Gli aghi degli antidolorifici producano questi effetti, mettiamo che questo avvenga dopo

Gentili Medici


Sono un ragazzo di 31 anni e faccio attività fisica tutti i giorni.
Presto, tra alcuni mesi, dovrò affrontare un’operazione chirurgica particolare.
Si tratta della correzione di un pectus arcuatum, attraverso il sistema “ravicth”.
La mia unica preoccupazione (magari banale) è la seguente:
ogni volta che un qualsiasi ago buca la mia vena, il mio corpo reagisce con lo svenimento, sia che si tratti del prelievo di sangue o la semplice flebo.
Sudore freddo, labbra viola e l’ultima volta, l’infermiera, dopo il prelievo, mi ha raccontato di avermi picchiato parecchio forte prima di svegliarmi. Io non ho sentito nulla.
Il dilemma è questo: mettiamo che gli aghi degli antidolorifici producano questi effetti, mettiamo che questo avvenga dopo l’operazione, non è che per caso il mio cuore rischia di fermarsi del tutto???


Cari saluti
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 116
Buonasera, per sottoporsi a un intervento è si necessario avere incannulato una vena per permettere la somministrazione di farmaci in circolo. Questo serve per l'anestesia, per la terpia post operatoria anche quella antidolorifica. Ma il posizionamento della flebo viene fatto solo una volta, prima di entrare in sala, mettendo un cateterino di plastica. Per tanto non vi sono aghi metallici in vena e per la fase di incannulamento vera e propria potrebbe essere sufficiente sedarla prima con ansiolitici per bocca.
Non penso proprio che nonostante la sua reazione ipervagotonica (pallore sudorazione, svenimento ecc. ecc.) il suo cuore possa fermarsi. Quindi coraggio e sangue freddo!!

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Dott. Stelio ALVINO