Borsite trocanterica
Salve,
Sono una donna di 37 anni.
Esattamente 4 mesi fa sono caduta dalle scale urtando violentemente sul pianerottolo la parte esterna dell'anca sinistra procurandomi un ematoma molto esteso e denso.
In pronto soccorso, il giorno successivo alla caduta, mi hanno consigliato di attendere che passasse la fase critica prima di poter procedere con eventuali accertamenti.
Notando una regressione del dolore parallelamente ad un riassorbimento della porzione superficiale dell'ematoma ed interpretando tali segnali come indice di lenta ma progressiva guarigione, ho deciso di non effettuare alcun controllo, siano a quando non si é verificata una riacutizzazione del dolore e del gonfiore.
Spinta da tali sintomi, oltreché dalla visibilità del sangue presente negli strati più profondi dei tessuti nonostante fossero passati quasi 3 mesi dall'accaduto, ho deciso di sottopormi ad un accertamento ecografico che ha riscontrato la presenza di una borsite trocanterica, la quale, mi é stato detto dal medico, sarebbe rientrata spontaneamente.
Ora, trascorso un ulteriore mese, il gonfiore é aumentato ed il dolore é diventato lancinante.
Un ulteriore consulto da un ortopedico é servito ad avere conferma della diagnosi ma nulla altro in merito all'aspetto terapico (se non il consiglio di applicare ghiaccio più volte al giorno), dal momento che, nel frattempo, ho scoperto di essere incinta.
Ora, chiedo gentilmente a voi, quale strada potrei seguire per cercare di risolvere il problema nonostante la mia condizione di gestante? Sono al 2 mese e l'attesa di altri 7 mesi più il tempo necessario per l'allattamento potrebbe portare alla cronicizzazione del mio problema, mi é stato detto.
Attendo i vostri preziosissimi consigli.
Grazie infinite.
Sono una donna di 37 anni.
Esattamente 4 mesi fa sono caduta dalle scale urtando violentemente sul pianerottolo la parte esterna dell'anca sinistra procurandomi un ematoma molto esteso e denso.
In pronto soccorso, il giorno successivo alla caduta, mi hanno consigliato di attendere che passasse la fase critica prima di poter procedere con eventuali accertamenti.
Notando una regressione del dolore parallelamente ad un riassorbimento della porzione superficiale dell'ematoma ed interpretando tali segnali come indice di lenta ma progressiva guarigione, ho deciso di non effettuare alcun controllo, siano a quando non si é verificata una riacutizzazione del dolore e del gonfiore.
Spinta da tali sintomi, oltreché dalla visibilità del sangue presente negli strati più profondi dei tessuti nonostante fossero passati quasi 3 mesi dall'accaduto, ho deciso di sottopormi ad un accertamento ecografico che ha riscontrato la presenza di una borsite trocanterica, la quale, mi é stato detto dal medico, sarebbe rientrata spontaneamente.
Ora, trascorso un ulteriore mese, il gonfiore é aumentato ed il dolore é diventato lancinante.
Un ulteriore consulto da un ortopedico é servito ad avere conferma della diagnosi ma nulla altro in merito all'aspetto terapico (se non il consiglio di applicare ghiaccio più volte al giorno), dal momento che, nel frattempo, ho scoperto di essere incinta.
Ora, chiedo gentilmente a voi, quale strada potrei seguire per cercare di risolvere il problema nonostante la mia condizione di gestante? Sono al 2 mese e l'attesa di altri 7 mesi più il tempo necessario per l'allattamento potrebbe portare alla cronicizzazione del mio problema, mi é stato detto.
Attendo i vostri preziosissimi consigli.
Grazie infinite.
[#1]
Gentile Utente ,
L e consiglierei di assumere un integratore a basa di lobelina ( ESTRATO SECCO DI ANANAS ) che concorre al riassorbimento dell'ematoma profondo-borsite , inoltre sarebbe utile dopo il 3/4 mese di gravidanza praticare sedute di idrolinesiterapia 2 volte a settimana presso un Centro Convenzionato per aiuatere , con il movimento facilitato in acqua , il riassorbimento dell'ematoma profondo.
Sottoponga questi consigli al parere dello Specialista Ginecologo che La sta seguendo per la gravidanza e non pratiche alcuna terapia strumentale tipo ultrasuoni o altro che sono controindicati.
Saluti
L e consiglierei di assumere un integratore a basa di lobelina ( ESTRATO SECCO DI ANANAS ) che concorre al riassorbimento dell'ematoma profondo-borsite , inoltre sarebbe utile dopo il 3/4 mese di gravidanza praticare sedute di idrolinesiterapia 2 volte a settimana presso un Centro Convenzionato per aiuatere , con il movimento facilitato in acqua , il riassorbimento dell'ematoma profondo.
Sottoponga questi consigli al parere dello Specialista Ginecologo che La sta seguendo per la gravidanza e non pratiche alcuna terapia strumentale tipo ultrasuoni o altro che sono controindicati.
Saluti
Prof.Alberto Grasso
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 10/08/2018.
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