Problemi piede dopo trauma anno scorso
Salve specialisti fisiatra
sono a scrivere per postumi trauma da schiacciamento piede dell'anno scorso; per meglio far comprendere, e mia semplicità di esposizione, riporto lettera che ho dato al mio medico:
"Dottore anche se Lei mi dice che non lo vede, l’alone rotondo più rosaceo sotto il piede in corrispondenza verticale zona trauma c’è, e si acuisce col cammino.
E anche se mi disse che i due piedi possono essere diversi, nel dx il bordo esterno piede appare un pò più gonfio, edematoso del sx che è asciutto, smilzo.
Ho telefonato alla Fisitara che mi aveva prescritto le “Manipolazioni neuroconnettivali”. Un fisoterapista me ne volle fare solo 3, allora le ho telefonato per chiederle che, stanti ancora disturbi, volevo un consiglio su come procedere, perché evidente ancora il senso di piede “legato”, di “pelle un pò appiccicata” e di fastidio all’appoggio (disestesia?) e dolenzia sino verso la caviglia.
Lei ha iniziato a dirmi “Ah ma la fisioterapia è un tentativo, a volte efficace, a volte un po’, a volte per niente, è come la medicina non sempre si va a colpo sicuro..”. Poi ha detto che è passato molto tempo dal trauma, che poi se passa molto tempo il tessuto “si organizza” etc. Mi ha detto che lei come fisiatra ha ritenuto opportuno indicarmi quelle “manipolazioni neuro connettivali”, mi ha detto che se con quelle 3 fatte qualche miglioramento l’ho incontrato di proseguire farne altre, altrimenti sarebbero soldi buttai via. Le ho detto “Scusi dottoressa lei parla di tempo, due suoi colleghi fisiatri che mi videro mesi precedenti, non mi stabilirono di fare quelle manipolazioni, perchè non me le prescrissero, se la mette sul discorso del troppo tempo trascorso?” Lei ha ribattuto “Io non lo so cosa fanno i miei colleghi, io so cosa prescrivo io in tutta coscienza. Se la fisioterapia non fa effetto allora ci vuole una valutazione ortopedica” ed io “Ma una soluzione chirurgica? ” e lei “ Chi lo sa, forse, è comunque l’ortopedico a valutare; non so che aggiungere”.
Dottore Lei mi disse sempre che il tempo (nei traumi) aiutava molto a risolvere ed io Le avevo creduto; ora dalla Fisiatra vengo a sapere che nel mio caso non è così e pare invece che il tempo abbia giocato un fattore sfavorevole."
1) se sto fermo, ho il il fastidio come "tirare" e, ogni tanto, tipo "spilli, pizzichi" nel e dal piede;
2) se cammino poi dopo un po’ oltre fastidio c’è il dolore;
3) se non cammino, emergeranno certamente tutte quelle problematiche fisiologiche che Lei ben conosce"
Purtroppo spesso non c’è una visione olistica e nel migliore dei casi si considera un distretto corporeo a sé stante e non come parte della persona, con tutte le varie implicazioni. Le problematiche, le percezioni negative e falsate non rimangono solo nel piede, ma sotto forma di stress e tensioni si dipanano anche su nel corpo.
Che ci sia ancora qualcosa di positivo da poter fare, per la salute del mio piede? Sono abbastanza "disperato", temo che si sia sottovalutato il problema.
Saluti cordiali
sono a scrivere per postumi trauma da schiacciamento piede dell'anno scorso; per meglio far comprendere, e mia semplicità di esposizione, riporto lettera che ho dato al mio medico:
"Dottore anche se Lei mi dice che non lo vede, l’alone rotondo più rosaceo sotto il piede in corrispondenza verticale zona trauma c’è, e si acuisce col cammino.
E anche se mi disse che i due piedi possono essere diversi, nel dx il bordo esterno piede appare un pò più gonfio, edematoso del sx che è asciutto, smilzo.
