Ginocchio varo posturologia
Cari medici
sono un ragazzo di 21 anni e da 3 anni ormai convivo con un problema al ginocchio SX che non mi permette di fare sport nè addirittura di stare in piedi per più di 20 minuti o guidare per molto tempo.
Il dolore è sorto in seguito ad una lunghissima passeggiata, fatta a 4 mesi di distanza da un intervento di ernia inguinale a SX.
Il mio percorso terapeutico è stato questo:
secondo un primo ortopedico era un problema di differenza di lunghezza degli arti che lei era riuscita a misurare in 7 mm;quindi mi ha prescritto un plantare che compensasse la differenza e con un rialzo sull'esterno del tallone per via del modesto varismo che io ho da sempre.
Dopo, con l'assenso del medico di famiglia, ho fatto 6 sedute presso un chiropratico che-cerco di rendere l'idea-ha cercato di estrarre il femore dalla sua posizione retratta in cui era forse a causa dell'intervento di ernia inguinale.
Lui stesso mi ha sconsigliato l'uso del plantare, e così ho fatto.
Un altro ortopedico mi ha prescritto un potenziameto del quadricipite e consigliato di ritornare a indossare quegli stessi plantari.
Quattro mesi fa sono andato presso un posturologo e osteopata che mi ha fatto notare come effettivamente al mio leggero varismo si associa uno squilibrio a livello oculare(anche se non soffro di strabismo),a livello mandibolare (si chiude di più sulla parte DX anche se i denti combaciano perfettamente), a livello inguinale (l'anca sulla SX appare retratta rispetto alla parte DX).
La terapia di questo Dottore fisioterapista è stata: un ciclo di tecarterapia (che ha annullato temporaneamente il dolore!), una stimolazione delle fibre addominali (che secondo lui sono in disordine a causa del mio intervento di ernia e di un altro intervento di varicocele con laparoscopia sempre a SX), e infine il rimpiazzo del vecchio paio di plantari con dei nuovi plantari anatomici senza alcun rialzo.
Controllando la statica dei piedi su un tappeto elettronico si è effettivamente notato come l'appoggio del piede SX è un pò più naturale rispetto alla statica di quando non lo calzavo ancora, anche se rimane tuttora un appoggio del 55% sul piede SX rispetto al DX e inoltre il dolore non accenna a diminuire.
A questo punto il prossimo passo suggeritomi da quest'ultimo dottore è quello di farmi costruire, a fine esta, un bite per neutralizzare il difetto di malocclusione.
Le risonanze magnetiche di 2 mesi fa mi dicono che ancora non c'è alcuna compromissione alla cartilagine e che l'articolazione è in asse.
Quello che chiedo a voi è se vale la pena insistere con quest'ultimo tipo di terapia osteopata o se ha senso ricominciare tutto da capo, ripartendo da un centro specializzato nella cura del ginocchio che abbia una esperienza più ampia e meno focalizzata su un unico approccio.E inoltre,esiste un apparecchio http://www.i-one.eu/news.htm che da tonicità alla cartilagine. Potrebbe essermi di aiuto anche nel lungo periodo?
Vi ringrazio per la gentile e professionale sopportazione
sono un ragazzo di 21 anni e da 3 anni ormai convivo con un problema al ginocchio SX che non mi permette di fare sport nè addirittura di stare in piedi per più di 20 minuti o guidare per molto tempo.
Il dolore è sorto in seguito ad una lunghissima passeggiata, fatta a 4 mesi di distanza da un intervento di ernia inguinale a SX.
Il mio percorso terapeutico è stato questo:
secondo un primo ortopedico era un problema di differenza di lunghezza degli arti che lei era riuscita a misurare in 7 mm;quindi mi ha prescritto un plantare che compensasse la differenza e con un rialzo sull'esterno del tallone per via del modesto varismo che io ho da sempre.
Dopo, con l'assenso del medico di famiglia, ho fatto 6 sedute presso un chiropratico che-cerco di rendere l'idea-ha cercato di estrarre il femore dalla sua posizione retratta in cui era forse a causa dell'intervento di ernia inguinale.
Lui stesso mi ha sconsigliato l'uso del plantare, e così ho fatto.
Un altro ortopedico mi ha prescritto un potenziameto del quadricipite e consigliato di ritornare a indossare quegli stessi plantari.
Quattro mesi fa sono andato presso un posturologo e osteopata che mi ha fatto notare come effettivamente al mio leggero varismo si associa uno squilibrio a livello oculare(anche se non soffro di strabismo),a livello mandibolare (si chiude di più sulla parte DX anche se i denti combaciano perfettamente), a livello inguinale (l'anca sulla SX appare retratta rispetto alla parte DX).
La terapia di questo Dottore fisioterapista è stata: un ciclo di tecarterapia (che ha annullato temporaneamente il dolore!), una stimolazione delle fibre addominali (che secondo lui sono in disordine a causa del mio intervento di ernia e di un altro intervento di varicocele con laparoscopia sempre a SX), e infine il rimpiazzo del vecchio paio di plantari con dei nuovi plantari anatomici senza alcun rialzo.
Controllando la statica dei piedi su un tappeto elettronico si è effettivamente notato come l'appoggio del piede SX è un pò più naturale rispetto alla statica di quando non lo calzavo ancora, anche se rimane tuttora un appoggio del 55% sul piede SX rispetto al DX e inoltre il dolore non accenna a diminuire.
A questo punto il prossimo passo suggeritomi da quest'ultimo dottore è quello di farmi costruire, a fine esta, un bite per neutralizzare il difetto di malocclusione.
Le risonanze magnetiche di 2 mesi fa mi dicono che ancora non c'è alcuna compromissione alla cartilagine e che l'articolazione è in asse.
Quello che chiedo a voi è se vale la pena insistere con quest'ultimo tipo di terapia osteopata o se ha senso ricominciare tutto da capo, ripartendo da un centro specializzato nella cura del ginocchio che abbia una esperienza più ampia e meno focalizzata su un unico approccio.E inoltre,esiste un apparecchio http://www.i-one.eu/news.htm che da tonicità alla cartilagine. Potrebbe essermi di aiuto anche nel lungo periodo?
Vi ringrazio per la gentile e professionale sopportazione
[#1]
Gentile Utente,
nessuno dei professionisti da Lei interpellato ha effettuato una diagnosi della sua gonalgia. Il ginocchio è una articolazione complessa composta dalla femoro-tibiale ma anche dalla femoro-rotulea che, a volte a causa di scompensi di forze del quadricipite femorale può causare dolore anteriore di ginocchio.
Credo che la cosa più corretta sia prima capire se il dolore al ginocchio è la causa del suo scompenso posturale, o se è il secondo a causare la gonalgia.
Ci faccia sapere!
nessuno dei professionisti da Lei interpellato ha effettuato una diagnosi della sua gonalgia. Il ginocchio è una articolazione complessa composta dalla femoro-tibiale ma anche dalla femoro-rotulea che, a volte a causa di scompensi di forze del quadricipite femorale può causare dolore anteriore di ginocchio.
Credo che la cosa più corretta sia prima capire se il dolore al ginocchio è la causa del suo scompenso posturale, o se è il secondo a causare la gonalgia.
Ci faccia sapere!
Dr. Francesco Chiaravalloti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.7k visite dal 03/07/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.