Adesso basta davvero
Come potete leggere nell'altro mio post, da quasi un anno faccio i conti con un problema che pare irrisolvibile, visto che non si riesce a giungere ad una diagnosi. Ho fatto continue analisi e visite specialistiche, spendendo cifre che onestamente non posso permettermi. Adesso sono stufo e ho deciso che non mi interessa più sapere che cosa ho. Dunque, visto che qui siete tutti molto gentili, vi chiederei una cortesia. Qui sotto vi riporto le ultime analisi eseguite. Sulla base di queste, quali altre debbo eseguire per avere la certezza che io non abbia nulla che possa attaccare anche alla mia compagna e mio figlio? Non posso permettermi di spendere 300 euro al mese di visite specialistiche ed esami vari, così ho deciso che tutto uello che mi interessa è tutelare la loro salute.
Per quanto riguarda le malattie infettive, faccio presente che non ho comportamenti a rischio da circa due anni. Grazie di tutto. Gli esiti degli altri accertamenti li trovate nell'altro post se credete che possano servirvi. Qui sotto riporto solo le analisi.
VES 2
EMOCROMO
Leucociti 8.1 mila x mmc
Eritrociti 5,39
Emoglobina 15,2 gr/dl
Ematocrito 49,9%
Volume Globul Medio (MCV) 92,6 femtolitri
Contenuto Medio Hgb 28,2 picogrammi
Conc Corp Media Hgb 30,4 gr/dl
Piastrine 224 mila/mmc
Granulociti Neutrofili 64,3 %
Granulociti Eosinofili 1,9%
Granulociti Basofili 1,1%
Linfociti 28,2
Monoliti 4,5%
GLICEMIA 90
AST 20 U/L
ALT 17 U/L
AMILASEMIA 88 U/L
LIPASI 21 U/L
PROTEINE TOTALI 7,3 g/dl
ALBUMINA 64,3%
ALPHA 1 5,9%
ALPHA 2 11,3%
BETA: 8,2%
GAMMA 10,4%
RAPPORTO A/G 1,80
ALBUMINA 4,69 g/dl
ALPHA 1 0,43 g/dl
ALPHA 2 0,83 g/dl
BETA: 0,60 g/dl
GAMMA o,76 g/dl
TITOLO O-ANTISTREPTOLISINICO 167 UI/ml
PROTEINA C REATTIVA 0,22
MONOTEST Negativo
TSH 1,72 micro UI/ml
18/8/2006 - NUOVE ANALISI –
VES 4
EMOCROMO
Leucociti 7.1 mila x mmc
Eritrociti 5,55
Emoglobina 15,7 gr/dl
Ematocrito 47%
Volume Globul Medio (MCV) 84,7 femtolitri
Contenuto Medio Hgb 28,3 picogrammi
Conc Corp Media Hgb 33,4 gr/dl
Piastrine 210 mila/mmc
Granulociti Neutrofili 53,5 %
Granulociti Eosinofili 1,8%
Granulociti Basofili 1,8%
Linfociti 36,45%
Monociti 6,5%
TEMPO DI PROTROMBINA 14,4 sec.
ATTIVITA PROTROBINICA 83%
INR 1,14
A.P.T.T. 36,2 sec
RATIO 1,06
FIBRINOGENO (sec. CLAUSS) 235 mg/dl
GLICEMIA 74
LATTICO DEIDROGENASI 386 U/L
PROTEINE TOTALI 7,9 g/dl
ALBUMINA 63,4%
ALPHA 1 6.6%
ALPHA 2 9,7%
BETA: 9,9%
GAMMA 10,5%
RAPPORTO A/G 1,73
ALBUMINA 5 g/dl
ALPHA 1 0,52 g/dl
ALPHA 2 0,76 g/dl
BETA: 0,78 g/dl
GAMMA 0,82 g/dl
STREPTOZIME 200 U
Proteina C REATTIVA 0,29 mg/dl
FATTORE REUMATOIDE minore di 20 UI/ml
FERRITINEMIA 160,4 ng/ml
23/8/2006 – ULTERIORI ANALISI –
TOXOPLASMA GONDII
Ricerca degli anticorpi IgG minore di 0,0000 UI/ml
Ricerca degli anticorpi IgM negativo
Ricerca immunoenzimatica degli anticorpi anti virus HIV
HIV 1 – HIV2 peptidi sintetici Negativo
Per quanto riguarda le malattie infettive, faccio presente che non ho comportamenti a rischio da circa due anni. Grazie di tutto. Gli esiti degli altri accertamenti li trovate nell'altro post se credete che possano servirvi. Qui sotto riporto solo le analisi.
