale" dolore intercostale e che è anche normale che duri per mesi.
Ritenete che sia effettivamente così, ovviamente sulla base di questa sola descrizione ? Proprio non può essere un sintomo di malattie neoplastiche dei polmoni, delle costole o dei muscoli ?
Ribadisco che a riposo, cioè non in condizioni di sforzo, non sento proprio nulla ma soltanto nelle condizioni che ho citato all'inizio.
Che cosa ho - o potrei avere - e che cura dovrei fare ? Ovviamente se non è nulla di particolarmente preoccupante, dal momento che non è certo un dolore invalidante e si manifesta solo in condizioni particolari, non ho certo fretta a guarire; ma per me il problema è solo quello di escludere cause estreme.
Qualora necessario, potrò riproporre il post presso la specialità che vorrete indicarmi, qualora avessi sbagliato a proporre il mio problema, che mi angoscia moltissimo se letto insieme agli altri sintomi dell’apparato respiratorio, in questo ambito.
Vi ringrazio moltissimo per quanto potrete fare per me.
[#4]
Utente
Egregio Dott. Catania,
Il problema è che anche lo pneumologo con cui sono in cura per i problemi di asma / bronchite (Lei mi ha già risposto su questi temi anche ad alcune mie richieste in oncologia) non vuole mai prendere in considerazione questo problema.
Anche altri medici - un ortopedico presso cui sono in cura per l'osteonecrosi della testa del femore - e l'otorino - dove mi sono recato per il problema dei frequenti raschiamenti e sensazione di corpo estraneo in cola - non hanno mai voluto approfondire.
Come ormai Lei già sa bene di me, ho paura di aver qualcosa ma nessuno mi crede e mi prende in seria considerazione attribuendo i miei sintomi a sola ipocondria.
Davvero non so più a chi rivolgermi e da solo certo non posso decidere se fare altri esami strumentali; altrove lei mi ha infatti detto che una TAC fatta il 29 giugno è da considerarsi recentissima.
A chi devo rivolgermi e/o cosa devo fare ?
Spero solo di non diventare anche per Medicitalia "un caso", e un caso di sola ipocondria, perchè ormai ho fatto terra bruciata sia in famiglia che presso molti medici cui - ovviamente nell'ambito di un rapporto professionale e non certo amichevole - mi sono rivolto.
Mia moglie - che non ce la fa più - mi ha anche obbligato ad iniziare incontri presso psicoterapeuti, ma le mie preoccupazioni sono basate su sintomi oggettivi, e il dolore intercostale - o altro che sia - nei termini che ho inizialmente descritto nella richiesta di questo consulto - ci sono, e non riesco a non leggerli insieme agli altri sintomi (asma, rumori respiratori alla gola, sensazione di irritazione tracheobronchiale, raschiamento di gola).
E se avessi davvero qualcosa ?
So che con me c'è bisogno di moltissima pazienza, e per questo la ringrazio ancora - insieme al servizio e agli altri specialisti di Medicitalia - per l'attenzione che già mi ha dato e che vorrà darmi.
Il problema è che anche lo pneumologo con cui sono in cura per i problemi di asma / bronchite (Lei mi ha già risposto su questi temi anche ad alcune mie richieste in oncologia) non vuole mai prendere in considerazione questo problema.
Anche altri medici - un ortopedico presso cui sono in cura per l'osteonecrosi della testa del femore - e l'otorino - dove mi sono recato per il problema dei frequenti raschiamenti e sensazione di corpo estraneo in cola - non hanno mai voluto approfondire.
Come ormai Lei già sa bene di me, ho paura di aver qualcosa ma nessuno mi crede e mi prende in seria considerazione attribuendo i miei sintomi a sola ipocondria.
Davvero non so più a chi rivolgermi e da solo certo non posso decidere se fare altri esami strumentali; altrove lei mi ha infatti detto che una TAC fatta il 29 giugno è da considerarsi recentissima.
A chi devo rivolgermi e/o cosa devo fare ?
Spero solo di non diventare anche per Medicitalia "un caso", e un caso di sola ipocondria, perchè ormai ho fatto terra bruciata sia in famiglia che presso molti medici cui - ovviamente nell'ambito di un rapporto professionale e non certo amichevole - mi sono rivolto.
