Dolore coscia-inguine
Salve, scrivo per conto di mia madre che ha 64 anni. Circa due anni fa, dopo una vacanza di 3 giorni in cui abbiamo camminato molto, mia madre ha accusato forti dolori alla zona inguinale e ad entrambe le cosce, tanto da non potersi muovere e rimanere bloccata a letto per giorni. Il medico di famiglia ha diagnosticato una infiammazione ai tendini e ha prescritto, oltre al riposo, un integratore (Ligatender) e una schiuma cutanea (Dicloreum). Devo aggiungere che mia madre da due anni tutti i giorni percorre un tragitto a piedi di circa 1 km. Un mese fa si è ripresentato lo stesso problema e, oltre ai farmaci sopra elencati, le è stato prescritto Diclofenac. Da qualche giorno è ritornato il dolore e oggi ha effettuato una ecografia muscolotendinea. Questo è il referto del radiologo:" BILATERALMENTE SI APPREZZA AREE DI IPOECOGENICITA' SFUMATA DI I° GRADO NEL CONTESTO DEI MM. ADDUTTORI DELLA COSCIA, IN SEDE INSERZIONALE, SENZA INTERRUZIONE DELLE FIBRE, DA RIFERIRE A ZONE DI EDEMA. ASSENZA DI RACCOLTA LIQUIDA". Mia mamma soffre di iperlordosi lombare, è possibile che questo le comporti un affaticamento muscolare? Un altro radiologo amico di famiglia ha invece parlato di possibile pubalgia (prima ancora di effettuare l'ecografia): sarebbe una diagnosi compatibile col referto del primo radiologo? Grazie per l'attenzione. A.
[#1]
Gentile signora,
purtroppo i dati riportati sono insufficienti per poter attuare una corretta ipotesi diagnostica, poichè manca uno dei dati principali: un obiettività clinica precisa, impossibile da effettuarsi con il mezzo informatico.
In ogni caso:
1) il referto ecografico effettuato non ci dà indicazioni particolari e dirimenti;
2) il dolore riferito, oltre che essere di origine muscolo-tendinea, potrebbe essere anche di origine osteo-articolare, vista anche la storia di "iperlordosi lombare";
Consigli:
sarebbe utile discuterne con il proprio medico curante ed effettuare una RX del rachide lombo-sacrale + bacino per valutazione anche bilateralmente per eliminare sospetto di lombo e/o coxartrosi, in seguito con il referto delle Rx, è consigliabile una visita Specialistica Fisiatrica della sua zona per un esame obiettivo accurato e particolareggiato e per l'eventuale impostazione di terapia medica e/o di un idoneo programma rieducativo personalizzato.
Mi tenga informato!
Cordialità.
purtroppo i dati riportati sono insufficienti per poter attuare una corretta ipotesi diagnostica, poichè manca uno dei dati principali: un obiettività clinica precisa, impossibile da effettuarsi con il mezzo informatico.
In ogni caso:
1) il referto ecografico effettuato non ci dà indicazioni particolari e dirimenti;
2) il dolore riferito, oltre che essere di origine muscolo-tendinea, potrebbe essere anche di origine osteo-articolare, vista anche la storia di "iperlordosi lombare";
Consigli:
sarebbe utile discuterne con il proprio medico curante ed effettuare una RX del rachide lombo-sacrale + bacino per valutazione anche bilateralmente per eliminare sospetto di lombo e/o coxartrosi, in seguito con il referto delle Rx, è consigliabile una visita Specialistica Fisiatrica della sua zona per un esame obiettivo accurato e particolareggiato e per l'eventuale impostazione di terapia medica e/o di un idoneo programma rieducativo personalizzato.
Mi tenga informato!
Cordialità.
Urbano Giulio Pio MD
Specialista Medicina Fisica Riabilitazione
e Psicoterapia
3398917774(h16-20)
NB: il consulto NON sostituisce la visita reale
[#2]
Ex utente
Gentile Dr. Urbano, la ringrazio per l'attenzione e la celere risposta. Mia madre ha effettuate una RX del bacino e della colonna lombosacrale. L'esito è: Iperlordosi lombare e segni di spondiloartrosi. Coxoartrosi bilaterale. Ha effettuato anche una ecocolordoppler arterioso agli arti inferiori presso un chirurgo vascolare, ecco l'esito:
Arterie femoali pervie, lieve fibrosi parietale, flusso valido;
Arterie poplitee pervie, lieve fibrosi parietale, flusso valido;
Arterie tibiali pervie, flusso valido;
I.W.>1;
reflusso venoso safena maior sx:
Conclusione: Assenza di arteriopatia. Insuff. venosa.
Il chirurgo vascolare ha detto che potrebbe trattarsi di una infiammazione al nervo crurale e che, qualora si ripresentasse il dolore, sarebbe opportuno effettuare una TAC.
Spero che, tramite questo sito e il suo consulto, possa trovare un buon fisiatra nella mia regione per una visita accurata. La ringrazio anticipatamente. Saluti.
Arterie femoali pervie, lieve fibrosi parietale, flusso valido;
Arterie poplitee pervie, lieve fibrosi parietale, flusso valido;
Arterie tibiali pervie, flusso valido;
I.W.>1;
reflusso venoso safena maior sx:
Conclusione: Assenza di arteriopatia. Insuff. venosa.
Il chirurgo vascolare ha detto che potrebbe trattarsi di una infiammazione al nervo crurale e che, qualora si ripresentasse il dolore, sarebbe opportuno effettuare una TAC.
Spero che, tramite questo sito e il suo consulto, possa trovare un buon fisiatra nella mia regione per una visita accurata. La ringrazio anticipatamente. Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.2k visite dal 07/05/2009.
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