VES 2
EMOCROMO
Leucociti 8.1 mila x mmc
Eritrociti 5,39
Emoglobina 15,2 gr/dl
Ematocrito 49,9%
Volume Globul Medio (MCV) 92,6 femtolitri
Contenuto Medio Hgb 28,2 picogrammi
Conc Corp Media Hgb 30,4 gr/dl
Piastrine 224 mila/mmc
Granulociti Neutrofili 64,3 %
Granulociti Eosinofili 1,9%
Granulociti Basofili 1,1%
Linfociti 28,2
Monoliti 4,5%
GLICEMIA 90
AST 20 U/L
ALT 17 U/L
AMILASEMIA 88 U/L
LIPASI 21 U/L
PROTEINE TOTALI 7,3 g/dl
ALBUMINA 64,3%
ALPHA 1 5,9%
ALPHA 2 11,3%
BETA: 8,2%
GAMMA 10,4%
RAPPORTO A/G 1,80
ALBUMINA 4,69 g/dl
ALPHA 1 0,43 g/dl
ALPHA 2 0,83 g/dl
BETA: 0,60 g/dl
GAMMA o,76 g/dl
TITOLO O-ANTISTREPTOLISINICO 167 UI/ml
PROTEINA C REATTIVA 0,22
MONOTEST Negativo
TSH 1,72 micro UI/ml
18/8/2006 - NUOVE ANALISI –
VES 4
EMOCROMO
Leucociti 7.1 mila x mmc
Eritrociti 5,55
Emoglobina 15,7 gr/dl
Ematocrito 47%
Volume Globul Medio (MCV) 84,7 femtolitri
Contenuto Medio Hgb 28,3 picogrammi
Conc Corp Media Hgb 33,4 gr/dl
Piastrine 210 mila/mmc
Granulociti Neutrofili 53,5 %
Granulociti Eosinofili 1,8%
Granulociti Basofili 1,8%
Linfociti 36,45%
Monociti 6,5%
TEMPO DI PROTROMBINA 14,4 sec.
ATTIVITA PROTROBINICA 83%
INR 1,14
A.P.T.T. 36,2 sec
RATIO 1,06
FIBRINOGENO (sec. CLAUSS) 235 mg/dl
GLICEMIA 74
LATTICO DEIDROGENASI 386 U/L
PROTEINE TOTALI 7,9 g/dl
ALBUMINA 63,4%
ALPHA 1 6.6%
ALPHA 2 9,7%
BETA: 9,9%
GAMMA 10,5%
RAPPORTO A/G 1,73
ALBUMINA 5 g/dl
ALPHA 1 0,52 g/dl
ALPHA 2 0,76 g/dl
BETA: 0,78 g/dl
GAMMA 0,82 g/dl
STREPTOZIME 200 U
Proteina C REATTIVA 0,29 mg/dl
FATTORE REUMATOIDE minore di 20 UI/ml
FERRITINEMIA 160,4 ng/ml
23/8/2006 – ULTERIORI ANALISI –
TOXOPLASMA GONDII
Ricerca degli anticorpi IgG minore di 0,0000 UI/ml
Ricerca degli anticorpi IgM negativo
Ricerca immunoenzimatica degli anticorpi anti virus HIV
HIV 1 – HIV2 peptidi sintetici Negativo
[#1]
Reumatologo
Egregio utente, il quadro ecografico associato a ridotta salivazione e' suggestivo di una sindrome sicca.
La sindrome sicca e' caratterizzata da una esocrinopatia che colpisce in particolar modo le ghiandole salivari e le lacrimali (sensazione di corpo estraneo negli occhi o sabbiolina).