Ho telefonato alla Fisitara che mi aveva prescritto le “Manipolazioni neuroconnettivali”. Un fisoterapista me ne volle fare solo 3, allora le ho telefonato per chiederle che, stanti ancora disturbi, volevo un consiglio su come procedere, perché evidente ancora il senso di piede “legato”, di “pelle un pò appiccicata” e di fastidio all’appoggio (disestesia?) e dolenzia sino verso la caviglia.
Lei ha iniziato a dirmi “Ah ma la fisioterapia è un tentativo, a volte efficace, a volte un po’, a volte per niente, è come la medicina non sempre si va a colpo sicuro..”. Poi ha detto che è passato molto tempo dal trauma, che poi se passa molto tempo il tessuto “si organizza” etc. Mi ha detto che lei come fisiatra ha ritenuto opportuno indicarmi quelle “manipolazioni neuro connettivali”, mi ha detto che se con quelle 3 fatte qualche miglioramento l’ho incontrato di proseguire farne altre, altrimenti sarebbero soldi buttai via. Le ho detto “Scusi dottoressa lei parla di tempo, due suoi colleghi fisiatri che mi videro mesi precedenti, non mi stabilirono di fare quelle manipolazioni, perchè non me le prescrissero, se la mette sul discorso del troppo tempo trascorso?” Lei ha ribattuto “Io non lo so cosa fanno i miei colleghi, io so cosa prescrivo io in tutta coscienza. Se la fisioterapia non fa effetto allora ci vuole una valutazione ortopedica” ed io “Ma una soluzione chirurgica? ” e lei “ Chi lo sa, forse, è comunque l’ortopedico a valutare; non so che aggiungere”.
Dottore Lei mi disse sempre che il tempo (nei traumi) aiutava molto a risolvere ed io Le avevo creduto; ora dalla Fisiatra vengo a sapere che nel mio caso non è così e pare invece che il tempo abbia giocato un fattore sfavorevole."
1) se sto fermo, ho il il fastidio come "tirare" e, ogni tanto, tipo "spilli, pizzichi" nel e dal piede;
2) se cammino poi dopo un po’ oltre fastidio c’è il dolore;
3) se non cammino, emergeranno certamente tutte quelle problematiche fisiologiche che Lei ben conosce"
Purtroppo spesso non c’è una visione olistica e nel migliore dei casi si considera un distretto corporeo a sé stante e non come parte della persona, con tutte le varie implicazioni. Le problematiche, le percezioni negative e falsate non rimangono solo nel piede, ma sotto forma di stress e tensioni si dipanano anche su nel corpo.
Che ci sia ancora qualcosa di positivo da poter fare, per la salute del mio piede? Sono abbastanza "disperato", temo che si sia sottovalutato il problema.
Saluti cordiali
[#1]
Utile elettromiografia ma perché non rivolgersi a un centro di terapia del dolore magari un hub con possibilità di ricorrere a tecniche anche invasive per il trattamento delle parestesie edi quello che sembra essere un dolore neuropatico?
Dr. massimiliano sette
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore
Grazie per la risposta e per i consigli; mi scrive di Elettromiografia, sapesse, io ne parlai sia col mio Medico che con l' Ortopedico, ma non me la vollero precrivere! ora proverò a richiederla nuovamente..
Per completezza di informazione riporto il referto della RMN fatta diversi mesi fa; c' è da dire che anche se nel referto si cita di fratture, fratture vere e proprie non ci furono, il radiologo e l'ortopedico mi dissero che non ci fu frattura ma sotto il 5 ° metatarso dove ci fu l'impatto, si determinò un ematoma di ca 2 cm di diametro, poi - mi dissero - riassorbito.
Saluti cordiali
REFERTO RM:
Irregolarità della corticale e della trabecolare spongiosa al terzo medio - prossimale del quinto metatarso, come da esiti di frattura in asse. Residua modesta disomogeneità della intensità del segnale del midollo osseo, come da fenomeni riparativi.
Di minore entità la irregolarità della trabecolatura spongiosa peronale, come da esiti di frattura intraspongiosa. A questo livello non vi sono alterazioni residue della intensità del segnale del midollo osseo.