Mia moglie - che non ce la fa più - mi ha anche obbligato ad iniziare incontri presso psicoterapeuti, ma le mie preoccupazioni sono basate su sintomi oggettivi, e il dolore intercostale - o altro che sia - nei termini che ho inizialmente descritto nella richiesta di questo consulto - ci sono, e non riesco a non leggerli insieme agli altri sintomi (asma, rumori respiratori alla gola, sensazione di irritazione tracheobronchiale, raschiamento di gola).
E se avessi davvero qualcosa ?
So che con me c'è bisogno di moltissima pazienza, e per questo la ringrazio ancora - insieme al servizio e agli altri specialisti di Medicitalia - per l'attenzione che già mi ha dato e che vorrà darmi.
[#5]
Utente
Egregio Dottori, Spero di non aver detto / fatto, con la mia insistenza, qualcosa di non corretto nell'ambito del servizio.
Sono ancora fiducioso di poter ricevere un riscontro alla mia richiesta di aiuto.
Ho illustrato, forse in modo un po' logorroico, tutta la mia situazione in riferimento ai sintomi che accuso e quanto, anche sul piano psicologico, questi mi provocano.
Per queste ragioni, accusando sintomi oggettivi che temo davvero (non scherzo di certo, nè sento di esagerare nè tanto meno voglio approfittare oltre della pazienza e della disponibilità degli specialisti di Medicitalia) sono tentato di fare quanto prima una nuova TAC torace, ma vorrei farla soltanto se ce ne fosse realmente l'effettiva necessità.
Chi può ancora aiutarmi ?
Grazie ancora moltissimo a tutti.
Sono ancora fiducioso di poter ricevere un riscontro alla mia richiesta di aiuto.
Ho illustrato, forse in modo un po' logorroico, tutta la mia situazione in riferimento ai sintomi che accuso e quanto, anche sul piano psicologico, questi mi provocano.
Per queste ragioni, accusando sintomi oggettivi che temo davvero (non scherzo di certo, nè sento di esagerare nè tanto meno voglio approfittare oltre della pazienza e della disponibilità degli specialisti di Medicitalia) sono tentato di fare quanto prima una nuova TAC torace, ma vorrei farla soltanto se ce ne fosse realmente l'effettiva necessità.
Chi può ancora aiutarmi ?
Grazie ancora moltissimo a tutti.
[#6]
Lei è chiarissimo invece senza bisogno di far tanti giri di parole, ma evidentemente non lo sono stato io che ho già scritto >>>perchè il sintomo dolore è aspecifico e necessita (per caratteristiche , sede, irradiazioni) di una visita e non si può aggiungere nulla tramite Internet anche perchè deontologicamente scorretto>>.
Vuol dire che non conta nulla la sua descrizione se non per fare ipotesi che rischiano di essere fallaci, ma è più importante la verifica di segni che sono obiettivabili solo con la visita reale e quindi il suo problema non è risolvibile tramite Internet. Mi dispiace.
Il consulto telematico è efficace per orientamenti consigliati a chi ha una diagnosi, una terapia consolidata ecc con il valore di SECOND OPINION e non per sostituirsi a quella reale, cosa vietatissima per ovvie ragioni che cautelano soprattutto l'utente.
Vuol dire che non conta nulla la sua descrizione se non per fare ipotesi che rischiano di essere fallaci, ma è più importante la verifica di segni che sono obiettivabili solo con la visita reale e quindi il suo problema non è risolvibile tramite Internet. Mi dispiace.
Il consulto telematico è efficace per orientamenti consigliati a chi ha una diagnosi, una terapia consolidata ecc con il valore di SECOND OPINION e non per sostituirsi a quella reale, cosa vietatissima per ovvie ragioni che cautelano soprattutto l'utente.
[#7]
Utente
La ringrazio moltissimo, Dott. Catania.
Ho già fissato una nuova visita pneumologica per il prossimo 14 e un'altra otorino per il 15 dicembre; spero che gli specialisti vorranno prendere in considerazione questo mio sintomo, sui quali hanno sempre voluto sorvolare, oltre agli altri che lei già conosce benissimo e sui quali si è già ampiamente espresso, rassicurandomi.
