Distrazione polpaccio corsa
Gentile dottore, il 30 luglio, alla fine di un allenamento su pista in cui ero al massimo della mia velocità, ho avvertito una fitta al polpaccio sinistro.
Terminato l'allenamento ho zoppicato nei due giorni successivi.
Poi, dato che non avevo dolore, ho ripreso a correre fino all'11 agosto quando il problema si è ripresentato.
Da allora ho alternato una settimana di riposo e poi una prova di corsa.
Ma avendo dolore dopo appena 30 minuti di corsa lenta, il 9 settembre mi sono rivolta ad un fisioterapista che in tre sedute ha sciolto delle contratture ad entrambi i polpacci.
Ho fatto anche la Tecar durante le sedute di fisioterapia.
Non potendo comunque tornare alla corsa, perchè il 14 settembre ho avvertito provando a correre un morso al polpaccio, ho eseguito una eco il 16 settembre, il cui risultato è:
"A carico delle componenti muscolo-tendinee del polpaccio sinistro, in atto non si apprezzano lesioni traumatiche nè versamenti.
Lievissima iperecogenicità del gemello mediale come nei casi di edema flogistico."
Il radiologo mi ha detto che guarirò, ma mi ha consigliato 6 mesi di riposo dalla corsa e di valutare sport diversi in quanto il running risulta troppo rischioso per il corpo anche in considerazione della mia età.
Ho 48 anni, sono alta 1, 50 e peso 46 kg.
Corro da più di 15 anni, facendo circa 40 km settimanali.
Non ho mai avuto un infortunio, possibile che debba rinunciare alla corsa per quello che mi è capitato?
Posso in questi 6 mesi, in assenza di dolore, camminare, nuotare, andare in bici?
Grazie e scusate il post lungo
Terminato l'allenamento ho zoppicato nei due giorni successivi.
Poi, dato che non avevo dolore, ho ripreso a correre fino all'11 agosto quando il problema si è ripresentato.
Da allora ho alternato una settimana di riposo e poi una prova di corsa.
Ma avendo dolore dopo appena 30 minuti di corsa lenta, il 9 settembre mi sono rivolta ad un fisioterapista che in tre sedute ha sciolto delle contratture ad entrambi i polpacci.
Ho fatto anche la Tecar durante le sedute di fisioterapia.
Non potendo comunque tornare alla corsa, perchè il 14 settembre ho avvertito provando a correre un morso al polpaccio, ho eseguito una eco il 16 settembre, il cui risultato è:
"A carico delle componenti muscolo-tendinee del polpaccio sinistro, in atto non si apprezzano lesioni traumatiche nè versamenti.
Lievissima iperecogenicità del gemello mediale come nei casi di edema flogistico."
Il radiologo mi ha detto che guarirò, ma mi ha consigliato 6 mesi di riposo dalla corsa e di valutare sport diversi in quanto il running risulta troppo rischioso per il corpo anche in considerazione della mia età.
Ho 48 anni, sono alta 1, 50 e peso 46 kg.
Corro da più di 15 anni, facendo circa 40 km settimanali.
Non ho mai avuto un infortunio, possibile che debba rinunciare alla corsa per quello che mi è capitato?
Posso in questi 6 mesi, in assenza di dolore, camminare, nuotare, andare in bici?
Grazie e scusate il post lungo
[#1]
Buonasera
Non avendo lei una lesione muscolare strutturale (chiamato comunemente "strappo") è libera di effettuare attività sportiva senza alcuna controindicazione.
La sua storia clinica sembrerebbe corrispondere ad un quadro clinico di "Dolore muscolare indotto da fatica" (il comune "affaticamento muscolare") che corrisponde ad una "infiammazione" del muscolo secondario ad un sovraccarico che ha una prognosi benigna con risoluzione dei sintomi nel giro di pochi giorni. Dovrebbe invece affidarsi ad uno specialista fisiatra che la visiti per inquadrare eventuali anomalie biomeccanomiche predisponenti ed attuare un percorso fisioterapico e di riatletizzazione adeguato alla sua condizione per evitare queste recidive.
Vorrei rassicurarla che le lesioni strutturali muscolari "lievi" (se dovessimo inquadrare le lesioni muscolari in base a una scala gerarchica di gravita, corrisponderebbe ad livello più severo del suo problema) hanno un tempo di guarigione di un mese per il ritorno in campo.
Cordialmente
Buona serata
Non avendo lei una lesione muscolare strutturale (chiamato comunemente "strappo") è libera di effettuare attività sportiva senza alcuna controindicazione.
La sua storia clinica sembrerebbe corrispondere ad un quadro clinico di "Dolore muscolare indotto da fatica" (il comune "affaticamento muscolare") che corrisponde ad una "infiammazione" del muscolo secondario ad un sovraccarico che ha una prognosi benigna con risoluzione dei sintomi nel giro di pochi giorni. Dovrebbe invece affidarsi ad uno specialista fisiatra che la visiti per inquadrare eventuali anomalie biomeccanomiche predisponenti ed attuare un percorso fisioterapico e di riatletizzazione adeguato alla sua condizione per evitare queste recidive.
Vorrei rassicurarla che le lesioni strutturali muscolari "lievi" (se dovessimo inquadrare le lesioni muscolari in base a una scala gerarchica di gravita, corrisponderebbe ad livello più severo del suo problema) hanno un tempo di guarigione di un mese per il ritorno in campo.
Cordialmente
Buona serata
Dr. Giovanni Pintabona
Medicina Fisica e Riabilitativa
Ecografia Muscoloscheletrica
Infiltrazioni Ecoguidate
giopintabona@gmail.com
[#2]
Utente
Gentile dottor Pintabona, grazie per la risposta. Un'anomalia biomeccanomica può sopraggiungere dopo 15 anni di atletica? Ho fatto 5 sedute di fioterapia con massaggio decontratturante e Tecar, quale percorso fisioterapico suggerisce?Giovedì scorso ho pattinato. Fin quando sono andata in piano non ho avuto alcun problema, ma alla prima salita, nemmeno tanto ripida, si é insediato il dolore che non mi ha lasciata più. L'indomani zoppicavo. Ho notato che, rispetto a prima, recupero più in fretta, ma devo stare a riposo. Sto mettendo il ghiaccio perché trovo il polpaccio leggermente gonfio. Mi rivolgero' ad un fisiatra, grazie ancora. Saluti cordiali, Elisa
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 25/09/2020.
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