Mal di testa ricorrente e spossatezza cronica

Buongiorno,
sono a richiedere un Vostro stimato parere in merito a questa mia situazione personale.
Soffro sovente di mal di testa, di recente però il fenomeno ha intensificato ancora la sua frequenza e aumentato la sua entità e la sua durata. Mentre prima gli attacchi si risolvevano nelle 24ore, da qualche settimana a questa parte si protraggono anche oltre le 48ore.
Sono solito assumere analgesici come NOVALGINA o anti -infiammatori come VOLTADVANCE o FASTUM che prima risolvevano la situazione, ora non più. Soffro di cervicale sebbena abbia 30anni: cio' è dovuto a un incidente in bicicletta che ho avuto nel 2003 che mi ha prodotto una rettilizzazione della rachide cervicale (ho portato il collare per due mesi).
Purtroppo non riesco neanche sempre a distinguere la natura (cervicale o meno) del dolore; gli ultimi attacchi si localizzano nella zona sinistra della testa concentrandosi soprattutto all'altezza dell'arcata sopraccigliare sinistra, permangono a lungo ma hanno picchi di intensità, che si traducono per lo più in fitte, tali da farmi avvertire sensazione di nausea. Aggiungo che meno di un anno fa ho avuto mononucleosi (agosto2009) e di recente (gennaio) mi sono sottoposto a intervento chirurgico per correzione varicocele. Le due cose probabilmente non sono connesse ma forse le terapie cortisoniche e antibiotiche cui mi sono sottoposto probabilmente mi hanno debilitato. Altro sintomo che infatti avverto di frequente negli ultimi tempi (spesso abbinato al mal di testa, altre volte no) è un forte senso di spossatezza cui corrisponde anche una pressione bassa (110 la max). Mi capita spesso di dormire per riposare e di alzarmi dal letto più stanco di quando mi ero coricato (tra l’altro mi sveglio diverse volte nel sonno). Dico inoltre che faccio un lavoro in cui la componente stress è comunque rilevante (diversi miei colleghi assumono lexotan al bisogno, io per ora mai) e che sono seduto davanti a un pc ca. 8ore al giorno.
Da tutto questo non riesco a capire da cosa possa dipendere questo frequente e intenso mal di testa? può essere il mio fisico debilitato? può essere una modificazione del visus (sono anche miope con differenza tra gli occhi: occhio dx -2.75, occhio sx - 0.25). Aggiungo infine che neon e luci artificiali in genere (anche una tv luminosa per esempio) mi danno fastidio.
Grazie mille per la cortese attenzione
[#1]
Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 116
Buonasera, in realtà chi soffre di cefalea può presentare delle spine irritative che se anche differenti tra loro possono giustificare lo scatenamento di una crisi.
Ora ciò che scrive in relazione ai suoi ritmi e al suo lavoro giustificano ampiamente il fatto che la sua cefalea possa essere col tempo peggiorata e non rispondere più favorevolmente alla terapia assunta fino a qualche tempo fa. Escluderei due cause. Uno la possibilità di una sinusite visto che il dolore lamentato si localizza in regione frontale sin (arc soprac.re). L'altra invece che possa effettivamente essere un problema legato alla vista.
Una volta escluse queste motivazioni che richiederebbero un determinato approccio terapeutico specialistico rimane invece la strada neurologica nel senso che si potrebbe affrontare il problema come un peggioramento di un quadro di cefalea essenziale, cosa che richiede l'intervento di uno specialista neurologo esperto in tale problematica.
Cordilai saluti

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Dott. Stelio ALVINO

[#2]
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Buongiorno e grazie per la risposta tempestiva.
Mi permetto ancora di scrivere perchè nel frattempo ci sono aggiornamenti sulla situazione.

Nell'attesa di eseguire la visita neurologica (cui mi sottoporrò lun 26/4) ho continuato purtroppo ad accusare gli attacchi di cefalea. Solo però con delle differenze sul punto di maggiore concentrazione del dolore.

.SABATO scorso -dal mattino- è cominciato uno dei soliti attacchi che mi prende la fronte (specie nella zona sx come al solito) ed è durato fino a tutta domenica pomeriggio quando una puntura di voltaren 75 mi ha dato sollievo.

.La stranezza era tuttavia che dal secondo giorno - DOMENICA- il dolore, sempre piuttosto forte, aveva il suo punto di maggiore sofferenza sulla nuca.