Il dosaggio degli anticorpi ANA ed ENA screening (se positivi), il test di Schirmer(per gli occhi) possono permettere di porre diagnosi di sindrome di Sjogren. In caso di dubbia diagnosi si puo' ricorrere alla biopsia delle ghiandole salivari minori.
Comunque da un punto di vista pratico, oltre eventualmente ad aver dato un nome al suo problema, l'approccio terapeutico(sia si tratti di questa sindrome sia rimanga una diagnosi di sindrome sicca comunque primitiva,ossia che non si conosce la causa), e' sintomatico ossia utilizzando spray idratanti (ad esempio xerotin spray)e stimolanti della secrezione (bromexina, nome commerciale bisolvon, pilocarpina che eventualmente puo' essere prescritto dal medico di famiglia su piano terapeutico di un reumatologo ospedaliero a chi ha una diagnosi certa di Sjogren in quanto chi e' affetto da tale patologia non paga il farmaco altrimenti costa sui 100 euro a confezione.L'efficacia di questi farmaci e' comunque condizionata dal grado di atrofia ghiandolare).
Eventuali altre cause di una tumefazione cronica delle parotidi, ma non credo sia il suo caso,sono:sarcoidosi, tubercolosi, actinomicosi, malattie metaboliche, tumori della parotide.
Cordiali saluti
La sindrome sicca e' caratterizzata da una esocrinopatia che colpisce in particolar modo le ghiandole salivari e le lacrimali (sensazione di corpo estraneo negli occhi o sabbiolina).
Il dosaggio degli anticorpi ANA ed ENA screening (se positivi), il test di Schirmer(per gli occhi) possono permettere di porre diagnosi di sindrome di Sjogren. In caso di dubbia diagnosi si puo' ricorrere alla biopsia delle ghiandole salivari minori.
Comunque da un punto di vista pratico, oltre eventualmente ad aver dato un nome al suo problema, l'approccio terapeutico(sia si tratti di questa sindrome sia rimanga una diagnosi di sindrome sicca comunque primitiva,ossia che non si conosce la causa), e' sintomatico ossia utilizzando spray idratanti (ad esempio xerotin spray)e stimolanti della secrezione (bromexina, nome commerciale bisolvon, pilocarpina che eventualmente puo' essere prescritto dal medico di famiglia su piano terapeutico di un reumatologo ospedaliero a chi ha una diagnosi certa di Sjogren in quanto chi e' affetto da tale patologia non paga il farmaco altrimenti costa sui 100 euro a confezione.L'efficacia di questi farmaci e' comunque condizionata dal grado di atrofia ghiandolare).
Eventuali altre cause di una tumefazione cronica delle parotidi, ma non credo sia il suo caso,sono:sarcoidosi, tubercolosi, actinomicosi, malattie metaboliche, tumori della parotide.
Cordiali saluti
[#2]
Ex utente
La ringrazio molto, dottore, per la rapida risposta. Come riportato nell'altro post, però, tutti gli specialisti che mi hanno visitato tendono ad escludere la sindrome sicca. Il test di Shirmer, inoltre, ha evidenziato una lacrimazione addirittura superiore alla norma, come ha refertato lo stesso oculista che ha eseguito la visita. Inoltre, la mia xerostomia è limitata ai giorni di grande stress o a quelli in cui non mi limito con le sigarette. Negli altri giorni non posso dire di non avere saliva, ma solo che questa pare fuoriuscire molto lentamente, creando dele piccole sacche dietro le orecchie. Basta spingere e le sacche, che comunque non mostrano gonfiore all'esterno, si svuotano. E' come se i condotti fossero solo parzialmente ostruiti. Eppure, come riportato anche nell'altro post, escludono anche che si tratti di calcolosi.
