Una certa importanza subiti alla stessa caviglia
Salve,
ho 29 anni e nel maggio 2008 ho rimediato una distorsione alla caviglia sx (la caviglia ha avuto un movimento innaturale verso l'interno) durante una partita di calcetto, distorsione da me reputata "leggera" dati i precedenti 2 traumi di una certa importanza subiti alla stessa caviglia. Purtroppo trascurando questa distorsione (niente esami, visita o FKT) ho peggiorato notevolmente la mia situazione e a Settembre 2008, dopo una prima RM (ESITO: modica quota fluida endoarticolare. Evidente condizione di condropatia dei rivestimenti della tibio-tarsica, con quota fluida nel contesto delle guaine sinoviali dei tendini flessori, in particolare del compartimento mediale. Non evidenti aree di sofferenza della spongiosa subcondrale della tibio-tarsica. Moderata reazione antinfiammatoria dei recessi articolari.) mi sono rivolto ad un ortopedico che mi ha prescritto un ciclo di FKT comprendente Magneto, ultrasuoni, ionoforesi, rieducazione motoria e ginnastica propriocettiva.
Dopo un mese di fisioterapia ho interrotto, su consiglio del fisiatra, per fare una seconda RM (ESITO: esiti di lesione distorsiva con ispessimento delle componenti capsulo-legamentose del compartimento esterno. Modica quota fluida endoarticolare. Si conferma la presenza di una condizione di condropatia dei rivestimenti della tibio-tarsica, con quota fluida nel contesto delle guaine sinoviali dei tendini flessori, in particolare del compartimento mediale. Non evidenti aree di sofferenza della spongiosa subcondrale della tibio-tarsica. Moderata reazione infiammatoria dei recessi articolari.) e quindi riprendere un altro mese di fisioterapia a Febbraio 2009.
Dopo una nuova visita ortopedica, il Dott. mi dice che dal punto di vista ortopedico non ho nulla, è tutto normale, ma io sento ancora molto dolore alla caviglia e perciò mi indica uno specialista.
Nell'Aprile 2009 lo specialista, dopo avermi visitato, esegue una diagnosi: piede valgo pronato con iperpressione laterale a livello del seno del tarso. Necessario plantare su calco.
Comincio a portare il plantare, alla visita seguente il medico nota un leggero miglioramento e mi pratica un'infiltrazione di kenacort+carbocaina dicendomi che con questa avremo risolto tutto.
Invece a Giugno 2009 sono costretto a fare una terza RM (ESITO: alterazione delle strutture capsulo-legamentose antero-laterali con lesione del PAA e abbondante versamento intrarticolare, in particolare nel recesso astragalico posteriore. Piccola area di edema midollare in corrispondenza dell'apofisi calcaneale posteriore in esiti post-contusivi. Non lesioni delle restanti strutture capsulo-legamentose e tendinee.) e nelle visite seguenti sempre a Giugno, mi vengono praticate altre due infiltrazioni e prescritto un ciclo di tecarterapia+ginnastica propriocettiva (che sto facendo per ora).
C'è da dire che dall'anno scorso ad adesso la situazione è notevolmente migliorata ma continuo a sentire dolore quando carico sulla caviglia sx, cosa c'è che ancora non va?
ho 29 anni e nel maggio 2008 ho rimediato una distorsione alla caviglia sx (la caviglia ha avuto un movimento innaturale verso l'interno) durante una partita di calcetto, distorsione da me reputata "leggera" dati i precedenti 2 traumi di una certa importanza subiti alla stessa caviglia. Purtroppo trascurando questa distorsione (niente esami, visita o FKT) ho peggiorato notevolmente la mia situazione e a Settembre 2008, dopo una prima RM (ESITO: modica quota fluida endoarticolare. Evidente condizione di condropatia dei rivestimenti della tibio-tarsica, con quota fluida nel contesto delle guaine sinoviali dei tendini flessori, in particolare del compartimento mediale. Non evidenti aree di sofferenza della spongiosa subcondrale della tibio-tarsica. Moderata reazione antinfiammatoria dei recessi articolari.) mi sono rivolto ad un ortopedico che mi ha prescritto un ciclo di FKT comprendente Magneto, ultrasuoni, ionoforesi, rieducazione motoria e ginnastica propriocettiva.
Dopo un mese di fisioterapia ho interrotto, su consiglio del fisiatra, per fare una seconda RM (ESITO: esiti di lesione distorsiva con ispessimento delle componenti capsulo-legamentose del compartimento esterno. Modica quota fluida endoarticolare. Si conferma la presenza di una condizione di condropatia dei rivestimenti della tibio-tarsica, con quota fluida nel contesto delle guaine sinoviali dei tendini flessori, in particolare del compartimento mediale. Non evidenti aree di sofferenza della spongiosa subcondrale della tibio-tarsica. Moderata reazione infiammatoria dei recessi articolari.) e quindi riprendere un altro mese di fisioterapia a Febbraio 2009.
Dopo una nuova visita ortopedica, il Dott. mi dice che dal punto di vista ortopedico non ho nulla, è tutto normale, ma io sento ancora molto dolore alla caviglia e perciò mi indica uno specialista.
