Dolore acuto al tendine inguinale (adduttori-pettinato-gracile)

Gentili Dottori,
gradirei avere un consulto su un problema che mi affligge da diverso tempo.Nel 1997 praticavo pallavolo a livello agonistico.Durante una fase di riscaldamento con corsa "laterale", molleggiato adeguatamente sulle ginocchia avvertivo improvvisamente un dolore acuto molto forte al tendine inguinale della gamba sinistra (per capirci quello che "viene fuori" sottopelle ed è abbastanza visibile quando si allargano le gambe per fare stretching) che mi rendeva impossibile camminare normalmente per qualche ora se non trascinando la gamba.Premetto che illo tempore non feci alcun movimento eccessivamente brusco o innaturale che facesse pensare a una sovraestensione o distrazione dei muscoli/tendini.Il dolore passò dopo qualche giorno e quindi per altri motivi smisi di praticare sport a livello agonistico.Non ho avuto più problemi di quel tipo gli anni a venire praticando attività "normali" come camminare o correre.Ogni qual volta però faccio dello stretching (e ultimamente ne faccio abbastanza visto che pratico kick-boxing) allargando le gambe quel dolore si ripresenta,sempre in maniera acuta e sempre in un punto esatto (a pochi centimetri dal testicolo) e ben definito.Se forzo lo stretching il dolore permane per qualche giorno ma non pregiudica le mie attività quotidiane.Naturalmente io cerco di non forzare nulla,ma non forzando non riesco ad ottenere quell'allungamento necessario alla pratica dello sport e che mi infonde elasticità,sollievo e benessere.Premetto che ho strutture muscolari delle gambe abbastanza importanti di natura,soprattutto nella parte anteriore.Vorrei sapere secondo Voi di cosa si possa trattare e quali sono le terapie atte a ripristinare le normali funzionalità.Grazie infinitamente per l'attenzione prestatami
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Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 808 28
Gentile utente,
certo che da 1997 ad oggi di tempo ne è passato!
In ogni caso prima di consigliarle qualsiasi tipo di terapia e/o trattamento, a mio parere è indispensabile avere una diagnosi. Dal suo racconto è possibile "ipotizzare" un problema delle "parti molli" con probabile lesione muscolo-tendinea, dalla sua precisa descrizione, probabilmente degli adduttori di coscia.
Visto che lei è in grado di riconoscere il punto preciso del dolore, la cosa che le suggerisco è quella di fare una ecografia, esame NON invasivo e facilmente attuabile, per verificare lo stato attuale muscolo-tendineo.
Con il referto dell'esame si possono dare dei consigli terapeutici più precisi.
Buona giornata!

Urbano Giulio Pio MD
Specialista Medicina Fisica Riabilitazione
e Psicoterapia
3398917774(h16-20)
NB: il consulto NON sostituisce la visita reale

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Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Urbano,
la ringrazio innanzitutto per la celere risposta.Effettivamente è passato un bel pò di tempo ma in tutti questi anni non mi sono mai preoccupato eccessivamente poichè posso svolgere le normali attività senza alcun dolore.Farò questa ecografia come da Lei consigliatomi.Nel caso in cui fosse confermata la lesione,quello che sento ora è un dolore provocato dalla mancata elasticità causata un inspessimento del tendine/muscolo dovuto a tessuto cicatriziale????E nel caso esistono terapie o interventi di riabilitazione???
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Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 808 28
Gentile utente,
penso sia corretto fare un passo per volta,
meglio aspettare prima il referto dell'ecografia ed in seguito dare indicazioni terapeutiche.
Cordialità