Disturbi urinari e intestinali

Gentili Dottori, Vi scrivo poiché da mesi ho disturbi concomitanti e non so più cosa fare. Da giugno ho iniziato a soffrire di disturbi urinari (bruciore alla minzione e necessità di urinare frequentemente).
Inizialmente, su prescriz. del MMG, ho iniziato a bere 2L d'acqua al giorno e avviato un trattamento con un integratore a base di d-Mannosio e cranberry, integrato con probiotici specifici per le infezioni urinarie femminili (della specie lactobacillus).
La cura è stata efficace e i disturbi sembravano essere migliorati, ma da settembre le mie urine hanno iniziato ad assumere un odore simile all'ammoniaca e si sono ripresentati i fastidi.
Ho effettuato, su prescrizione, l'esame delle urine completo, con urinocoltura e antibiogramma.
Riscontro: rari leucociti, Klebsiella Pneumoniae (600.000).
Prescriz: amoxicillina+acido clavulanico per 6 giorni (2 al giorno).
Al termine della cura stavo bene.
Dopo quattro settimane dal termine della terapia antib.
ho notato di nuovo un cattivo odore nelle urine (non più di ammoniaca, ma molto sgradevole) e si sono ripresentati i disturbi, stavolta associati a dolori sordi e costanti in fascia lombare e alle gambe.
Nuova urinocoltura: Escherichia Coli (1.000.000).
Prescr: ciprofloxacina (6 gg/2 al dì).
Al termine della cura tutto bene.
Contemporaneamente ho effettuato anche una visita ginecologica, perché da più di un anno ho mestruazioni con coaguli, dolorose, con interessamento delle gambe e formicolio in tutto il corpo.
In più soffro di episodi di diarrea con febbre che si presentano sempre al 5-6 giorno di mestruazioni e poi dopo 15 gg.
Il primo a giugno'23 durante la mia seconda infezione da Covid, poi più niente fino a settembre' 24: da quel momento sono ormai una costante.
Da stare bene inizio ad avvertire brividi, dolori che dall'osso sacro si irradiano all'inguine (entrambi i lati) e poi alle gambe.
A quel punto l'intestino inizia a svuotarsi (in genere sono stitica), con varie scariche (4/5) che, gradualmente, vanno da solido ad acquoso.
In tutto ciò la temperatura sale tra i 38.5 e i 39, come se avessi una brutta influenza (tamponi Covid ripetuti per 3 gg, sempre Neg).
Con paracetamolo 1000mg si risolvono in 6-12 h.
Nei 2-3 gg successivi continuo ad avere un paio di scariche di feci molli al giorno, poi tutto rientra.
Visita ginecologica: esame obiettivo ok, pap test negativo, all'ecografia TV tutto ok, tranne che per "un diverso spessore delle pareti uterine come per sospetta adenomiosi".
Prescriz: RM addome inferiore e scavo pelvico senza mdc.
Conclusioni della RM: Aspetto sfumato della linea giunzionale in assenza di chiari segni di adenomiosi. Non endometriosi.
Ieri ho avuto un'altra delle mie crisi febbre+dolori+diarrea (l'ultima il 7/12), con ricomparsa dei disturbi urinari e urine maleodoranti.
Devo effettuare altre indagini? Potreste per favore suggerirmi un iter da seguire? Il mio mmg ha detto di aver fatto il possibile.

Vi ringrazio e Vi auguro buone feste
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 57
Getile signora,
potrebbe essere che l'infezione delle vie urinarie non sia stata del tutto debellata, vuoi per caratteristiche anatomiche sue vuoi per permanenza di alterazioni della flora batterica sia intestinale che vulvo/vaginale (cha andrebbero comunque valutate con appositi esami).
Tenga conto che nel periodo pre mestruale il progesterone induce un fisiologico calo delle difese immunitarie, facilitando così la riacutizzazione di eventuali infezioni latenti.
In un consulto a distanza è impossibile prescrivere o consigliare accertamenti che non possono prescindere da un esame obbiettivo del malato.
Sarebbe pertanto consigliabile una visita di persona presso un medico di fiducia che per sua preparazione sia in grado di valutare complessivamente i differenti aspetti ( infettivo, ormonale, anatomico...) del problema per una valutazione più approfondita dei sintomi,e, di conseguenza,
possa indirizzarla nel percorso diagnostico più consono a lei.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.