Muscolo retto addominale anteriore
Buonasera,
da diverso tempo soffro di un fastidio nella zona basso addominale - inguinale sinistra.
Circa 3 mesi fa, dopo un periodo di intenso lavoro per gli addominali (non allenati da tempo) e calcetto, ho cominciato a soffrire di un dolorino alla parte bassa dell'inguine (solo nella zona sinistra) ed addominale basso. Avendo banalizzato il dolorino, ho continuato ad allenarmi fino a quando il dolore poi è diventato insopportabile.
Il medico curante mi ha prescritto un paio di settimane di antinfiammatorio e poi leggera ripresa dell'allenamento.
Alla leggera ripresa, il dolore è ricomparso. Ho ricominciato l'antiffiammatorio (via orale) per 2 settiamane, accompagnando una terapia Laser HILT con un ciclo di 10 sedute (come consigliato dal fisioterapista). Al termine del ciclo, dopo una settimana di corsetta e pesi, un movimento brusco ha causato il riacutizzarsi del dolore. A questo punto ho deciso di fare un ecografia. Qui di seguito pubblico il responso dell'esame:
"Ecografia regionale inguinale : Nel contesto del canale inguinale sinistro anche durante l'esecuzione di manovra di Valsava risulta da escludere la presenza di anse intestinale erniatesi in porta erniaria inguinale.Si segnala aspetto lievemente ispessito modicamento disecogeno a carico della inserzione distale del muscolo retto addominale anteriore come di rilievo nelle forme di entesite locoregionale di modesta enntità.Le ecogenicità tissutale del testicolo omolateralmente appare regolare.Si escludono versamenti nella tunica scrotale.Non risultano rilevabili tumefazioni linfonodali nel contesto del canale inguinale omolateralmente.". Dopo l'ecografia, due settimane di riposo assoluto, la situazione è migliorata ma continuo ad avere fastidio nei colpi di tosse o starnuti, la mattina quando mi alzo dal letto facndo il piegamento, ed in qualsiasi movimento laterale che prevede l'allargamento della gamba sinistra.
-Potrebbe gentilmente indicarmi se si tratta di un inizio di pubalgia ?
-In che modo posso curare nel modo più efficace tale fastidio? (Ho sentito parlare di mesoterapia o osteopata, sono efficaci??)Qual'è la terapia più efficace?
-Al momento mi alleno in palestra con pesi, solo per la parte superiore del corpo, senza sollecitare gli addominali, posso continuare o è il caso di fermarsi?
-Quando posso tornare (se mai ripotrò) a riprendere l'attività fisica (Calcio, calcetto) con regolarità?
La ringrazio anticipatamente per il consulto
Distinti saluti.
da diverso tempo soffro di un fastidio nella zona basso addominale - inguinale sinistra.
Circa 3 mesi fa, dopo un periodo di intenso lavoro per gli addominali (non allenati da tempo) e calcetto, ho cominciato a soffrire di un dolorino alla parte bassa dell'inguine (solo nella zona sinistra) ed addominale basso. Avendo banalizzato il dolorino, ho continuato ad allenarmi fino a quando il dolore poi è diventato insopportabile.
Il medico curante mi ha prescritto un paio di settimane di antinfiammatorio e poi leggera ripresa dell'allenamento.
Alla leggera ripresa, il dolore è ricomparso. Ho ricominciato l'antiffiammatorio (via orale) per 2 settiamane, accompagnando una terapia Laser HILT con un ciclo di 10 sedute (come consigliato dal fisioterapista). Al termine del ciclo, dopo una settimana di corsetta e pesi, un movimento brusco ha causato il riacutizzarsi del dolore. A questo punto ho deciso di fare un ecografia. Qui di seguito pubblico il responso dell'esame:
"Ecografia regionale inguinale : Nel contesto del canale inguinale sinistro anche durante l'esecuzione di manovra di Valsava risulta da escludere la presenza di anse intestinale erniatesi in porta erniaria inguinale.Si segnala aspetto lievemente ispessito modicamento disecogeno a carico della inserzione distale del muscolo retto addominale anteriore come di rilievo nelle forme di entesite locoregionale di modesta enntità.Le ecogenicità tissutale del testicolo omolateralmente appare regolare.Si escludono versamenti nella tunica scrotale.Non risultano rilevabili tumefazioni linfonodali nel contesto del canale inguinale omolateralmente.". Dopo l'ecografia, due settimane di riposo assoluto, la situazione è migliorata ma continuo ad avere fastidio nei colpi di tosse o starnuti, la mattina quando mi alzo dal letto facndo il piegamento, ed in qualsiasi movimento laterale che prevede l'allargamento della gamba sinistra.
-Potrebbe gentilmente indicarmi se si tratta di un inizio di pubalgia ?
-In che modo posso curare nel modo più efficace tale fastidio? (Ho sentito parlare di mesoterapia o osteopata, sono efficaci??)Qual'è la terapia più efficace?
-Al momento mi alleno in palestra con pesi, solo per la parte superiore del corpo, senza sollecitare gli addominali, posso continuare o è il caso di fermarsi?
-Quando posso tornare (se mai ripotrò) a riprendere l'attività fisica (Calcio, calcetto) con regolarità?
La ringrazio anticipatamente per il consulto
Distinti saluti.
[#1]
Gentile utente,
dall'esposizione della sua sintomatologia e referto dell'ecografia effettuata (si parla di "...entesite di modesta entità"), sono elementi NON sufficienti per effettuare diagnosi di "pubalgia", poichè manca un obiettività clinica reale possibile solo con una visita Specialistica approfondita.
Nella sua esposizione parla di "fisioterapista", ha mai pensato di farsi visitare anche da un medico Fisiatra?
Io al suo posto lo farei, poichè riuscirebbe ad ottenere:
- una diagnosi più precisa dalla valutazione dell'ecografia confrontata con la visita;
- avere consigli sulla terapia migliore da attuarsi, (osteopatia o mesoterapia, NON si equivalgono);
- verifica della validità delle terapie consigliate;
- darle un indicazione più precisa sui tempi di recupero.
Provi a consultarsi con il suo medico di famiglia e con il suo giro di amici per individuare nella sua zona un medico Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione.
Cordialità.
dall'esposizione della sua sintomatologia e referto dell'ecografia effettuata (si parla di "...entesite di modesta entità"), sono elementi NON sufficienti per effettuare diagnosi di "pubalgia", poichè manca un obiettività clinica reale possibile solo con una visita Specialistica approfondita.
Nella sua esposizione parla di "fisioterapista", ha mai pensato di farsi visitare anche da un medico Fisiatra?
Io al suo posto lo farei, poichè riuscirebbe ad ottenere:
- una diagnosi più precisa dalla valutazione dell'ecografia confrontata con la visita;
- avere consigli sulla terapia migliore da attuarsi, (osteopatia o mesoterapia, NON si equivalgono);
- verifica della validità delle terapie consigliate;
- darle un indicazione più precisa sui tempi di recupero.
Provi a consultarsi con il suo medico di famiglia e con il suo giro di amici per individuare nella sua zona un medico Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione.
Cordialità.
Urbano Giulio Pio MD
Specialista Medicina Fisica Riabilitazione
e Psicoterapia
3398917774(h16-20)
NB: il consulto NON sostituisce la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.5k visite dal 08/06/2009.
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