Cervicodorsalgia

Soffro di cervicodorsalgia (con contratture alla muscolatura paravertebrali, alle spinose dorsali e costo-vertebrali) da più di un anno che non risponde minimamente alle terapie farmcologiche (miorilassanti, antifiammatori e cortisone) nè alle terapie fisioterapiche (ultrasuoni, massaggi decontrattuali, allungamenti, tecar e terapia manipolativa ortopedica).

A livello diagnostico (risonanza magnetica) è stata riscontrata una modesta protrusione postero-laterale sinistra del disco C2/C3 e un lieve protrusione eccentrica sinistra del disco C5/C6.

Tutti i medici che ho consultato (ortopedico e neurochirurgo) non le hanno ritenute rlevanti per il mio problema.

Il dolore, che è peggiorato post covid, si manifesta tutti i giorni sempre al risveglio (come se si attivasse un meccanismo appena apro gli occhi) che mi accompagna, intensificandosi, durante tutto il giorno: si diffonde dalla cervicale, alla muscolatura del collo per irradiarsi su tutta la calotta cranica e culminare con un profondo dolore negli occhi (con le lenti a contatto è anche peggio).

E come se qualcosa mi comprimesse la testa e il collo (come se avessi un continuo torcicollo).

Riesco a distinguerlo nettamente dal mal di testa (emicrania), di cui avrò sofferto al massimo una/due volte nella mia vita: oltre ad essere un dolore e fastidio completamente diverso, il mio mal di testa non è assolutamente collegato a fitte sulle tempie, da cui non sono mai stato interessato.

E' stata esclusa anche una presunta fibrimialgia e i valori del sangue di alcuni esami specifici (es tiroide, reumatest, ves pcr) sono assolutamente nella norma.

Ringrazio chi potrà aiutarmi.
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Dr. Francesco Alessio Massimo Serini Medico fisiatra, Medico di medicina manuale 10 1
Gentile utente, mi è parso di capire che questa sintomatologia neuralgica sia comparsa dopo la sua infezione da Sars-CoV-2 (ha parlato di "post-COVID"). Purtroppo si sta assistendo sempre più a complicanze neurologiche da COVID anche se si manifestano sovente in quadri post-polmonitici piuttosto che "semplici" positività. Non so nel caso suo cosa sia successo in merito alla suddetta infezione. L'approccio riabilitativo nel caso della neurite post-COVID non può nulla in prima istanza se non garantire un supporto al trattamento del dolore che deve essere affrontato principalmente con neuromodulatori e oppiodi deboli sotto la stretta sorveglianza del medico curante o specialista di riferimento.

Dott. Alessio Serini

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