Non altre alterazioni delle componenti scheletriche. Regolari i rapporti articolari.
Nella norma le componenti tendinee e legamentose comprese nelle immagini.
Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali.
Grazie per la risposta e per i consigli; mi scrive di Elettromiografia, sapesse, io ne parlai sia col mio Medico che con l' Ortopedico, ma non me la vollero precrivere! ora proverò a richiederla nuovamente..
Per completezza di informazione riporto il referto della RMN fatta diversi mesi fa; c' è da dire che anche se nel referto si cita di fratture, fratture vere e proprie non ci furono, il radiologo e l'ortopedico mi dissero che non ci fu frattura ma sotto il 5 ° metatarso dove ci fu l'impatto, si determinò un ematoma di ca 2 cm di diametro, poi - mi dissero - riassorbito.
Saluti cordiali
REFERTO RM:
Irregolarità della corticale e della trabecolare spongiosa al terzo medio - prossimale del quinto metatarso, come da esiti di frattura in asse. Residua modesta disomogeneità della intensità del segnale del midollo osseo, come da fenomeni riparativi.
Di minore entità la irregolarità della trabecolatura spongiosa peronale, come da esiti di frattura intraspongiosa. A questo livello non vi sono alterazioni residue della intensità del segnale del midollo osseo.
Non altre alterazioni delle componenti scheletriche. Regolari i rapporti articolari.
Nella norma le componenti tendinee e legamentose comprese nelle immagini.
Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali.
[#3]
dalla valutazione Rm letta si potrebbe pensare anche a un Neuroma di Morton, fenomeno legato a processi riparativi anomali della componente nervosa tali da giustificare il tipo di sintomatologia che lei riferisce, è inutile dirle che una attenta valutazione algologica potrebbe esserle utile a presto
[#4]
Utente
Buongiorno Dottore
Neuroma di Morton??? visitato da 3 ortopedici diversi, visitato da 3 fisiatra diversi, e a nessuno è mai balenata tale eventualità? capisco quell'irresponsabile del mio curante, che pare debba dissanguarsi lui a prescrivere esami, ma che pure gli specialisti...poi mi sa che una volta, ne accennai io, se ci poteva essere tale posibilità di sindrome di quel Neuroma di Morton, mi pare col mio medico...ora vado da lui, mi sente...
Dottore scusi, potrebbe andare bene una visita neurologica? e nel caso fosse confermato questo NEUROMA DI MORTON, si può fare ancora qualcosa o non c'è più speranza?
La ringrazio
Neuroma di Morton??? visitato da 3 ortopedici diversi, visitato da 3 fisiatra diversi, e a nessuno è mai balenata tale eventualità? capisco quell'irresponsabile del mio curante, che pare debba dissanguarsi lui a prescrivere esami, ma che pure gli specialisti...poi mi sa che una volta, ne accennai io, se ci poteva essere tale posibilità di sindrome di quel Neuroma di Morton, mi pare col mio medico...ora vado da lui, mi sente...
Dottore scusi, potrebbe andare bene una visita neurologica? e nel caso fosse confermato questo NEUROMA DI MORTON, si può fare ancora qualcosa o non c'è più speranza?
La ringrazio
[#6]
Utente
Salve Dottore
beh sapere che, se sarà il caso, esistono anche interventi non chirurgici, è confortante.
"Finalmente" il mio medico oggi mi ha prescritto una visita da un Neurologo, che ho prontamente prenotato; vorrei capire una cosa, ma il Neurinoma di Morton, cioè la sua diagnosi ed individuazione, basta un visita specialistica Neurologica per individuarlo?
Grazie e buona serata
beh sapere che, se sarà il caso, esistono anche interventi non chirurgici, è confortante.
"Finalmente" il mio medico oggi mi ha prescritto una visita da un Neurologo, che ho prontamente prenotato; vorrei capire una cosa, ma il Neurinoma di Morton, cioè la sua diagnosi ed individuazione, basta un visita specialistica Neurologica per individuarlo?
Grazie e buona serata
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.4k visite dal 04/11/2017.
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