Non ci sto capendo niente e la cosa mi crea anche un grande nervosismo. Per questo ho deciso che vado avanti e ignoro il problema, altrimenti esco pazzo e con i debiti. Ecco perchè ho chiesto se sulla base di quelle analisi potete dirmi quali altre potrei farne per escludere che io sia affetto da una qualche malattia trasmissibile e che quindi metterebbe a rischio la salute della mia compagna e di mio figlio di soli 2 anni
Non ci sto capendo niente e la cosa mi crea anche un grande nervosismo. Per questo ho deciso che vado avanti e ignoro il problema, altrimenti esco pazzo e con i debiti. Ecco perchè ho chiesto se sulla base di quelle analisi potete dirmi quali altre potrei farne per escludere che io sia affetto da una qualche malattia trasmissibile e che quindi metterebbe a rischio la salute della mia compagna e di mio figlio di soli 2 anni
[#3]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Lei chiaramente ha una infezione delle ghiandole salivari determinata da virus, lo dice la ecografia, “Al terzo inferiore della ghiandola parotidea di destra si osserva area di disomogeneità ecostrutturale a carattere ipogeno di circa 1,6 cm di diametro maggiore, da riferire a flogosi. Coesistono linfonodi reattivi viciniori, il maggiore di circa 1,9 cm di diametro. Disomogeneità ecostrutturale da riferire a flogosi. Linfonodi reattivi anche in sede laterocervicale sinistra. con linfonodi reattivi laterocervicali.” Chi è presente in quei linfonodi reatttivi? L’agente patogeno che infetta le ghiandole, solitamente, il virus che ha la capacità di aggredire anche queste, è il virus di Epstein Barr, va considerato che il Monotest è inattendibile e la sua negatività non esclude niente; inoltre lei ha eseguito molti esami ma la ricerca dei virus, non la ha effettata, contando che non si può risolvere tutto sempre e solo con gli antibiotici, che non hanno alcun effetto sui virus e creano altri problemi importanti.
La sua anamnesi dimostra una rinite da circa 10 anni, ernia iatale, gastrite, quale è la causa di queste patologie, anche se lievi?. La permanenza di una infezione cronica attiva, persistente, asintomatica, come quella creata dal virus di Epstein Barr, contratto molto tempo prima, che ha la proprietà di permanere in forma latente nell’organismo, riattivarsi peiodicamente, sposta la risposta linfocitaria Th1/Th2, verso i Th2 allergici, anche per la costante presenza della Interleuchina 4; lo stesso dicasi per l’ernia iatale, in cui la persistenza di zone in acidosi, come quella che si verifica durante le infezioni croniche, costringe l’organismo a reperire molecole alcaline; lo stomaco le può fornire, ad ogni molecola acida, versata nel lume gastrico, acido, corrisponde una molecola alcalina che viene riversata nel sangue e portata nella zona acida infiammata; questo meccanismo, perdurando da diverso tempo, crea iperacidità, impianto di Helicobacter, conseguente gastrite e ernia iatale. La permanenza del virus, mano, mano, lentamente ha cominciato ad attaccare altri organi, ghiandole salivari, con una reazione dei linfonodi corrispondenti. Come vede analizzando attentaemnte la sua anamnesi, è possibile spiegare la sua sintomatologia, in questo caso il virus va eliminato il più velocemente possibile, prima che continui a combinare altri guai.
Negli esami eseguiti, non vedo transaminasi e GammaGT, con il solo TSH, non è possibile valutare la tiroide, anche se l’ecografia dimostra una ghiandola regolare. Imoprtanti perché il virus può attaccare il fegato e la tiroide, come altri organi, soprattutto il tessuto linfatico, “linfonodi reattivi laterocervicali.” Sua sede specifica e caratteristica.
Lei non si deve preoccupare di trasmettere infezioni ai familiari, poiché il virus è talmente comune, che si trasmette come la influenza, in alcuni soggetti non provoca problemi, ma in molti può farlo, pertanto sarebbe opportuno, anche per eseguire una buona prevenzione, cercarlo sempre e procedere alla sua eliminazione, poiché lentamente lavora, creando una immunodeficienza, che può portare a patologie più importanti; questo non è allarmismo, ma semplicemente prevenzione, per evitare, come lei ha constatato, problemi fastidiosi.
