Bruciore dopo aver fatto pipì

Egregi dottori, scrivo qui sulla sezione medicina generale perché non so questo problema da cosa dipende.

Ho avuto due gravidanze entrambi parto naturale entrambi con punti grandi labbra e clitoride.

Il problema è nato un mese dopo il parto del secondo figlio.

Ho avuto un punto esterno e forse interno (?) Non ricordo adesso con precisione.
Ho avuto problemi subito dopo il parto, non riuscivo ad espellere la placenta e quindi mi hanno un po stordito e cercato di pulirmi ma senza successo, infatti dopo due giorni di decenza mi è salita la febbre con diagnosi infezione da residui placentari così andai in sala operatoria per un raschiamento.

Dopo un mese ho inziato ad avere bruciori dopo la minzione, in particolar modo quando la pipi è più gialla (ad esempio durante influenze, cibo piccante o bevendo poco) prima di allora mai avuto problemi del genere.

Ora dopo 2 anni che ho questo problema appena faccio pipi mi brucia e mi devo lavare per forza e deve uscire per forza la goccia se no ho sempre stimolo e bruciore.

Ho eseguito esami urine, urinocoltura, tampone vaginale e endocervicale, ginecologicamente non ho niente vado a visita almeno ogni 2 mesi, il dottore dice che a parte un po di rossore sulla mucosa esterna (uretra esterna come la chiama lui) non ho niente.

Non so veramente cosa fare, più di prendere integratori tipo cistex non so cosa fare a volte mi viene anche il dolore al basso ventre dopo la pipi.
Ormai fare pipì è un trauma... se tocco con le dita riesco anche a sentire dove mi brucia e con acqua troppo calda o troppo fredda direttamente sul quel punto mi da lo stesso bruciore che mi da dopo la minzione, ormai mi limito su tutto anche sui rapporti sessuali con il mio compagno.

Grazie in anticipo per la risposta.
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Dr. Piergiorgio Biondani Medico di base, Psichiatra, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.8k 56
Gentile signora,
la situazione che lei descrive influisce negativamente sulla qualità di vita sia personale che di coppia, ed è quindi ben comprensibile la sua frustrazione.
Contutti i limiti di un consulto a distanza, e dei dati forzatamente limitati che lei può fornire, si potrebbe ipotizzare che si tratti di un fenomeni infiammatorio cronico, quale, ad esempio, una cistite interstiziale, forse anche complicata da una vulvodinia, viste le difficoltà nei rapporti che lei riferisce.
Penso che sia consigliabile, in casi simili, una visita di persona presso un medico di sua fiducia, con particolare preparazione nelle problematiche inerenti il dolore cronico del tratto genito urinario femminile.
Solo così potrà essere formulata una diagnosi attendibile e potrà iniziare la terapia più idonea per cercare di migliorare un problema che già si trascina da molto tempo.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.