Bisogno di trovare materiale inerente alla riabilitazione in seguito a lesione del plesso brachiale
salve,
sono una giovane fisioterapista. Avrei bisogno di trovare materiale inerente alla riabilitazione in seguito a lesione del plesso brachiale e ricostruzione dello stesso con innesti. al momento infatti sta frequentando l'ambulatorio pubblico in cui lavoro,un ragazzo di 36 anni di cui mi appresto a raccontarle la storia.
Nel mese di Maggio 2008 il pz è rimasto vittima di un incidente stradale con la propria moto, in seguito al quale ha riportato trauma toracico, trauma addominale con rottura di milza, grave trauma avulsivo della spalla ed arto superiore sx, con frattura della clavicola, frattura scomposta a più frammenti della scapola, frattura di radio ed ulna, lesione dell'arteria e della vena succlavia con devascolarizzazione dell'arto superiore sinistro, lesione del plesso brachiale.
Il paziente è stato sottoposto a 5 interventi chirurgici, di cui il primo in urgenza, consistenti in asportazione della milza, drenaggio pnx sn, chiusura dell'arteria e della vena succlavia mediante spirali posizionate tramite cateterismo,sintesi della clavicola, radio ed ulna, rivascolarizzazione dell'arteria e vena succlavia mediante innesti di vena safena,fasciotomie decompressive dell'arto superiore sinistro; nel post-operatorio sono state trattate chirurgicamente le fasciotomie mediante suture dirette(porzione anteriore-mediale del braccio e posteriore dell'avambraccio) ed innesti cutanei (porzione posteriore del braccio e anteriore avambraccio).il paziente viene quindi dimesso nel mese di luglio dopo aver eseguito elettromiografia(attività volontaria presente solo su trapezio).
Il 27/07/2008 il paziente viene sottoposto ad intervento chirurgico di riduzione cruenta della frattura di radio e ulna con fissazione interna , e ricostruzione del plesso brachiale mediante innesti nervosi di nervo surale prelevato da entrambe le gambe.
Attualmente il paziente presenta plegia all'arto superiore con movimenti al pettorale, trapezio valutabili in f3, accenni di movimenti al deltoide (f2), al tricipite (f2),bicipite (f1).conservato il rom delle articolazioni della mano, del polso, del gomito mentre risulta limitato il rom della spalla (frattura scomposta di scapola, cicatrice importanti nella zona del pettorale).
Il trattamento riabilitativo consiste in mobilizzazione passiva di tutte le articolazioni dell'arto superiore, attiva-assistita dei muscoli reclutabili,esercizi propriocettivi, massaggio delle cicatrici e elettrostimolazione con corrente rettangolare sul muscolo bicipite e su tutti i muscoli di avambraccio e mano, e con corrente interferenziale sui muscoli pettorale, tricite, deltoide.
Questo è tutto quello che al momento siamo stati in grado di fare ma siamo alla ricerca di approfondimenti per offrire al nostro paziente quanto di meglio sia possibile allo stato attuale delle conoscenze in merito a questo argomento.
La ringrazio dell'attenzione e rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Cristina
sono una giovane fisioterapista. Avrei bisogno di trovare materiale inerente alla riabilitazione in seguito a lesione del plesso brachiale e ricostruzione dello stesso con innesti. al momento infatti sta frequentando l'ambulatorio pubblico in cui lavoro,un ragazzo di 36 anni di cui mi appresto a raccontarle la storia.
Nel mese di Maggio 2008 il pz è rimasto vittima di un incidente stradale con la propria moto, in seguito al quale ha riportato trauma toracico, trauma addominale con rottura di milza, grave trauma avulsivo della spalla ed arto superiore sx, con frattura della clavicola, frattura scomposta a più frammenti della scapola, frattura di radio ed ulna, lesione dell'arteria e della vena succlavia con devascolarizzazione dell'arto superiore sinistro, lesione del plesso brachiale.
Il paziente è stato sottoposto a 5 interventi chirurgici, di cui il primo in urgenza, consistenti in asportazione della milza, drenaggio pnx sn, chiusura dell'arteria e della vena succlavia mediante spirali posizionate tramite cateterismo,sintesi della clavicola, radio ed ulna, rivascolarizzazione dell'arteria e vena succlavia mediante innesti di vena safena,fasciotomie decompressive dell'arto superiore sinistro; nel post-operatorio sono state trattate chirurgicamente le fasciotomie mediante suture dirette(porzione anteriore-mediale del braccio e posteriore dell'avambraccio) ed innesti cutanei (porzione posteriore del braccio e anteriore avambraccio).il paziente viene quindi dimesso nel mese di luglio dopo aver eseguito elettromiografia(attività volontaria presente solo su trapezio).