Saluti Alberto Moschini
moschinialberto@medicitalia.it
alberto.moschini@fastwebnet.it
[#4]
Ex utente
Grazie, dottor Moschini, per essersi interessato così approfonditamente al mio caso. Ho letto con molta attenzione quanto da lei scritto, ma, alla fine di tutto, non ho capito che cosa dovrei fare.
Mi scusi se mi permetto. Nella vita mi occupo di comunicazione e sulla base di questo credo di avere una discreta competenza nel distinguere i linguaggi. Quello da lei adottato per fornirmi il suo (gentilissimo e utilissimo) consulto fa continuo ricorso ad una terminologia altamente tecnica, con collegamenti e ragionamenti che uno che fa il giornalista non può riuscire a comprendere. Quando lei cita sigle, formule e quant'altro, ho come l'impressione che sia mosso da un sentimento ben diverso da quello della volontà di aiutare una persona completamente estranea alla medicina che si è affidato alla grande rete per cercare di capire le ragioni dei suoi malesseri. Parrebbe, proprio dal suo linguaggio, che il sentimento propulsore sia quello di impressionare i suoi colleghi medici. Leggendo quanto lei scrive, il sottoscritto si chiede: "quindi? che dovrei fare per capire cosa ho? cosa avrà voluto dirmi questo dottor Moschini". Di contro, però, un medico che si trova a leggere la sua risposta direbbe: "Caz! Questo dottor Moschini sarà pure 'non convenzionale' ma ha fatto una 'diagnosi online' impeccabile. Allora la medicina non convenzionale è una scienza!".
Non so se rivolgendosi a me in questo modo, così come ha fatto con molti altri qui in giro, è riuscito a sortire l'effetto sopracitato nei colleghi medici che hanno letto. Quello che è certo è che l'effetto citato per primo, almeno per quanto riguarda la mia persona, è stato raggiunto in pieno. Tutto questo solo per ricambiare, dottor Moschini, lungi da me lesinare una critica. Lei è stato gentilissimo nell'essersi rivelato l'unico che si è letto - o che almeno ha dimostrato di averlo fatto - dall'inizio alla fine la mia storia in questo sito e che si è anche preso la briga di darmi, una volta per tutte, un indirizzo su cui indagare. Però, la prossima volta, cerchi di farlo in modo che anche i comuni mortali possano capire cos'ha da dire, perchè altrimenti rischierà sempre di somigliare a quello che salta continuamente per sembrare alto come gli altri.
Comunque, se tanto porta a tanto, ieri sono tornato dal mio medico generico. Gli ho fatto accendere il pc e l'ho sottoposto alla lettura del suo consulto. Alla fine mi ha rilasciato due impegnative per questi esami: Virus Epstein Barr: ricerca anticorpi (E); Ab ANTI DNA ATTIVO; Ab ANTI NUCLEO -ANA-; COMPLEMENTO: C3; COMPLEMENTO: C4; PCR - Proteina C reattiva -; FATTORE REUMATOIDE -REUMA TEST -; CPK MB -Creatinchinasi Isoenzima MB - - CK-; EMOCROMO + FORMULA; MUCOPROTEINE; CPK - creatinchinasi - - CK-; Ves.
Grazie mille e scusi se mi sono permesso una licenza.
Mi scusi se mi permetto. Nella vita mi occupo di comunicazione e sulla base di questo credo di avere una discreta competenza nel distinguere i linguaggi. Quello da lei adottato per fornirmi il suo (gentilissimo e utilissimo) consulto fa continuo ricorso ad una terminologia altamente tecnica, con collegamenti e ragionamenti che uno che fa il giornalista non può riuscire a comprendere. Quando lei cita sigle, formule e quant'altro, ho come l'impressione che sia mosso da un sentimento ben diverso da quello della volontà di aiutare una persona completamente estranea alla medicina che si è affidato alla grande rete per cercare di capire le ragioni dei suoi malesseri. Parrebbe, proprio dal suo linguaggio, che il sentimento propulsore sia quello di impressionare i suoi colleghi medici. Leggendo quanto lei scrive, il sottoscritto si chiede: "quindi? che dovrei fare per capire cosa ho? cosa avrà voluto dirmi questo dottor Moschini". Di contro, però, un medico che si trova a leggere la sua risposta direbbe: "Caz! Questo dottor Moschini sarà pure 'non convenzionale' ma ha fatto una 'diagnosi online' impeccabile. Allora la medicina non convenzionale è una scienza!".
