Dolori intercostali a seguito di influenza con bronchite
Buongiorno,
sono in fase di convalescenza da una forma piuttosto aggressiva di influenza A, complicata da una bronchite batterica.
La tosse potente e continua dei primi giorni mi ha causato dolori intercostali lungo tutto il tratto sotto i pettorali (anche se inizialmente il dolore era circoscritto al centro del petto) talmente forti da portarmi a recarmi ad un pronto soccorso per verificare che non ci fossero problemi più seri, e a parte la bronchite non è stato fortunatamente rilevato nulla di anomalo nel cuore e nei polmoni.
Ora questi dolori restano intensi e limitanti anche in questa fase di convalescenza ed è sufficiente un semplice starnuto o un colpo di tosse per intensificarli violentemente.
Il medico del pronto soccorso estero presso cui mi sono recato mi ha prescritto un oppioide per tali dolori che non sta sortendo alcun effetto sostanziale.
È possibile trattare il dolore con qualche farmaco topico (ad es.
Voltaren) o altro, o debbo solo armarmi di ulteriore pazienza, dopo aver già avuto problemi respiratori importanti per due settimane a causa della bronchite?
Vi ringrazio!
sono in fase di convalescenza da una forma piuttosto aggressiva di influenza A, complicata da una bronchite batterica.
La tosse potente e continua dei primi giorni mi ha causato dolori intercostali lungo tutto il tratto sotto i pettorali (anche se inizialmente il dolore era circoscritto al centro del petto) talmente forti da portarmi a recarmi ad un pronto soccorso per verificare che non ci fossero problemi più seri, e a parte la bronchite non è stato fortunatamente rilevato nulla di anomalo nel cuore e nei polmoni.
Ora questi dolori restano intensi e limitanti anche in questa fase di convalescenza ed è sufficiente un semplice starnuto o un colpo di tosse per intensificarli violentemente.
Il medico del pronto soccorso estero presso cui mi sono recato mi ha prescritto un oppioide per tali dolori che non sta sortendo alcun effetto sostanziale.
È possibile trattare il dolore con qualche farmaco topico (ad es.
Voltaren) o altro, o debbo solo armarmi di ulteriore pazienza, dopo aver già avuto problemi respiratori importanti per due settimane a causa della bronchite?
Vi ringrazio!
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Premessi gli esami che escludono altre cause organiche, i forti dolori sono ragionevolmente riconducibili a una nevralgia. Escludendo l'oppioide, peraltro inefficace, rimangono gli aspirino-simili (FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei) sistemici e anche topici, come quello da lei menzionato, dato il buon assorbimento transcutaneo. Associati non a un inibitore di pompa, gravato da effetti collaterali che possono perfino prevaricare il beneficio, ma a un buon gastro protettore. Se le interessa documentarsi, veda un mio articolo sull'argomento: "Un farmaco naturale contro il bruciore di stomaco e le sue sequele". Riguarda il bruciore di stomaco, ma si applica anche alla sua condizione.
Se non bastasse, ma con un po' di pazienza non sarà il caso suo, ci sono molte altre terapie (anestetici locali, antidepressivi, miorilassanti, ecc.), ma vanno considerate sotto stretta sorveglianza medica.
Buona serata
Se non bastasse, ma con un po' di pazienza non sarà il caso suo, ci sono molte altre terapie (anestetici locali, antidepressivi, miorilassanti, ecc.), ma vanno considerate sotto stretta sorveglianza medica.
Buona serata
Medico, Prof. On. Farmacologia, Univ. Sapienza, Roma
Pres. RIPRO, Impresa del Farmaco Naturale
www.irimedidelprofessore.com/prodotto/riprosnello/
[#2]
Utente
Grazie mille per il riscontro, dottore.
Sì, come accennato nel precedente messaggio, in ospedale gli esami fatti hanno escluso altre cause organiche (ECG, analisi del sangue, radiografia)
A riprova che si tratta davvero di nevralgia, come mi insegna, c'è il fatto che i dolori (comunque in attenuazione nel tempo) non sono più concentrati sui nervi intercostali IV e V - ossia subito sotto al petto e poco al di sotto - ma al trascorrere dei giorni si sono presentati anche verso l'addome (dovrebbero essere il VI e VII nervo intercostale).
Immagino che i dolori dipendano dalla compressione dei nervi per le contrazioni muscolari dei lunghi giorni di tosse, e che ora magari si stiano spostando verso l'addome per la postura ricurva tramite due cuscini che devo tenere mentre dormo per non gravare sui dolori al IV e V nervo, che si intensificano se resto completamente disteso (anche se solo temporaneamente, sebbene poi alzarsi sia molto più doloroso da distesi, che è la seconda ragione per cui preferisco la postura ricurva).
Continuo con il Voltaren, dunque, con cui sto avendo risultati.
Posso applicarlo 2 volte al giorno o è eccessivo? Si tratta della versione emulgel al 2%.
Grazie!
Sì, come accennato nel precedente messaggio, in ospedale gli esami fatti hanno escluso altre cause organiche (ECG, analisi del sangue, radiografia)
A riprova che si tratta davvero di nevralgia, come mi insegna, c'è il fatto che i dolori (comunque in attenuazione nel tempo) non sono più concentrati sui nervi intercostali IV e V - ossia subito sotto al petto e poco al di sotto - ma al trascorrere dei giorni si sono presentati anche verso l'addome (dovrebbero essere il VI e VII nervo intercostale).
Immagino che i dolori dipendano dalla compressione dei nervi per le contrazioni muscolari dei lunghi giorni di tosse, e che ora magari si stiano spostando verso l'addome per la postura ricurva tramite due cuscini che devo tenere mentre dormo per non gravare sui dolori al IV e V nervo, che si intensificano se resto completamente disteso (anche se solo temporaneamente, sebbene poi alzarsi sia molto più doloroso da distesi, che è la seconda ragione per cui preferisco la postura ricurva).
Continuo con il Voltaren, dunque, con cui sto avendo risultati.
Posso applicarlo 2 volte al giorno o è eccessivo? Si tratta della versione emulgel al 2%.
Grazie!
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E' sufficiente una volta al giorno. L'applicazione cutanea comporta un lento rilascio del principio attivo, che permane in circolo anche per 24 ore ed oltre.
Piuttosto, tenga presente che la compressione di un nervo comporta un danno la cui riparazione richiede tempi lunghi, spesso dell'ordine di 3, 4 settimane. Quindi, aspetti pazientemente che l'organismo faccia il suo lavoro. Aiutandolo con la postura, magari col movimento graduale e col vecchio, B complesso, che ai nervi non fa male. Ci sono vecchi studi che ne suggeriscono una certa efficacia perfino nell'Alzheimer, che è molto peggio.
Buona giornata
Piuttosto, tenga presente che la compressione di un nervo comporta un danno la cui riparazione richiede tempi lunghi, spesso dell'ordine di 3, 4 settimane. Quindi, aspetti pazientemente che l'organismo faccia il suo lavoro. Aiutandolo con la postura, magari col movimento graduale e col vecchio, B complesso, che ai nervi non fa male. Ci sono vecchi studi che ne suggeriscono una certa efficacia perfino nell'Alzheimer, che è molto peggio.
Buona giornata
Medico, Prof. On. Farmacologia, Univ. Sapienza, Roma
Pres. RIPRO, Impresa del Farmaco Naturale
www.irimedidelprofessore.com/prodotto/riprosnello/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3k visite dal 13/01/2024.
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