Dolore coscia-inguine

Salve, scrivo per conto di mia madre che ha 64 anni. Circa due anni fa, dopo una vacanza di 3 giorni in cui abbiamo camminato molto, mia madre ha accusato forti dolori alla zona inguinale e ad entrambe le cosce, tanto da non potersi muovere e rimanere bloccata a letto per giorni. Il medico di famiglia ha diagnosticato una infiammazione ai tendini e ha prescritto, oltre al riposo, un integratore (Ligatender) e una schiuma cutanea (Dicloreum). Devo aggiungere che mia madre da due anni tutti i giorni percorre un tragitto a piedi di circa 1 km. Un mese fa si è ripresentato lo stesso problema e, oltre ai farmaci sopra elencati, le è stato prescritto Diclofenac. Da qualche giorno è ritornato il dolore e oggi ha effettuato una ecografia muscolotendinea. Questo è il referto del radiologo:" BILATERALMENTE SI APPREZZA AREE DI IPOECOGENICITA' SFUMATA DI I° GRADO NEL CONTESTO DEI MM. ADDUTTORI DELLA COSCIA, IN SEDE INSERZIONALE, SENZA INTERRUZIONE DELLE FIBRE, DA RIFERIRE A ZONE DI EDEMA. ASSENZA DI RACCOLTA LIQUIDA". Mia mamma soffre di iperlordosi lombare, è possibile che questo le comporti un affaticamento muscolare? Un altro radiologo amico di famiglia ha invece parlato di possibile pubalgia (prima ancora di effettuare l'ecografia): sarebbe una diagnosi compatibile col referto del primo radiologo? Grazie per l'attenzione. A.
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Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 808 28
Gentile signora,
purtroppo i dati riportati sono insufficienti per poter attuare una corretta ipotesi diagnostica, poichè manca uno dei dati principali: un obiettività clinica precisa, impossibile da effettuarsi con il mezzo informatico.
In ogni caso:
1) il referto ecografico effettuato non ci dà indicazioni particolari e dirimenti;
2) il dolore riferito, oltre che essere di origine muscolo-tendinea, potrebbe essere anche di origine osteo-articolare, vista anche la storia di "iperlordosi lombare";
Consigli:
sarebbe utile discuterne con il proprio medico curante ed effettuare una RX del rachide lombo-sacrale + bacino per valutazione anche bilateralmente per eliminare sospetto di lombo e/o coxartrosi, in seguito con il referto delle Rx, è consigliabile una visita Specialistica Fisiatrica della sua zona per un esame obiettivo accurato e particolareggiato e per l'eventuale impostazione di terapia medica e/o di un idoneo programma rieducativo personalizzato.
Mi tenga informato!
Cordialità.

Urbano Giulio Pio MD
Specialista Medicina Fisica Riabilitazione
e Psicoterapia
3398917774(h16-20)
NB: il consulto NON sostituisce la visita reale

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile Dr. Urbano, la ringrazio per l'attenzione e la celere risposta. Mia madre ha effettuate una RX del bacino e della colonna lombosacrale. L'esito è: Iperlordosi lombare e segni di spondiloartrosi. Coxoartrosi bilaterale. Ha effettuato anche una ecocolordoppler arterioso agli arti inferiori presso un chirurgo vascolare, ecco l'esito:
Arterie femoali pervie, lieve fibrosi parietale, flusso valido;
Arterie poplitee pervie, lieve fibrosi parietale, flusso valido;
Arterie tibiali pervie, flusso valido;
I.W.>1;
reflusso venoso safena maior sx:
Conclusione: Assenza di arteriopatia. Insuff. venosa.
Il chirurgo vascolare ha detto che potrebbe trattarsi di una infiammazione al nervo crurale e che, qualora si ripresentasse il dolore, sarebbe opportuno effettuare una TAC.
Spero che, tramite questo sito e il suo consulto, possa trovare un buon fisiatra nella mia regione per una visita accurata. La ringrazio anticipatamente. Saluti.
[#3]
Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 808 28
Dal referto della Rx, sarei indirizzato verso un disturbo di origine "artrosica".
Rimane valida la sua scelta di recarsi da un fisiatra della sua zona per eventuale conferma e consigli.
Cordialità
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