Non so se rivolgendosi a me in questo modo, così come ha fatto con molti altri qui in giro, è riuscito a sortire l'effetto sopracitato nei colleghi medici che hanno letto. Quello che è certo è che l'effetto citato per primo, almeno per quanto riguarda la mia persona, è stato raggiunto in pieno. Tutto questo solo per ricambiare, dottor Moschini, lungi da me lesinare una critica. Lei è stato gentilissimo nell'essersi rivelato l'unico che si è letto - o che almeno ha dimostrato di averlo fatto - dall'inizio alla fine la mia storia in questo sito e che si è anche preso la briga di darmi, una volta per tutte, un indirizzo su cui indagare. Però, la prossima volta, cerchi di farlo in modo che anche i comuni mortali possano capire cos'ha da dire, perchè altrimenti rischierà sempre di somigliare a quello che salta continuamente per sembrare alto come gli altri.
Comunque, se tanto porta a tanto, ieri sono tornato dal mio medico generico. Gli ho fatto accendere il pc e l'ho sottoposto alla lettura del suo consulto. Alla fine mi ha rilasciato due impegnative per questi esami: Virus Epstein Barr: ricerca anticorpi (E); Ab ANTI DNA ATTIVO; Ab ANTI NUCLEO -ANA-; COMPLEMENTO: C3; COMPLEMENTO: C4; PCR - Proteina C reattiva -; FATTORE REUMATOIDE -REUMA TEST -; CPK MB -Creatinchinasi Isoenzima MB - - CK-; EMOCROMO + FORMULA; MUCOPROTEINE; CPK - creatinchinasi - - CK-; Ves.
Grazie mille e scusi se mi sono permesso una licenza.
[#5]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregio, la ringrazio del suggerimento, spesso, dopo circa 35 anni di professione, si diventa troppo tecnici, cercando pure di spiegare, in poche righe un testo di medicina. Purtoppo, ho scelto proprio la facoltà di medicina poiché il mio forte, al liceo, non era certamente applicativa dello scrivere, ho avuto sempre questa difficoltà nella mia espressione. Spesso una lezione fa sempre comodo.
Mi scusi per il mio cattivo italiano nello scrivere, ma sono più propenso alla pratica, piuttosto che alla Letteratura.
Pensavo che la dicitura. “Lei chiaramente ha una infezione delle ghiandole salivari determinata da virus, lo dice la ecografia,” non ponesse problemi interpretativi comprensivi e fosse molto chiara, non saprei francamente, come dirlo in maniera meno scientifica, ma se uno ha una infezione, il termine infezione è abbastanza comprensibile, ha una infezione e basta.
Potevo fermarmi qui, ma ho proseguito nella spiegazione, che certamene non era rivolta ai colleghi poiché loro lo sanno benissimo, ed ho cercato di riassumere molte pagine in due righe; forse questo può apparire abbastanza strano, e troppo scientifico, ma sicuramente, non è mia intenzione rivolgermi ai colleghi, che conoscono benissimo la materia, ma alle persone in generale, che riescano a comprendere meccanismi veramente complicati.
Capisco bene che forse è difficile eseguire in maniera semplice, queste spiegazioni, ma almeno io ci provo.
Consideri che la diagnosi che le ho fatto on line, è strettamente di medicina convenzionale, ed avrà oltremodo notato che difficilmente parlo di medicina biologica, forse questo disturba molto, constatare che un medico non convenzionale, esegua spiegazioni di medicina convenzionale e non sia quello stregone che molti credono.
Forse dispisce anche molto, dopo aver girato come trottole, improvvisamente un semplice medico biologico, risolva, fornisca spiegazioni, anche se con terminologie scientifiche, e giunga a quella diagnosi che per tanto tempo si è sperato di ottenere, ma nessuno ha mai fornito.
