Paralisi destra e afasia da ischemia cerebrale

Mia madre (53 anni, nessun problema di colesterolo, pressione normale/bassa,livelli di ferro nel sangue quasi irrisori, piastrine basse, in cura con Primolut-nor 10mg per flusso mestruale troppo abbondante) ha avuto un'ischemia cerebrale, il 28 agosto di ques'anno(al termine del secondo mese d'assunzione di suddetto farmaco(il mese precedente le aveva causato nello stesso giorno un'emicrania particolarmente forte). Attualmente pronuncia qualche parola sporadicamente, e con gran fatica, la parte destra del corpo non la controlla.
Dopo 10 giorni di degenza in una stroke unit,7 giorni in neurologia è stata trasferita al RIP, qui è stata sottoposta a ginnastica passiva alla SOLA gamba. Ora, dallo scorso lunedì, è in un centro ospedaliero specializzato in riabilitazione.
I medici non specificano tempistiche di nessun tipo, nè azzardano percentuali di possibile recupero.Volevo quindi avere un pò un'idea da Voi medici su quali potrebbero essere i tempi di degenza ospedaliera, al SOLO fine indicativo per poter organizzare casa alle nuove esigenze di mia madre.E se è utile sperare in un recupero discreto della funzionalità della gamba, in modo tale da permetterle un minimo di autonomia.

Vi ringrazio moltissimo.
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Dr. Michele Moretti Medico fisiatra 134 3
Molto difficile pronunciarsi sui tempi e la prognosi riabilitativa.
La degenza riabilitativa attuale potrebbe svilupparsi in un paio di mesi, in questo periodo verosimilmente si osserverà una naturale evoluzione del quadro clinico di sua madre che comporterà due aspetti predominanti:
- iniziali segni di recupero neuromotorio che saranno colti da fisiatri/fisioterapisti/logopedisti/terapisti occupazionali e guidati al fine di ottenere il massimo recupero funzionale possibile;
- parziale stabilizzazione di aspetti deficitari che più difficilmente andranno incontro ad un futuro recupero.
Osservare un progressivo recupero del controllo del tronco nella posizione seduta può rappresentare un segno positivo in senso prognostico, tuttavia solo avendo modo di visitare e valutare la paziente è possibile esprimersi in modo via via più preciso.
Si tenga aggiornata con i medici della struttura.
Cordiali saluti.

Dr. Michele Moretti
Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

[#2]
Utente
Utente
Dottore Lei è stato davvero gentilissimo, ho chiara la difficoltà di fornire indicazioni in mancanza di una visita effettiva al paziente, ma ne avevo bisogno, poichè i medici della struttura dove mamma è ricoverata sono piuttosto restii a fornire ogni indicazione in merito alle sue condizioni.
Fortunatamente la posizione seduta l'ha sempre mantenuta, il tronco lo controlla interamente, come anche l'articolazione della spalla e dell'anca. I problemi principali sono costituiti dal braccio completamente fuori controllo (e con poca sensibilità: appoggiando la nostra mano su di esso lei non lo percepisce, se al cotrario si esercita uno sfregamento, anche leggero, sente il movimento); La gamba invece ha la sensibilità "del tatto", ma non la controlla, anzi seduta in carrozzina il ginocchio tende a piegare verso l'interno.
Ringraziandola ancora le porgo sentiti saluti e le auguro un buon lavoro.
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Utente
Utente
Mi scusi, volevo avere solo un'ulteriore informazione: la gamba di mamma ha acquisito sensibilità solo nelle ultime 2 settimane in quanto "messa in movimento" sia con massaggi, sia con veri movimenti guidati dalle mani del terapista, al contrario il braccio, poco sensibile, non è MAI stato oggetto di alcun tipo di attenzione. Questo potrebbe essere indice che le possibilità riabilitative di tale arto sono così irrisorie da non consigliarne neppure un tentativo, oppure è normale prassi in questi casi dedicarsi principalmente ad un arto e solo in una fase successiva considerare anche l'altro.
Vorrei da Lei solo un'indicazione in linea generale, ben sapendo che la fattispecie concreta può svilupparsi in modo differente e andrebbe visionata personalmente, ma, ribadisco, i medici della struttura sono piuttosto restii ad informarci sulle condizioni di mamma. (Alla richiesta di un appuntamento, per avere informazioni generali sulle condizioni motorie di mamma, si sono rifiutati ritenendolo prematuro. Noi al momento,dopo oltre un mese dall'ischemia, abbiamo potuto parlare solo con il neurologo, e con la logopedista.Solo per questa ragione mi rivolgo a questo sito. Ho bisogno di capire qualcosina, perchè le domande in testa sono tantissime.)
Grazie davvero per ogni informazione possiate fornirmi per quanto minima, vaga ed imprecisa, poichè non riferibile al caso concreto.
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Dr. Michele Moretti Medico fisiatra 134 3
Nella mia esperienza l'approccio riabilitativo al paziente emipegico è globale e coinvolge sicuramente tutto l'emilato complito.
Posso ipotizzare che in molti momenti del trattamento fisioterapico voi parenti non siate presenti e non escluderei quindi che venga sottoposto a trattamento anche l'arto superiore, se non altro per igiene posturale e controllo dell'arto nei passaggi posturali e nei trasferimenti.
Mi spiego meglio se l'arto è plegico (privo di qualsiasi attività motoria volontaria) si deve prestare attenzione affinchè non assuma posizioni scorrette e potenzialmente dannose, per fare questo l'arto deve essere comunque correttamente mobilizzato e posizionato durante il trattamento così come durante il riposo.
Saluti.
[#5]
Utente
Utente
Dottore Lei mi da speranza, poichè l'infermiera ci ha raccomandato, e mostrato, la postura da far mantenere al braccio di mamma in ogni situazione(la posizione migliore durante il pranzo, nello stare in carrozina o a letto).
La ringrazio moltissimo.
Lei mi fa capire che viene fatto più di quanto noi possiamo percepire.
La ringrazio davvero!
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Dr. Michele Moretti Medico fisiatra 134 3
Vi raccomando di restare comunque con i piedi per terra poichè da quanto ha esposto la situazione è seria, i tempi per la ripresa possono essere anche molto lunghi e potrebbero esserci esiti invalidanti.
Mi tenga informato, saluti.
[#7]
Utente
Utente
La ringrazio davvero molto di tutto.
La terrò certamente aggiornato,in particolare per avere un' "opinione esterna".
GRAZIE.
[#8]
Utente
Utente
Oggi finalmente mio padre è riuscito ad avere un colloquio con la dottoressa che segue mamma. Le possibilità di recupero sono limitate alla funzionalità della gamba, ed il linguaggio (sia pur entrambi in modo limitato).Il braccio al contrario presenta notevoli difficoltà di recupero, poichè non risponde quasi agli stimoli dei terapisti.
Ci hanno informati che non interromperanno la ginnastica in nessuno dei due arti, poichè qualche piccolo miglioramento potrebbe avvenire anche nel braccio, ma sarà decisamente difficile.
(Lunedì mattina inizierà le attività con la logopedista per l'afasia.)
Ringraziandola ancora per la sua cortesia, la saluto e le auguro ancora buon lavoro.
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