Ho soltanto tanta paura che ormai nessuno mi creda più.
Mi dispiace soltanto di non vivere a Milano, altrimenti le avrei chiesto a strettissimo giro una visita medica.
La terrò tempestivamente informato.
Grazie davvero.
Ho già fissato una nuova visita pneumologica per il prossimo 14 e un'altra otorino per il 15 dicembre; spero che gli specialisti vorranno prendere in considerazione questo mio sintomo, sui quali hanno sempre voluto sorvolare, oltre agli altri che lei già conosce benissimo e sui quali si è già ampiamente espresso, rassicurandomi.
Ho soltanto tanta paura che ormai nessuno mi creda più.
Mi dispiace soltanto di non vivere a Milano, altrimenti le avrei chiesto a strettissimo giro una visita medica.
La terrò tempestivamente informato.
Grazie davvero.
[#8]
Ma che interesse avrebbero i medici A SORVOLARE su tutto ?
E se il loro atteggiamento, visto che è improbabile che siano tutti d'accordo tra loro, dipendesse dal SUO atteggiamento ?
Si prepari con una sintesi SUCCINTA riportando l'attenzione sui disturbi principali, senza i giri di parole che caratterizzano il suo post.
Riporti I FATTI SEPARATI DALLE SUE OPINIONI.
Non li influenzi con i suoi pregiudizi.
E ovviamente tanti Auguri.
E se il loro atteggiamento, visto che è improbabile che siano tutti d'accordo tra loro, dipendesse dal SUO atteggiamento ?
Si prepari con una sintesi SUCCINTA riportando l'attenzione sui disturbi principali, senza i giri di parole che caratterizzano il suo post.
Riporti I FATTI SEPARATI DALLE SUE OPINIONI.
Non li influenzi con i suoi pregiudizi.
E ovviamente tanti Auguri.
[#9]
Utente
Un'ultima richiesta e poi NON LA DISTURBO PIU' fino all'esito delle due visite di cui le ho detto (anche perché da stasera fino a domenica sarò all'estero con la mia famiglia che non vorrei angosciare troppo più del solito).
Gli auguri che mi ha voluto porgere sono generici o - ferma restando le ovvie ragioni deontologiche che comprendo e condivido - può dirmi se dalle mie dettagliate descrizioni si è comunque fatto qualche idea pessimistica sul mio effettivo stato, da dovermi fare degli auguri circa l'esito delle visite ?
Poi le prometto che non mi farò più risentire prima della sera del 14 dicembre, dopo la visita pneumologica.
Grazie mille, dottore, e buona giornata.
Gli auguri che mi ha voluto porgere sono generici o - ferma restando le ovvie ragioni deontologiche che comprendo e condivido - può dirmi se dalle mie dettagliate descrizioni si è comunque fatto qualche idea pessimistica sul mio effettivo stato, da dovermi fare degli auguri circa l'esito delle visite ?
Poi le prometto che non mi farò più risentire prima della sera del 14 dicembre, dopo la visita pneumologica.
Grazie mille, dottore, e buona giornata.
[#11]
Utente
Carissimi Dottori,
Non ho ancora fatto la radiografia che avevo programmato in quanto ai miei problemi di salute si è aggiunta anche un'influenza che mi ha trattenuto a casa per qualche giorno; i problemi di bronchite e disturbi alle vie respiratorie si sono ovviamente accentuati e il medico - pneumologo che mi segue mi ha prescritto una cura di antibiotico (Augmentin) e aerosol a base di Clenil e Broncovaleas che sto regolarmente assumendo, nonostante i problemi che il cortisone ha determinato - come noto - alla testa del femore sinistro.
Tuttavia oggi è successa una cosa che mi ha tremendamente spaventato e che mi sta facendo impazzire.
Circa due ore fa, a un certo punto del pomeriggio che stavo trascorrendo tranquillamente in famiglia, andando a sputare catarro dopo qualche energico colpo di tosse mi sono accorto che non si trattava di catarro ma proprio di sangue e saliva; proprio sangue, come non mi era mai capitato, con una chiazza di circa 4 - 5 centimetri rosso viva sul lavandino.
