Condropatia
Buonasera sono un uomo di 49 anni, ex podista. Nel 2015 sono stato operato per meniscectomia selettiva corno posteriore dx. In seguito ho inziato ad avere dolori ad entrambe le ginocchia, trattate con antinfiammatori e per quanto riguarda il dx con 5 infiltrazioni di prp. Ginnastica e potenziamento quadricipiti tre volte a settimana. Da una circa un mese avverto di nuovo dolori, in seguito anche ad una settimana in montagna dove ho prticato trekking.Ho rfatto una rmn il cui risultato è il seguente:
RM GINOCCHIO DEST RO e SINIST RO
L'indagine è stata eseguita impiegando sequenze SE, TSE e STIR, con immagini pesate in T1 e T2, secondo piani assiali, coronali e sagittali, separatamente per ciascuna articolazione.
Ginocchio Destro
Fenomeni degenerativi a carico di entrambe le strutture meniscali e più evidenti a livello del menisco interno, sede di rimodellamento.
Condropatia femoro-tibiale di basso-medio grado con iniziale riassorbimento dell’osso sub-condrale su entrambi i versanti, femorale e tibiale.
Normali le componenti del pivot centrale e le altre strutture capsulo-legamentose esaminate. Ai gradi di flessione dell’esame, la rotula presenta lieve iperpressione esterna; condropatia femoro-rotulea di basso grado.
Presenza di piccola quota di versamento articolare.
Ginocchio Sinistro Fenomeni degenerativi a carico di entrambe le strutture meniscali in assenza di immagini da riferire a soluzioni della continuità.
Condropatia femoro-tibiale di basso-medio grado con iniziale riassorbimento dell’osso sub-condrale su entrambi i versanti, femorale e tibiale.
Normali le componenti del pivot centrale e le altre strutture capsulo-legamentose esaminate. Ai gradi di flessione dell’esame, la rotula presenta lieve iperpressione esterna; condropatia femoro-rotulea di basso grado. Piccola area a bassa intensità
di segnale in tutte le sequenze, del diametro di 3-4 mm, a livello del condilo femorale mediale, in sede endostale, da isola di compatta senza significato patologico.
Presenza di piccola quota di versamento articolare.
Vorrei se possibile qualche delucidazione sul referto e come potermi muovere sulle possibili cure.
Un grazie a chi vorrà darmi qualche consiglio.
RM GINOCCHIO DEST RO e SINIST RO
L'indagine è stata eseguita impiegando sequenze SE, TSE e STIR, con immagini pesate in T1 e T2, secondo piani assiali, coronali e sagittali, separatamente per ciascuna articolazione.
Ginocchio Destro
Fenomeni degenerativi a carico di entrambe le strutture meniscali e più evidenti a livello del menisco interno, sede di rimodellamento.
Condropatia femoro-tibiale di basso-medio grado con iniziale riassorbimento dell’osso sub-condrale su entrambi i versanti, femorale e tibiale.
Normali le componenti del pivot centrale e le altre strutture capsulo-legamentose esaminate. Ai gradi di flessione dell’esame, la rotula presenta lieve iperpressione esterna; condropatia femoro-rotulea di basso grado.
Presenza di piccola quota di versamento articolare.
Ginocchio Sinistro Fenomeni degenerativi a carico di entrambe le strutture meniscali in assenza di immagini da riferire a soluzioni della continuità.
Condropatia femoro-tibiale di basso-medio grado con iniziale riassorbimento dell’osso sub-condrale su entrambi i versanti, femorale e tibiale.
Normali le componenti del pivot centrale e le altre strutture capsulo-legamentose esaminate. Ai gradi di flessione dell’esame, la rotula presenta lieve iperpressione esterna; condropatia femoro-rotulea di basso grado. Piccola area a bassa intensità
di segnale in tutte le sequenze, del diametro di 3-4 mm, a livello del condilo femorale mediale, in sede endostale, da isola di compatta senza significato patologico.
Presenza di piccola quota di versamento articolare.
Vorrei se possibile qualche delucidazione sul referto e come potermi muovere sulle possibili cure.
Un grazie a chi vorrà darmi qualche consiglio.
[#1]
Medico fisiatra
Gentile Utente,
in base alla sua storia clinica, ai suoi sintomi e ai referti riportati sembra possa trattarsi di una patologia artrosica in fase di riacutizzazione (gonartrosi bilaterale). L'artrosi, peraltro, può avere tra i fattori di rischio un'attività sportiva ad elevato impegno agonistico e pregresse lesioni capsulo-legamentose e meniscali. Lo studio e la classificazione di questa patologia richiedono in genere l'esame clinico e una radiografia. Nel suo caso, quindi, andrebbe ben definito lo stato clinico attuale (grado di dolore e di limitazione funzionale) e lo stadio radiografico. In base a questi elementi sarà possibile decidere l'approccio più appropriato tra le numerose opzioni disponibili, la cui combinazione è spesso efficace, a partire da trattamenti riabilitativi che vanno eseguiti da un fisioterapista (esercizio terapeutico sia di tipo aerobico a basso impatto, sia di rinforzo muscolare progressivo di determinati gruppi muscolari in base alla tipologia di artrosi; terapie fisiche come laserterapia, ultrasonoterapia, tens, correnti interferenziali, nonché ghiaccio più volte al giorno per circa 20'), farmacologici (sia locali che per os; terapia infiltrativa con cortisone o acido ialuronico, di cui sono disponibili innumerevoli prodotti da scegliere adeguatamente) fino al trattamento chirurgico ortopedico (protesi).
Spero di esserle stato di supporto per il suo percorso.
Cordiali saluti
Dott. Antimo Moretti
in base alla sua storia clinica, ai suoi sintomi e ai referti riportati sembra possa trattarsi di una patologia artrosica in fase di riacutizzazione (gonartrosi bilaterale). L'artrosi, peraltro, può avere tra i fattori di rischio un'attività sportiva ad elevato impegno agonistico e pregresse lesioni capsulo-legamentose e meniscali. Lo studio e la classificazione di questa patologia richiedono in genere l'esame clinico e una radiografia. Nel suo caso, quindi, andrebbe ben definito lo stato clinico attuale (grado di dolore e di limitazione funzionale) e lo stadio radiografico. In base a questi elementi sarà possibile decidere l'approccio più appropriato tra le numerose opzioni disponibili, la cui combinazione è spesso efficace, a partire da trattamenti riabilitativi che vanno eseguiti da un fisioterapista (esercizio terapeutico sia di tipo aerobico a basso impatto, sia di rinforzo muscolare progressivo di determinati gruppi muscolari in base alla tipologia di artrosi; terapie fisiche come laserterapia, ultrasonoterapia, tens, correnti interferenziali, nonché ghiaccio più volte al giorno per circa 20'), farmacologici (sia locali che per os; terapia infiltrativa con cortisone o acido ialuronico, di cui sono disponibili innumerevoli prodotti da scegliere adeguatamente) fino al trattamento chirurgico ortopedico (protesi).
Spero di esserle stato di supporto per il suo percorso.
Cordiali saluti
Dott. Antimo Moretti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 28/09/2017.
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