Il 27/07/2008 il paziente viene sottoposto ad intervento chirurgico di riduzione cruenta della frattura di radio e ulna con fissazione interna , e ricostruzione del plesso brachiale mediante innesti nervosi di nervo surale prelevato da entrambe le gambe.
Attualmente il paziente presenta plegia all'arto superiore con movimenti al pettorale, trapezio valutabili in f3, accenni di movimenti al deltoide (f2), al tricipite (f2),bicipite (f1).conservato il rom delle articolazioni della mano, del polso, del gomito mentre risulta limitato il rom della spalla (frattura scomposta di scapola, cicatrice importanti nella zona del pettorale).
Il trattamento riabilitativo consiste in mobilizzazione passiva di tutte le articolazioni dell'arto superiore, attiva-assistita dei muscoli reclutabili,esercizi propriocettivi, massaggio delle cicatrici e elettrostimolazione con corrente rettangolare sul muscolo bicipite e su tutti i muscoli di avambraccio e mano, e con corrente interferenziale sui muscoli pettorale, tricite, deltoide.
Questo è tutto quello che al momento siamo stati in grado di fare ma siamo alla ricerca di approfondimenti per offrire al nostro paziente quanto di meglio sia possibile allo stato attuale delle conoscenze in merito a questo argomento.
La ringrazio dell'attenzione e rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Cristina
[#1]
Gentilissima Cristina,
le rispondo in base alla mia esperienza personale di pazienti trattati per lesione del plesso brachiale.
L'approccio terapeutico da lei impostato è corretto, al momento sono passati circa sette mesi dall'intervento di ricostruzione del plesso, si è nella tempistica media "minima", di recupero di un'attività motoria volontaria, nel caso del suo paziente ci sono da aggiungere anche eventuali "complicanze" dovute agli interventi di fasciotomia ed innesti cutanei, che sicuramente vanno ad allungare i tempi di recupero.
Consiglio di continuare con un intensivo programma di FKT in particolare con esercizi di facilitazioni neuromuscolari propriocettive (ottimo l'approccio con la metodica Kabat), inserendo un programma di esercizi che il paziente dovrà effettuare autonomamente anche a domicilio; scollamento manuale di eventuali aderenze cicatriziali; elettrostimolazione dei gruppi muscolari deficitari; effettuare EMG di controllo ogni 3/4 mesi; non arrendersi ed avere tanta pazienza.
Se a distanza di 12/15 mesi dall'ultimo intervento i risultati sono scarsi, c'è sicuramente da richiedere un'attenta valutazione da parte del NCH.
Buon Lavoro!
le rispondo in base alla mia esperienza personale di pazienti trattati per lesione del plesso brachiale.
L'approccio terapeutico da lei impostato è corretto, al momento sono passati circa sette mesi dall'intervento di ricostruzione del plesso, si è nella tempistica media "minima", di recupero di un'attività motoria volontaria, nel caso del suo paziente ci sono da aggiungere anche eventuali "complicanze" dovute agli interventi di fasciotomia ed innesti cutanei, che sicuramente vanno ad allungare i tempi di recupero.
Consiglio di continuare con un intensivo programma di FKT in particolare con esercizi di facilitazioni neuromuscolari propriocettive (ottimo l'approccio con la metodica Kabat), inserendo un programma di esercizi che il paziente dovrà effettuare autonomamente anche a domicilio; scollamento manuale di eventuali aderenze cicatriziali; elettrostimolazione dei gruppi muscolari deficitari; effettuare EMG di controllo ogni 3/4 mesi; non arrendersi ed avere tanta pazienza.
Se a distanza di 12/15 mesi dall'ultimo intervento i risultati sono scarsi, c'è sicuramente da richiedere un'attenta valutazione da parte del NCH.
Buon Lavoro!
Urbano Giulio Pio MD
Specialista Medicina Fisica Riabilitazione
e Psicoterapia
3398917774(h16-20)
NB: il consulto NON sostituisce la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10.7k visite dal 23/04/2009.
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