Continuando a sputare, nel giro di un paio di minuti l'episodio si è completamente concluso ed ora non ho più troppa stizza di tosse (quasi per niente) e se ogni tanto sputo ho solo saliva bianchissima e trasparente, con rare tracce di catarro.
Terrorizzato, ho chiamato subito il mio medico (pneumologo) che mi ha tranquillizzato immediatamente, imputando la cosa a possibili bronchiectasie e sostenendo di non ritenere che la cosa sia grave, ma suggerendomi a questo punto di fare domattina una lastra, che aveva invece finora ritenuto sempre inutile e - anzi - dannosa.
A questo punto il mio terrore è alle stelle; cosa devo realmente pensare ?
Quando il sangue è di origine di malattie neoplastiche nell'apparato respiratorio, che caratteristiche ha ?
Quale è la frequenza di emissione ?
Il fatto che fosse rosso vivo e che nel giro di qualche minuto la situazione si è ristabilita completamente e ancora adesso non c'é la benchè minima traccia di sangue, depone a favore di un episodio - ad esempio - di banale rottura di un capillare conseguente ai forti colpi di tosse, come cerco di immaginare e sperare, oppure non è un elemento sufficiente a essere tranquilli ?
E l'ipotesi bronchiectasie, che già nella TC del 29 giugno lo pneumologo aveva riscontrato, è realmente possibile ?
Domani forse riuscirò a sapere che cosa ho, ma sulla base delle vostre esperienze, cosa ritenete che debba pensare e cosa potete pensare che in realtà io abbia ?
Mi sto sforzando di fugare tutte le mie paure cui vi ho ormai abituato, ma quando si presentano situazioni come queste, come fare a non reagire in maniera disperata ?
Ringrazio moltissimo tutti per la disponibilità e per gli eventuali riscontri che vorrete darmi.
Non ho ancora fatto la radiografia che avevo programmato in quanto ai miei problemi di salute si è aggiunta anche un'influenza che mi ha trattenuto a casa per qualche giorno; i problemi di bronchite e disturbi alle vie respiratorie si sono ovviamente accentuati e il medico - pneumologo che mi segue mi ha prescritto una cura di antibiotico (Augmentin) e aerosol a base di Clenil e Broncovaleas che sto regolarmente assumendo, nonostante i problemi che il cortisone ha determinato - come noto - alla testa del femore sinistro.
Tuttavia oggi è successa una cosa che mi ha tremendamente spaventato e che mi sta facendo impazzire.
Circa due ore fa, a un certo punto del pomeriggio che stavo trascorrendo tranquillamente in famiglia, andando a sputare catarro dopo qualche energico colpo di tosse mi sono accorto che non si trattava di catarro ma proprio di sangue e saliva; proprio sangue, come non mi era mai capitato, con una chiazza di circa 4 - 5 centimetri rosso viva sul lavandino.
Continuando a sputare, nel giro di un paio di minuti l'episodio si è completamente concluso ed ora non ho più troppa stizza di tosse (quasi per niente) e se ogni tanto sputo ho solo saliva bianchissima e trasparente, con rare tracce di catarro.
Terrorizzato, ho chiamato subito il mio medico (pneumologo) che mi ha tranquillizzato immediatamente, imputando la cosa a possibili bronchiectasie e sostenendo di non ritenere che la cosa sia grave, ma suggerendomi a questo punto di fare domattina una lastra, che aveva invece finora ritenuto sempre inutile e - anzi - dannosa.
A questo punto il mio terrore è alle stelle; cosa devo realmente pensare ?
Quando il sangue è di origine di malattie neoplastiche nell'apparato respiratorio, che caratteristiche ha ?
Quale è la frequenza di emissione ?
Il fatto che fosse rosso vivo e che nel giro di qualche minuto la situazione si è ristabilita completamente e ancora adesso non c'é la benchè minima traccia di sangue, depone a favore di un episodio - ad esempio - di banale rottura di un capillare conseguente ai forti colpi di tosse, come cerco di immaginare e sperare, oppure non è un elemento sufficiente a essere tranquilli ?
E l'ipotesi bronchiectasie, che già nella TC del 29 giugno lo pneumologo aveva riscontrato, è realmente possibile ?
