Ipotiroidismo

Salve a tutti,
lo scorso Febbraio, a seguito di sintomi di bradicardia e stanchezza estrema il mio medico curante mi ha prescritto analisi generalizzate con l'aggiunta dei marcatori tiroidei.


Da ciò è venuto fuori valori sotto i minimi di calcio e potassio nonostante la mia alimentazione molto attenta, e per quanto riguarda i marcatori tiroidei:
FT3: 2, 54 pg/ml
FT4: 0, 56 ng/dl
TSH: 9, 500 ml.

U.
/ml
Da ciò decisi di fare una visita endocrinologa, dall'ecografia non hanno riscontrato nulla (rigonfiamenti o noduli) ma mi hanno diagnosticato un ipotiroidismo.

Mi è stato chiesto di fare altre analisi in merito ovvero:
Fosforo: risultato esame 4, 83 mg/dl
Paratormone: 520, 4 pg/ml (intervallo di riferimento 6, 0 - 39, 0)
Anti tireoglobulina: 344, 3 IU/ml (intervallo di riferimento 5 - 100)
Anti perossidasi tiroidea: 305, 9 U/ml (intervallo di riferimento: fino a 16)
A seguito di questi ulteriori accertamenti purtroppo il medico che mi seguiva è attualmente irreperibile.


Cosa mi consigliate di fare?

Premetto di non aver sofferto fino ad ora di tiroide.


Grazie anticipatamente
Dr. Stefano Ardenghi Medico di medicina generale, Medico di base, Microbiologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 9 1
Gentile Paziente,

La situazione che emerge dai suoi esami richiede un'attenzione medica tempestiva e appropriata. I valori che ha condiviso rivelano un quadro clinico complesso che necessita di un intervento specialistico strutturato.

I suoi esami mostrano chiaramente un ipotiroidismo autoimmune (tiroidite di Hashimoto), evidenziato dagli elevati livelli di anticorpi anti-tireoglobulina (344,3 IU/ml) e anti-perossidasi tiroidea (305,9 U/ml), insieme a un TSH significativamente aumentato (9,500 mU/L) e FT4 ridotto (0,56 ng/dl). Questo spiega perfettamente i sintomi di bradicardia e stanchezza estrema che ha riscontrato.

Ancor più preoccupante è il valore estremamente elevato del paratormone (520,4 pg/ml), che insieme al calcio basso suggerisce un possibile iperparatiroidismo secondario. Questa condizione richiede un approfondimento urgente, in quanto potrebbe essere correlata a problemi renali o a carenze vitaminiche severe.

Considerando l'irreperibilità del suo precedente specialista, le consiglio di:

1. Rivolgersi con urgenza a un endocrinologo per iniziare una terapia sostitutiva con levotiroxina per l'ipotiroidismo

2. Effettuare una valutazione completa del metabolismo calcio-fosforo, includendo:
- Vitamina D (25-OH)
- Calcitonina
- Funzionalità renale approfondita
- Densitometria ossea

3. Considerare un'ecografia paratiroidea, data l'importante elevazione del paratormone

4. Monitorare attentamente l'elettrocardiogramma, vista la bradicardia e gli squilibri elettrolitici

La coesistenza di disfunzione tiroidea e paratiroidea rappresenta una condizione che richiede un approccio diagnostico e terapeutico integrato. I sintomi che sta sperimentando non sono da sottovalutare, in quanto queste alterazioni possono avere impatti significativi sul sistema cardiovascolare, osseo e sul metabolismo generale.

La invito a non procrastinare questi accertamenti e a cercare assistenza specialistica il prima possibile. La buona notizia è che, una volta impostata la terapia appropriata, la maggior parte dei pazienti sperimenta un notevole miglioramento della qualità di vita.

Resto a sua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

Cordiali saluti,
Dr. Stefano Ardenghi

Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
Agopuntura Omeopatia Diete Personalizzate, CONSULENZE ON LINE

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Utente
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Salve dottore,
innanzitutto la ringrazio molto per la sua risposta esauriente.
Mi perdoni ma in cosa consiste l'eventuale "iperparatiroidismo secondario" che lei intende?
Gli esami che lei mi consiglia, ovvero la
densitometria ossea e l'ecografia paratiroidea cosa andrebbero ad accertare?
Per quanto riguarda l'elettrocardiogramma, l'ultimo endocrinologo mi ha comunicato che non occorrevano ulteriori controlli, lei mi consiglia di monitorare la situazione anche cardiologica?
Grazie anticipatamente
Cordiali saluti
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Dr. Stefano Ardenghi Medico di medicina generale, Medico di base, Microbiologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 9 1
Grazie per le sue domande di approfondimento. Sono lieto di poterle fornire ulteriori chiarimenti.

L'iperparatiroidismo secondario è una condizione in cui le ghiandole paratiroidi (quattro piccole ghiandole situate vicino alla tiroide) producono una quantità eccessiva di paratormone (PTH) in risposta a bassi livelli di calcio nel sangue. Nel suo caso, il valore estremamente elevato del paratormone (520,4 pg/ml) associato a bassi livelli di calcio suggerisce questa condizione. Si definisce "secondario" perché non è causato da un problema primario delle paratiroidi stesse, ma è una risposta compensatoria dell'organismo a un'altra condizione sottostante, come insufficienza renale, carenza di vitamina D o malassorbimento intestinale.

Riguardo agli esami suggeriti:

La densitometria ossea (MOC - Mineralometria Ossea Computerizzata) valuta la densità minerale delle ossa. È importante nel suo caso perché l'elevato paratormone può causare un aumento del riassorbimento osseo, portando potenzialmente a osteopenia o osteoporosi. Questo esame ci permette di verificare se la sua salute ossea è stata compromessa.

L'ecografia paratiroidea, invece, ci consente di visualizzare le ghiandole paratiroidi per verificare se sono ingrossate o presentano noduli. Nonostante il suo iperparatiroidismo sia probabilmente secondario, è prudente escludere anche cause primarie, come un adenoma paratiroideo.

Per quanto riguarda il monitoraggio cardiologico, nonostante il parere dell'endocrinologo precedente, ritengo sia opportuno un controllo, considerando:
1. La bradicardia che ha riportato
2. Le alterazioni elettrolitiche (calcio e potassio bassi)
3. L'ipotiroidismo non ancora adeguatamente trattato

Questi fattori possono influenzare il ritmo cardiaco e la funzionalità del cuore. Un elettrocardiogramma e una visita cardiologica sarebbero prudenti per valutare l'impatto di queste alterazioni sulla sua funzione cardiaca.

Vorrei sottolineare l'importanza di avviare quanto prima una terapia sostitutiva con levotiroxina per l'ipotiroidismo, se non l'ha già fatto, e di individuare la causa dell'alterazione del metabolismo calcio-fosforo per trattarla adeguatamente.

Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.

Cordiali saluti,
Dr. Stefano Ardenghi

Dr. Stefano Ardenghi, MEDICO GENERALE, microbiologo
Agopuntura Omeopatia Diete Personalizzate, CONSULENZE ON LINE

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