.LUNEDI', forse ancora sotto i benefici effetti dell'iniezione, sono regolarmente andato al lavoro ma da metà mattina un nuovo attacco è iniziato, stavolta molto più forte e con "epicentro" della sofferenza sempre nella nuca (ho anche indossato collare per tenere più fermo possibile il collo e limitare dolorosi movimenti). Il mio medico curante che mi ha visitato mi ha consigliato di rivolgermi al Pronto Soccorso.
In P.S. sulla base di quanto da me riferito come sintomatologia (dolori vari, lieve fotofobia) e della mia anamnesi (distorsione rachide cervicale nel 2003) mi è stata fatta un'iniezione di toradol e una TAC il cui referto recita "non alterazioni densitometriche focali con carattere di attualità. Spazi liquorali e sistema ventricolare nei limiti della norma. Strutture della linea mediana in asse.

La diagnosi di dimissione è stata: VEROSIMILE CEFALEA MUSCOLO TENSIVA per la cui cura mi sono stati prescritti:
-voltaren fiale+muscoril fiale: 1fiala+1fiala nella stessa siringa ogni 12h
-rivotril gtt: 3gtt alla sera prima di coricarsi
-lansox compresse: 1 al giorno per 5 gg.

.MARTEDI' (cioè ieri), ancora forti dolori alla testa e al collo e alla nuca in particolare. Prima di pranzo ho fatto l'iniezione voltaren+muscoril e il dolore si è alleviato.
Avendo però fatto tardi la prima iniezione della giornata e, ammetto, essendomi anche un po' spaventato avendo letto sul bugiardino del voltaren che la dose consigliata è di 1fiala al dì, ieri sera ho saltato l'iniezione. A dire il vero non ho assunto neanche le gocce di Rivotril: anche in questo caso forse sempre per un po' di fifa: il dottore del PS mi ha chiesto la massima cautela nell'assunzione del farmaco, il mio medico curante mi ha detto che lui nemmeno me lo avrebbe prescritto e anche in farmacia mi è stato detto che un anti-epilettico del genere è molto "pesante". Tutto cio' ha fatto sì che dal momento che non mi sentivo così male non ho assunto le gocce.

MERCOLEDI': stamattina di nuovo un forte dolore mi ha svegliato dal sonno. Stavolta però il dolore era localizzato sulle tempie. Sentivo pulsazioni e, letteralmente, la sensazione di uno spillo che mi attraversava la testa da tempia a tempia. Una nuova iniezione di voltaren+muscoril mi ha ridato sollievo anche non immediatamente e non completamente come invece aveva fatto ieri.

Detto questo, in attesa della visita neurologica e di una rx rachide cervicale che in ps non mi è stata fatta e di cui mi sono permesso di richiederne la prescrizione al mio medico, cosa posso fare?
Mi spaventa parecchio il fatto che il dolore puntualmente si ripresenti e che non potrò andare avanti all'infinito con questa terapia. In ps soccorso mi è stato detto che tutto dovrebbe essere riconducibile a un problema cervicale ma io in tutta questa situazione comincio a non capire più niente.
Vi chiedo per favore un parere.
Grazie mille
[#3]
Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 116
Buonasera, la variabilità ora delle crisi algiche farebbe pensare più ad una cefalea che a questo punto va studiata in ambito specialistico neurologico.
Cordiali saluti
[#4]
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Grazie ancora dell'intervento Dr Alvino.
Se mi permette, lunedì dopo il consulto neurologico la aggiornerò nuovamente.
Buona serata
[#5]
Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 116
L'aspetto...
[#6]
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Gentile Dottor Alvino,
mi è stata spostata ad oggi la visita neurologica, l'ho effettuata da poco e le riferisco subito quel che mi è stato detto.
Il neurologo suppone che la mia cefalea abbia attualmente caratteri tensivi ma "in APR alcuni caratteri emicranici (esordio mattutino, familiarità, nausea)"
Mi ha dunque prescritto una terapia con Laroxyl gtt (prima 3gtt, poi 5gtt prima di andare a letto) per 6 settimane e invitato a tenere un diario delle cefalea (giorno, ora inizio, intensità, altri sintomi, ora fine, farmaci e dosaggi, ora assunzione).

Ho effettuato inoltre una risonanza magnetica della rachide cervicale, i cui esiti il neurologo non ha potuto vedere (in quanto ritirato il referto successivamente alla visita).
Devo dire che quel che c'è scritto mi spaventa, sarà che molti termini tecnici non li comprendo ma quel che potrebbero significare non sembra bello.