Domani forse riuscirò a sapere che cosa ho, ma sulla base delle vostre esperienze, cosa ritenete che debba pensare e cosa potete pensare che in realtà io abbia ?
Mi sto sforzando di fugare tutte le mie paure cui vi ho ormai abituato, ma quando si presentano situazioni come queste, come fare a non reagire in maniera disperata ?
Ringrazio moltissimo tutti per la disponibilità e per gli eventuali riscontri che vorrete darmi.
[#12]
Ma ci ha appena scritto di essere stato tranquillizzato
dal suo pneumologo
>>>Terrorizzato, ho chiamato subito il mio medico (pneumologo) che mi ha tranquillizzato immediatamente, imputando la cosa a possibili bronchiectasie e sostenendo di non ritenere che la cosa sia grave, ma suggerendomi a questo punto di fare domattina una lastra>>
dal suo pneumologo
>>>Terrorizzato, ho chiamato subito il mio medico (pneumologo) che mi ha tranquillizzato immediatamente, imputando la cosa a possibili bronchiectasie e sostenendo di non ritenere che la cosa sia grave, ma suggerendomi a questo punto di fare domattina una lastra>>
[#13]
Utente
Dopo quasi due settimane di silenzio, ho finalmente un po' di nuove informazioni che vorrei sottoporre alla vostra attenzione.
L'esito della radiografia al torace del 10 gennaio scorso è stato negativo, e questo avrebbe dovuto in parte tranquillizzarmi.
Oltre al referto radiologico, infatti, sono stato in visita dallo pneumologo martedì scorso (18 gennaio) che pure ha letto l'esame confermandone la negatività.
Ieri sera ho tuttavia ricevuto un'altra informazione sull'esito della ormai "famosa" TC del 29 giugno (il cui esito era negativo) che mi ha fatto piombare nuovamente nel terrore.
Avevo infatti parlato con un amico radiologo presso un'importante struttura ospedaliera di Roma che mi aveva chiesto di leggere anche lui sia la rx del 10 gennaio che la TC del 29 giugno.
Mentre per la rx anche lui ha confermato la negatività, in riferimento alla TC, invece, il cui referto era stato del tutto negativo (fra l'altro recitava "assenza di patologie nodulari"), il mio amico mi ha detto di aver individuato un micronodulo di 4 mm in sede apicale del lobo anteriore del polmone destro, senza poter tuttavia dare ulteriori informazioni sulla sua natura.
Pur affermando che si tratta con ogni probabilità di un esito di vecchie patologie del tutto benigne, mi ha detto che per soggetti a rischio (forti fumatori, cosa che io non sono per nulla) i protocolli prevedono la ripetizione dell'esame a un anno per verificare l'evoluzione dello stato del micronodulo.
Nel mio caso, "proprio per scrupolo" se volessi potrei anche io ripetere l'esame alla scadenza di un anno dal precedente.
Ho chiesto nuovamente al radiologo che aveva a suo tempo refertato l'esame una nuova verifica, che lui ha prontamente fatto insieme al primario di radiologia e al primario di pneumologia della struttura ospedaliera dove avevo fatto l'esame; anche loro hanno così confermato la lettura del mio amico, sostenendo che l'informazione non era stata inserita nel referto di giugno in quanto ritenuta poco significativa per la dimensione del micronodulo.
Di più, mi hanno tuttavia detto che ci sono anche altri piccoli segni che potrebbero essere espressione di micronoduli ancora più piccoli, suggerendomi anche loro ("proprio per scrupolo e se la voglio fare, ma non essendo soggetto a rischio non sarebbe indispensabile") di ripetere l'esame a distanza di un anno (quindi a fine giugno 2011).
Potete ovviamente immaginare a questo punto il mio stato; leggendo queste nuove notizie insieme a tutti i sintomi che ho più volte descritto su queste pagine (e che per questa ragione non ripeto) sono piombato in un terrore che è difficile da descrivere.
Cosa pensate della cosa ? Che probabilità ci sono che il micronodulo individuato sia davvero benigno e non segno di una vera patologia neoplastica allo stato iniziale ?
