Sinovite
Salve,5 anni fa ho riportato sub-lussazione ad entrambe le spalle con:tendinopatia inserzionale sovraspinato dx-sx,ipertono trapezio destro,versamento gleno-omerale.Ho fatto tecar,laser,magneto,ionoforesi,potenziamento.Ora,sono quasi 2 anni che faccio pesi,sollevando anche più di 100 kg,ed i dolori sono spariti nella spalla dx,ho qualche leggero fastidio alla spalla sx,all'inserzione del sovraspinato.Quello che mi stranizza però è che,circa 2 anni fa feci una rm alle spalle,e non venne rilavato niente,allora non mi spiego perche nei movimenti di braccia oltre i 90° provo dolore al sovraspinato sn e dx coi pesi se ho una presa larga,infatti carico solo con una presa stretta,e sempre se porto le braccia oltre i 90°la testa dell'omero scricchiola.Provo dolore anche dopo un pò di nuoto intenso,infatti non lo pratico più.Appurato che non ho tendiniti croniche perchè sono limitato in questi movimenti?
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Egr. Utente,
l'ipotesi più verosimile è che vi sia un residuo di infiammazione articolare, proprio a acarico della scapolo-omerale. L'infiammazione articolare si manifesta con dolore, scroscio, limitazione meccanica. La causa è legata alla presenza di tessuto sinoviale rigonfio e talvolta a versamento liquido che impegnano fisicamente lo spazio articolare. Le consiglio di effettuare quindi un monitoraggio periodico (ogni 6 -8 mesi) di tale condizione mediante Risonanza Magnetica per escludere una tendenza all'aggravamento della infiammazione. In caso di aggravamento dei sintomi possono essere indicati trattamenti medici e fisici e talvolta, artroscopici.
l'ipotesi più verosimile è che vi sia un residuo di infiammazione articolare, proprio a acarico della scapolo-omerale. L'infiammazione articolare si manifesta con dolore, scroscio, limitazione meccanica. La causa è legata alla presenza di tessuto sinoviale rigonfio e talvolta a versamento liquido che impegnano fisicamente lo spazio articolare. Le consiglio di effettuare quindi un monitoraggio periodico (ogni 6 -8 mesi) di tale condizione mediante Risonanza Magnetica per escludere una tendenza all'aggravamento della infiammazione. In caso di aggravamento dei sintomi possono essere indicati trattamenti medici e fisici e talvolta, artroscopici.
Dr. Riccardo Busa
S.C. Chirurgia della Mano e Microchirurgia
Az. Osp./Univ. Policlinico di Modena
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Ex utente
La ringrazio per l'attenzione Dr.Busa,quel che non ho scritto precedentemente era che in effetti anche l'anno scorso ho effettuato una rmn spalla sx,ed è risultata una leggera sinovite inserzione del sovraspinato.Feci 5 sedute di tecar,ci fu una diminuzione del dolore,ma questo purtroppo è ancora presente anche se lieve in allenamento ed assente a riposo.Il mio fisiatra,che è anche medico dello sport,mi diceva che chi come me,pratica sport agonistico(thai boxe e pesi 5 volte a sett.11 mesi all'anno),è soggetto a delle sofferenze tendinee.Mi sconsigliava anche di sforzare le spalle oltre i 90° dato che avevo un problema d'instabilità della cuffia dei rotatori(se ricordo bene),ma ha detto che non ho assolutamente bisogno d'un intervento in artroscopia,e che stando attento potevo fare qualunque sforzo,consigliandomi stretcing e potenziamento(isometria ecc.)pre e post-allenamento.Ciò che non capisco,e che dovrò richiedere al fisiatra,è perchè non posso sforzare oltre i 90°con una presa stretta,secondo lei ho residui d'infiammazione nella zona scapolo-omerale.A giorni farò delle ecografie per monitorare la situazione,ma secondo Lei,escludendo interventi,come si potrebbe curare definitivamente questa recidivante infiammazione?Tecar+potenziamento?Nel caso abbia qualcosa di cronico,esistono cure efficaci e risolutive?Per ultimo,ha dei consigli da darmi contro le contratture muscolari?Farò presente le Sue risposte al mio fisiatra.
Cordialmente.
Cordialmente.
[#3]
Egr. Utente,
personalmente ritengo sia da sconsigliare attualmente ogni tipo di terapia chirurcico-artroscopica. Ritengo inoltre che un follow-up personalizzato di potenziamento più eventuale fisioterapia (es. tecar) sia l'approccio migliore, ovviamente da seguire nel tempo. Cure efficacemente risolutive non esistono in senso assoluto. Ognuno di noi deve imparare a conoscere fino a dove può spingersi con l'esercizio cercando di non superare il confine oltre il quale i muscoli e i tendini cominciano a risentirne.
Questo "confine" può essere spostato ed ampliato a patto che vi sia di base una attenzione individuale a "non esagerare", mentre il preparatore deve conoscere l'atleta e seguirlo nel tempo. Il fisiatra e il medico dello sport possono entrare in azione per curare eventuali disturbi più fastidiosi e "difficili".
Cordiali Saluti,
personalmente ritengo sia da sconsigliare attualmente ogni tipo di terapia chirurcico-artroscopica. Ritengo inoltre che un follow-up personalizzato di potenziamento più eventuale fisioterapia (es. tecar) sia l'approccio migliore, ovviamente da seguire nel tempo. Cure efficacemente risolutive non esistono in senso assoluto. Ognuno di noi deve imparare a conoscere fino a dove può spingersi con l'esercizio cercando di non superare il confine oltre il quale i muscoli e i tendini cominciano a risentirne.
Questo "confine" può essere spostato ed ampliato a patto che vi sia di base una attenzione individuale a "non esagerare", mentre il preparatore deve conoscere l'atleta e seguirlo nel tempo. Il fisiatra e il medico dello sport possono entrare in azione per curare eventuali disturbi più fastidiosi e "difficili".
Cordiali Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.7k visite dal 04/05/2009.
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