Respiro corto reflusso gastroisofageo e rigidita del collo

Gentile dottore,sono un ragazzo di 20 anni e da circa 3 mesi sto accusando dei problemi allo stomaco con relativa sintomatologia:acidita,gonfiore e aerofagia con sensazione di respiro corto e dei fastidi alla cervicale nella parte sinistra che tendono a scendere nella parte lombare.Premetto che sono una persona ansiosa e che sono seguito da una neuropsichiatra da circa 3 anni,lei crede che il mio sia un problema ansioso ma personalmente non ne sono convinto.Sono stato visitato da 2 gastroenterologi per i problemi allo stomaco..alla fine è venuto fuori che avevo l elicobacter piroly e ho effettuato la cura per 7 giorni con i relativi antibiotici:zimox e macladin.I sintomi erano passati per circa un mese ma poi si sono ripresentati nella stessa modalita,a breve dovrei effettuare una gastroscopia per escludere eventuali patologie(anche se a parere dei medici non cè nulla) e vedere se il batterio è stato eradicato.Per scrupolo ho effettuato anche un ecografia all addome in cui non è stato riscontrato nulla se non il fegato leggermente ingrossato ma assolutamente nella norma ,per ultimo ho effettuato una visita cardiologica data la sensazione di respiro corto, con elettrocardiogramma ,tutto con esito negativo ad eventuali patologie.A questo punto mi chiedo,secondo lei non potrebbe essere un problema del nervo vago che causa questa sintomatologia?ed eventualmente quali sono gli esami che potrebbe consigliarmi di fare?..la ringrazio per il disturbo
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 116
Buonasera, mi spiace ma nessuno dei sintomi descritti può essere riferito ad una ipevagotonia. Una volta escluse cause organiche, come sembra potersi riscontrare con gli esami fatti fino ad ora, va presa in considerazione quella ansiosa. Quali sono le problematiche per cui è seguito dal neuropsichiatra?

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Dott. Stelio ALVINO

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Utente
Utente
Tutto era iniziato poiche in eta infantile mi ero depresso e mi sono chiuso in me stesso sviluppando una serie di comportamenti ossessivo compulsivi che mettevo in atto per scaricare l ansia,durante la mia crescita,verso i 17 anni ho avuto una crisi se cosi si puo chiamare e da li ho iniziato questo percorso con la neuropscichiatra che tra l altro non mi ha mai dato farmaci nonostante abbia passato periodi peggiori ,questa volta si è sbilanciata e mi ha consigliato un ansiolitico da prendere dato che sostiene che sia una forma di ansia che sto somatizzando sul corpo..quindi secondo lei escluse eventuali patologie con la gastrroscopia potrei ricondurre le mie sintomatologie all ansia?
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 116
Le rispondo alla sua domanda relativa ad una implicazione...."vagale" dei suoi disturbi e lo escludo con certezza. Ora a distanza, senza conoscerla, visitarla e soprattutto avendo come riferimento il suo racconto credo che il sospetto della sua neuropsichiatra e della relativa cura sia legittimo. Ma lo sa bene che non è possibile sostituirsi a distanza sul Collega che la sta seguendo.
Cordilai saluti
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