Forse lei si aspettava la prosecuzione, che le fornissi quali esami effettuare, anche la soluzione terapeutica, ma qui non lo posso fare, perché a questo punto interviene la medicina biologica, in cui la persona è il principale protagonista, quindi ogni attenzione va rivolta a lei, nel suo complesso, quei virus che albergano nei linfonodi, nelle paratiroidi, provocano sintomi particolari, che conducono ad un farmaco, che è solamente efficace per quell’organismo. Anche gli esami da eseguire saranno specifici, ma la medicina convenzionale li indica esattamente, la differenza consiste che successivamente possiedo le armi per agire, mentre con la medicina convenzionale, sarebbero completamente inutili e rivestirebbero solamente un carattere speculativo, come dire di ricerca, senza applicazione pratica.
Purtroppo, questo, è il mio sforzo di essere chiaro, terrò presente la sua lezione e cercherò di parlare ai comuni mortali e non ai medici.
Saluti Alberto Moschini
moschinialberto@medicitalia.it
alberto.moschini@fastwebnet.it
Mi scusi per il mio cattivo italiano nello scrivere, ma sono più propenso alla pratica, piuttosto che alla Letteratura.
Pensavo che la dicitura. “Lei chiaramente ha una infezione delle ghiandole salivari determinata da virus, lo dice la ecografia,” non ponesse problemi interpretativi comprensivi e fosse molto chiara, non saprei francamente, come dirlo in maniera meno scientifica, ma se uno ha una infezione, il termine infezione è abbastanza comprensibile, ha una infezione e basta.
Potevo fermarmi qui, ma ho proseguito nella spiegazione, che certamene non era rivolta ai colleghi poiché loro lo sanno benissimo, ed ho cercato di riassumere molte pagine in due righe; forse questo può apparire abbastanza strano, e troppo scientifico, ma sicuramente, non è mia intenzione rivolgermi ai colleghi, che conoscono benissimo la materia, ma alle persone in generale, che riescano a comprendere meccanismi veramente complicati.
Capisco bene che forse è difficile eseguire in maniera semplice, queste spiegazioni, ma almeno io ci provo.
Consideri che la diagnosi che le ho fatto on line, è strettamente di medicina convenzionale, ed avrà oltremodo notato che difficilmente parlo di medicina biologica, forse questo disturba molto, constatare che un medico non convenzionale, esegua spiegazioni di medicina convenzionale e non sia quello stregone che molti credono.
Forse dispisce anche molto, dopo aver girato come trottole, improvvisamente un semplice medico biologico, risolva, fornisca spiegazioni, anche se con terminologie scientifiche, e giunga a quella diagnosi che per tanto tempo si è sperato di ottenere, ma nessuno ha mai fornito.
Forse lei si aspettava la prosecuzione, che le fornissi quali esami effettuare, anche la soluzione terapeutica, ma qui non lo posso fare, perché a questo punto interviene la medicina biologica, in cui la persona è il principale protagonista, quindi ogni attenzione va rivolta a lei, nel suo complesso, quei virus che albergano nei linfonodi, nelle paratiroidi, provocano sintomi particolari, che conducono ad un farmaco, che è solamente efficace per quell’organismo. Anche gli esami da eseguire saranno specifici, ma la medicina convenzionale li indica esattamente, la differenza consiste che successivamente possiedo le armi per agire, mentre con la medicina convenzionale, sarebbero completamente inutili e rivestirebbero solamente un carattere speculativo, come dire di ricerca, senza applicazione pratica.
Purtroppo, questo, è il mio sforzo di essere chiaro, terrò presente la sua lezione e cercherò di parlare ai comuni mortali e non ai medici.
Saluti Alberto Moschini
moschinialberto@medicitalia.it
alberto.moschini@fastwebnet.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 31.2k visite dal 30/04/2007.
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Approfondimento su AIDS-HIV
L'AIDS è la sindrome da immunodeficienza acquisita, malattia che deriva dall'infezione del virus HIV (Human Immunodeficiency Virus): quali sono le situazione di rischio e come evitare il contagio?