Il referto infatti recita: "il primo tratto di colonna cervicale appare rettilineizzato come da contrattura antalgica. Normale allineamento metatarsico.
Il disco intervertebrale C5-C6 presenta una protrusione armonica dell'anulus discale che impronta lievemente la superficie entro laerale sn del midollo. I restanti dischi intersomatici cervicali e prime dorsali sono regolarmente ritenuti di normale spessore e intensità di segnale.
Presenza di tipica lesione angiomatosa (immagine a "palizzata") a carico del terzo metamero dorsale (D3) che occupa in estensione a tutto il corpo vertebrale. Il soma non presenta significative modificazioni dimensionali.
Piccolo angioma intraspongioso di 10mm nel settore antero laterale sin di C6.
Regolare la cerniera occipito cervicale e la giunzione bulbo midollare.
Non lesioni osse di significato post traumatico".


Chiedo un aiuto per capire, perchè da solo non ci capisco molto e quel poco che mi pare di afferrare mi fa un po' paura...

grazie ancora
[#7]
Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 116
No, tranquillo. Presenta una perdita della fisiologica curvatura del primo tratto per via della cronica contrattura muscolare legata alla tensione. Vi è se mai una piccola ernietta cervicale che andrà valutata dal neurologo o dal neurochirurgo ma che a naso non mi sembra tale da dover essere operata. Poco le saprei dire dell'angioma intraspongioso e della lesione vascolare angiomatosa ai fini soprattutto di una prognosi. Meglio sentire anche in questa sede un collega radiologo postando il quesito nella apposita sezione. A completamento però della visita già fatta dovrebbe ricontattare il suo neurologo per proporgli il referto ritirato.
Saluti
[#8]
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Grazie gentile Dr Alvino la ringrazio ancora, mi perdoni ma mi sono un po' preoccupato perchè a 30anni mi sono trovato di fronte a tanti fastidi e a un referto così zeppo di paroloni e problemi.

un saluto
[#9]
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Grazie ancora dottore, ho sottoposto la RM al neurologo che mi aveva già visitato e questi ha confermanto la precedente diagnosi di cervicalgia muscolo tensiva probabilmente abbinata ad emicrania suggerendomi di aumentare il dosaggio quotidiano di laroxyl da 3gtt a 5gtt.
Sono ora in attesa di visita da neurochirurgo, in programma per merc 12/5.
Una volta effettuata, mi permetterei di aggiornarLa nuovamente.
Grazie
[#10]
Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 116
Va bene... a presto
[#11]
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Salve Dr Alvino,
il neurochirurgo che mi ha visitato stamattina mi ha detto di non avere grosse preoccupazioni in merito all'ernia che, a suo dire, è riconducibile solo a una protrusione non meritevole di intervento chirurgico e nemmeno di particolare terapia farmacologica. Mi ha consigliato quindi, semplicemente, di continuare con il Laroxyl ma nient'altro, almeno per 30gg, fino a prossima visita.
E di fare qualche passeggiata o giro in bicicletta dopo il lavoro, per distendere la muscolatura e scaricare l'evenutale accumulo di tensione della giornata lavorativa che si può presumere essere causa dei miei patimenti.
Per quanto riguarda gli angiomi sono stato rassicurato e invitato a star tranuillo: mi è stato testualmente detto di non essere l'unico "privilegiato" ad averli.

Lei cosa ne pensa?
grazie mille ancora
[#12]
Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 116
Bene, l'unico dubbio era per l'indicazione chirurgica dell'ernia che a questo punto non c'è. Ottimo per l'attività fisica che allargherei anche, se possibile, con del nuoto in piscina...
saluti
[#13]
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Gent.mo Dr Arvino,
Le chiedo innanzitutto SCUSA per "farmi ancora ancora vivo" dopo così tanto tempo.
Torno infatti a domandare un prezioso consiglio a proposito all'attività fisica che posso svolgere nella mia situazione.
La mia condizione infatti, a circa un anno dalla segnalazione precedente si è stabilizzata, e avrei davvero piacere a riprendere anche con moderazione attività di palestra (anche pesistica) in maniera tale da poter mantenere un discreto tono muscolare (svolgevo regolarmente tale attività fino al settembre 2009).
Le domando quindi un parere - per me davvero prezioso - sulla possibilità di tornare normalmente a fare quel che già facevo e sulla possibilità di dover invece limitare la mia attività: magari ci sono esercizi che potrei ancora svolgere e altri invece che dovrei evitare.
La ringrazio ancora una volta e La saluto cordialmente.
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