Miosite ossificante
Salve gentili Dottori,
sono un ragazzo di 21 anni. A seguito di una partita di calcio, nel gennaio 2016, mi sono procurato uno strappo diagnosticato come di primo grado a livello del terzo prossimale del muscolo retto femorale a giugno dello stesso anno mediante indagine ecografia.
Prima di sottopormi all'ecografia, ignaro del problema se non per i fastidi avvertiti, sono passati sei mesi in cui ho giocato qualche partita avvertendo dolore e per questo motivo mi sono rivolto ad un fisiatra che mi ha diagnosticato tale danno. Mi consigliò riposo e circa 10 sedute di Tecarterapia per favorire la guarigione.
In ottobre ho ricominciato a praticare attività fisica leggera e dopo un po sono tornato a giocare a calcio. Purtroppo la situazione non era cambiata.
Mi sono così rivolto ad un anno di distanza dal primo infortunio ad un altro fisiatra il quale mediante ecografia mi ha diagnosticato una "miosite ossificante a carico del m. retto femorale in sede pre-inserzionale".
In attesa di capire l'entità della patologia con eventuale esame radiografico, il medico ha ritenuto opportuno farmi sottoporre a crioterapia, laserterapia e Tecar per diminuire lo stato infiammatorio. Ritengo l'abbia fatto in previsione di valutare la calcificazione completa e di sottopormi eventualmente a terapia con onde d'urto.
Vi chiedo se il decorso della miosite ossificante e le recidive che purtroppo ho avuto sul primo strappo potranno in qualche modo precludermi un recupero funzionale completo del muscolo.
Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto
sono un ragazzo di 21 anni. A seguito di una partita di calcio, nel gennaio 2016, mi sono procurato uno strappo diagnosticato come di primo grado a livello del terzo prossimale del muscolo retto femorale a giugno dello stesso anno mediante indagine ecografia.
Prima di sottopormi all'ecografia, ignaro del problema se non per i fastidi avvertiti, sono passati sei mesi in cui ho giocato qualche partita avvertendo dolore e per questo motivo mi sono rivolto ad un fisiatra che mi ha diagnosticato tale danno. Mi consigliò riposo e circa 10 sedute di Tecarterapia per favorire la guarigione.
In ottobre ho ricominciato a praticare attività fisica leggera e dopo un po sono tornato a giocare a calcio. Purtroppo la situazione non era cambiata.
Mi sono così rivolto ad un anno di distanza dal primo infortunio ad un altro fisiatra il quale mediante ecografia mi ha diagnosticato una "miosite ossificante a carico del m. retto femorale in sede pre-inserzionale".
In attesa di capire l'entità della patologia con eventuale esame radiografico, il medico ha ritenuto opportuno farmi sottoporre a crioterapia, laserterapia e Tecar per diminuire lo stato infiammatorio. Ritengo l'abbia fatto in previsione di valutare la calcificazione completa e di sottopormi eventualmente a terapia con onde d'urto.
Vi chiedo se il decorso della miosite ossificante e le recidive che purtroppo ho avuto sul primo strappo potranno in qualche modo precludermi un recupero funzionale completo del muscolo.
Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto
[#1]
Buongiorno,
dal suo racconto parrebbevtrattarsi di una comune miosite ossificante circoscritta (M. O. C.) secondaria al trauma cui Lei fa cenno. In tal caso i disturbi legati alla lesione dipendono da una serie di fattori, prime fra tutti la dimensione e la localizzazione. È una patologia da tenere semplicemente monitorata nel tempo, l'eventuale rimozione chirurgica va limitata solo ai casi che presentino complicanze quali ad esempio il dolore o la limitazione dei movimenti o i disturbi da impingement neurovascolare. Cordialità.
dal suo racconto parrebbevtrattarsi di una comune miosite ossificante circoscritta (M. O. C.) secondaria al trauma cui Lei fa cenno. In tal caso i disturbi legati alla lesione dipendono da una serie di fattori, prime fra tutti la dimensione e la localizzazione. È una patologia da tenere semplicemente monitorata nel tempo, l'eventuale rimozione chirurgica va limitata solo ai casi che presentino complicanze quali ad esempio il dolore o la limitazione dei movimenti o i disturbi da impingement neurovascolare. Cordialità.
Dr.ssa Emy Brunello
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.3k visite dal 03/02/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.