Nell'Aprile 2009 lo specialista, dopo avermi visitato, esegue una diagnosi: piede valgo pronato con iperpressione laterale a livello del seno del tarso. Necessario plantare su calco.
Comincio a portare il plantare, alla visita seguente il medico nota un leggero miglioramento e mi pratica un'infiltrazione di kenacort+carbocaina dicendomi che con questa avremo risolto tutto.
Invece a Giugno 2009 sono costretto a fare una terza RM (ESITO: alterazione delle strutture capsulo-legamentose antero-laterali con lesione del PAA e abbondante versamento intrarticolare, in particolare nel recesso astragalico posteriore. Piccola area di edema midollare in corrispondenza dell'apofisi calcaneale posteriore in esiti post-contusivi. Non lesioni delle restanti strutture capsulo-legamentose e tendinee.) e nelle visite seguenti sempre a Giugno, mi vengono praticate altre due infiltrazioni e prescritto un ciclo di tecarterapia+ginnastica propriocettiva (che sto facendo per ora).
C'è da dire che dall'anno scorso ad adesso la situazione è notevolmente migliorata ma continuo a sentire dolore quando carico sulla caviglia sx, cosa c'è che ancora non va?
[#1]
Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
Gent.le utente
purtroppo non avendo curato tempestivamente la patologia questa risulterà più complicata da trattare.
Al momento permane un processo infiammatorio cronico del comparto laterale e posteriore della caviglia aggravato dalla lesione del peroneo astragalico anteriore (non refertato agli inizi del quadro clinico) che contribuisce a dare una instabilità di caviglia.
Sperando che il plantare prescritto corregga sufficentemente il valgismo del retropiede, dovrà necessariamente continuare la fkt integrandola eventualmente con altre metodiche e assumere integratori per la cartilagine.
Distinti saluti
purtroppo non avendo curato tempestivamente la patologia questa risulterà più complicata da trattare.
Al momento permane un processo infiammatorio cronico del comparto laterale e posteriore della caviglia aggravato dalla lesione del peroneo astragalico anteriore (non refertato agli inizi del quadro clinico) che contribuisce a dare una instabilità di caviglia.
Sperando che il plantare prescritto corregga sufficentemente il valgismo del retropiede, dovrà necessariamente continuare la fkt integrandola eventualmente con altre metodiche e assumere integratori per la cartilagine.
Distinti saluti
[#2]
Utente
Egregio Dott. Arati, innanzitutto la ringrazio per la tempestività della sua risposta e del tempo dedicatomi.
Quello che lei ha scritto mi trova perfettamente d'accordo, la mia situazione attuale è senz'altro quella da lei sopra descritta.
Ho dovuto omettere, per mancanza di spazio, che da aprile per un mese ho assunto giornalmente AMEDIAL in bustine e da due mesi a questa parte assumo sostanze omeopatiche (arnica, rhus toxi, bryonia, apis) che dovrebbero migliorare la situazione.
Infine sto terminando il secondo ciclo di fkt (20 sedute tecarterapia in totale) per cui penso di star seguendo i suoi consigli anche se i risultati tardano ad arrivare.
Alla luce di tutto ciò vorrei chiederle se la fkt è veramente da ritenersi una buona via da percorrere visto che da ottobre dello scorso anno ad oggi ne ho fatta veramente tanta (circa 3 mesi in totale) e se lei ritiene che andare da un buon osteopata possa essere positivo per la mia patologia.
Grazie infinite per il suo aiuto.
Quello che lei ha scritto mi trova perfettamente d'accordo, la mia situazione attuale è senz'altro quella da lei sopra descritta.
Ho dovuto omettere, per mancanza di spazio, che da aprile per un mese ho assunto giornalmente AMEDIAL in bustine e da due mesi a questa parte assumo sostanze omeopatiche (arnica, rhus toxi, bryonia, apis) che dovrebbero migliorare la situazione.
Infine sto terminando il secondo ciclo di fkt (20 sedute tecarterapia in totale) per cui penso di star seguendo i suoi consigli anche se i risultati tardano ad arrivare.
Alla luce di tutto ciò vorrei chiederle se la fkt è veramente da ritenersi una buona via da percorrere visto che da ottobre dello scorso anno ad oggi ne ho fatta veramente tanta (circa 3 mesi in totale) e se lei ritiene che andare da un buon osteopata possa essere positivo per la mia patologia.
Grazie infinite per il suo aiuto.
[#3]
Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
La Fkt è una utile terapia da percorrere ma a patto che ci sia un'attenta valutazione medica che l'accompagni.
Diciamo che nel suo caso per quanto riguarda la tecar ne ha fatta a sufficienza, occorrerà valutare altre metodiche terapeutiche.
Si consulti con un fisiatra.
Distinti saluti
Diciamo che nel suo caso per quanto riguarda la tecar ne ha fatta a sufficienza, occorrerà valutare altre metodiche terapeutiche.
Si consulti con un fisiatra.
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.5k visite dal 23/07/2009.
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