Se il micronodulo fosse realmente di origine neoplastica, in poco più di sei mesi sarebbe diventato visibile alla radiografia, o la negatività di questa non è sufficientemente significativa ?
Questa volta non sto inseguendo idee o pensieri prive di fondamento, c'è un referto che già avevo da tempo ma che a una nuova lettura ha dato indicazioni, almeno per me, molto allarmanti.
Certo è che sto impazzendo, di certo non riuscirò ad aspettare giugno per ripetere l'esame, ma al contempo non vorrei riempirmi ancora di raggi se non strettamente indispensabili.
Vi prego, aiutatemi, per quanto possibile a distanza !
Sto impazzendo.
Grazie di cuore a tutti.
L'esito della radiografia al torace del 10 gennaio scorso è stato negativo, e questo avrebbe dovuto in parte tranquillizzarmi.
Oltre al referto radiologico, infatti, sono stato in visita dallo pneumologo martedì scorso (18 gennaio) che pure ha letto l'esame confermandone la negatività.
Ieri sera ho tuttavia ricevuto un'altra informazione sull'esito della ormai "famosa" TC del 29 giugno (il cui esito era negativo) che mi ha fatto piombare nuovamente nel terrore.
Avevo infatti parlato con un amico radiologo presso un'importante struttura ospedaliera di Roma che mi aveva chiesto di leggere anche lui sia la rx del 10 gennaio che la TC del 29 giugno.
Mentre per la rx anche lui ha confermato la negatività, in riferimento alla TC, invece, il cui referto era stato del tutto negativo (fra l'altro recitava "assenza di patologie nodulari"), il mio amico mi ha detto di aver individuato un micronodulo di 4 mm in sede apicale del lobo anteriore del polmone destro, senza poter tuttavia dare ulteriori informazioni sulla sua natura.
Pur affermando che si tratta con ogni probabilità di un esito di vecchie patologie del tutto benigne, mi ha detto che per soggetti a rischio (forti fumatori, cosa che io non sono per nulla) i protocolli prevedono la ripetizione dell'esame a un anno per verificare l'evoluzione dello stato del micronodulo.
Nel mio caso, "proprio per scrupolo" se volessi potrei anche io ripetere l'esame alla scadenza di un anno dal precedente.
Ho chiesto nuovamente al radiologo che aveva a suo tempo refertato l'esame una nuova verifica, che lui ha prontamente fatto insieme al primario di radiologia e al primario di pneumologia della struttura ospedaliera dove avevo fatto l'esame; anche loro hanno così confermato la lettura del mio amico, sostenendo che l'informazione non era stata inserita nel referto di giugno in quanto ritenuta poco significativa per la dimensione del micronodulo.
Di più, mi hanno tuttavia detto che ci sono anche altri piccoli segni che potrebbero essere espressione di micronoduli ancora più piccoli, suggerendomi anche loro ("proprio per scrupolo e se la voglio fare, ma non essendo soggetto a rischio non sarebbe indispensabile") di ripetere l'esame a distanza di un anno (quindi a fine giugno 2011).
Potete ovviamente immaginare a questo punto il mio stato; leggendo queste nuove notizie insieme a tutti i sintomi che ho più volte descritto su queste pagine (e che per questa ragione non ripeto) sono piombato in un terrore che è difficile da descrivere.
Cosa pensate della cosa ? Che probabilità ci sono che il micronodulo individuato sia davvero benigno e non segno di una vera patologia neoplastica allo stato iniziale ?
Se il micronodulo fosse realmente di origine neoplastica, in poco più di sei mesi sarebbe diventato visibile alla radiografia, o la negatività di questa non è sufficientemente significativa ?
Questa volta non sto inseguendo idee o pensieri prive di fondamento, c'è un referto che già avevo da tempo ma che a una nuova lettura ha dato indicazioni, almeno per me, molto allarmanti.
Certo è che sto impazzendo, di certo non riuscirò ad aspettare giugno per ripetere l'esame, ma al contempo non vorrei riempirmi ancora di raggi se non strettamente indispensabili.
Vi prego, aiutatemi, per quanto possibile a distanza !
Sto impazzendo.
Grazie di cuore a tutti.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 5.9k visite dal 05/12/2010.
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