Condropatia condilo femorale interno

Egregi dottori,
conscio della difficoltà che incontrate nel rispondere a pazienti che non potete visitare personalmente, illustro la mia condizione.
Sono un ragazzo di 24 anni, atleta di calcio a livello agonistico e tre anni fa, in seguito ad un trauma distorsivo, subii una ricostruzione in artroscopia del LCA, dal quale mi ripresi discretamente ritornando sui campi di calcio dopo i canonici 6 mesi.
Purtroppo 1 mese fa sono incappato in un nuovo infortunio ed ho dovuto, 4 settimane fa, sottopormi ad una meniscectomia mediale selettiva (questo era l'intervento prospettatomi dall'ortopedico).
Senonchè, una volta "entrato" nel ginocchio, il chirurgo riscontra una condropatia di III grado della faccetta mediale di rotula ed una di IV grado a carico del condilo femorale interno, trattate con radiofrequenze e microfratture.
Sono alquanto scoraggiato in quanto, nonostante la mia giovane età, mi è stato sconsigliato di proseguire con sport di contatto.
Gradirei alcune delucidazioni:
il divieto di praticare sport di contatto è sicuramente un consiglio volto a preservare l'articolazione nel tempo. Eppure mi chiedo se dovessi continuare a praticare sport a livello agonistico e non subire distorsioni o traumi ulteriori, l'articolazione degenererà ugualmete o si conserverà allo stato (mediocre) attuale?
Mi spiego meglio: so di non dover dipendere dal calcio per vivere (altrimenti, volente o nolente, dovevo ritornare in campo) e potrei farne a meno; ma mi sale una depressione forte nel pensare di appendere le scarpe al chiodo a soli 24 anni. Se il ginocchio, nonostante una futura vita atletica priva di stress e sollecitazioni articolari, dovesse (o solo anche potesse) degenerare, almeno non avrò rimpianti nel aver dovuto abbandonare il mio sport preferito (fonte di gioia e piacere), ad una precoce età.
Grazie per le risposte, so di sembrare alquanto testardo ma credetemi, sono abbastanza disperato nell'immaginare la mia vita futura senza sport (almeno quello che prediligo)
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Dr. Roberto Morello Medico fisiatra, Medico di medicina manuale 205 8
Buon pomeriggio,
Per la condropatia del ginocchi, ,sicuramente ha una buona indicazione terapeutica il trattamento infiltrativo con acido ialuronico.
Esistono ormai in commercio degli acidi ialuronici ,indicati nel soggetto che pratica attività sportiva, che sono molto efficaci per quello che racconta lei (detto che sicuramente una visita specialistica potrebbe essere più dirimente).
Provi a parlarne col suo fisiatra o con il suo ortopedico di fiducia e non si scoraggi. Sicuramente a 24 anni ha ancora tanto sport da potere fare !!!!

Spero di esserle stato utile.

Cordiali saluti

Dr. Roberto Morello
Medicina Fisica e Riabilitativa
DIU Médecine manuelle-Ostéopathie, Hôpital Hotel Dieu Paris
Ecografia muscolo scheletrica SIUMB

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta dott. Morello,
scusi se mi ripeto, ma ho un tarlo che mi divora: l'intervento chirurgico è stato eseguito dall'ortopedico per riparare, tramite microfratture e radiofrequenze, le condropatie cartilaginee a carico del condilo femorale e rotula (oltre il menisco).
Nulla quaestio su tale procedura seguita dall'ortopedico il quale, con fare risoluto, alla mia domanda se, una volta "rigenerata" la pseudo-cartlilagine, potessi tornare alla mia attività sportiva prediletta (ovvero il calcio), ha risposto con un secco no.
Sperando che l'intervento dia i suoi frutti e non provi più dolore alcuno al ginocchio (altrimenti, ahimè, ci sono possibilità di ulteriori interventi più invasivi), se dovessi tornare a giocare a calcio, la cartilagine degenererà a prescindere? Oppure peggiorerò solo se sarò vittima di ulteriori infortuni?
Chiedo ciò per capire se sono di fronte ad un bivio oppure no:
1 Per quieto vivere abbandono il calcio e mi dedico ad altri hobby meno traumatici (ipotesi sconfortante); oppure
2 Rischio e torno a giocare
In questo secondo caso vorrei capire: è indeterminabile ed impronosticabile la degenerazione ulteriore della cartilagine?
Oppure c'è bisogno di un evento traumatico per far peggiorare la situazione del mio già malandato ginocchio?
La mia scelta sarà determinante per la salute del ginocchio? Perchè se la situazione è che comunque vada (giocando o meno), la cartilagine degenererà, almeno fino ai 30 anni gioco e amen (sperando di non subire infortuni).

Grazie per il tempo dedicatomi.
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Dr. Roberto Morello Medico fisiatra, Medico di medicina manuale 205 8
Buongiorno e mi scusi nel ritardo nella risposta.
I quesiti che mi pone sono per me di difficile risposta in quanto non potendola visitare non riesco a dare un parere medico di certezza. Quello che mi sento di dirle è che sicuramente la sua età gioca un ruolo prognostico positivo nel recupero della funzionalità del ginocchio. Detto che comunque non conosco e non posso valutare tanti fattori che solo una visita accurata potrebbe fare.
Altro consiglio: Si affidi ad un bravo fisiatra e a un buon team riabilitativo per fare la riabilitazione che dopo questo tipo di interventi diventa FONDAMENTALE nel recupero dell'articolazione e della funzionalità globale.

P.S- Lo sport, eseguito in modo corretto, è la vita per le articolazioni e per la loro corretta funzionalità e se durante l'attività sportiva non si prova dolore perché smettere di farla ?

Spero di esserle stato d'aiuto

Cordiali saluti