Dolori rachide dorsale
Salve, da qualche tempo ho dolori alla schiena che stanno diventando insopportabili.
Premetto che sono di costituzione esile/longilinea, con una cifosi dorsale leggermente accentuata che mi costringe a stare "con le spalle in avanti".
Ho sempre sofferto di mal di schiena fin da quando ero piccola. Solitamente avvertivo dolori cervicali, soprattutto dopo lunghe camminate, da circa un anno però sono fortunatamente scomparsi dopo qualche mese di palestra (su indicazione di uno specialista in medicina fisica e riabilitativa, dopo una rapida visita ambulatoriale senza aver eseguito indagini strumentali).
A questi si accompagnava un dolore a livello delle ultime vertebre toraciche, che si irradia lateralmente coinvolgendo le costole e gli spazi intercostali. E' un dolore intermittente, che insorge apparentemente "a caso" sia dopo attività fisica sia durante una giornata di riposo. Negli ultimi mesi è aumentato molto di intensità. Semplicemente alcuni giorni sto bene, altri sento questi forti dolori associati ad una sensazione di tensione ("ossa che tirano").
Il dolore non è evocabile alla pressione, ma lo è ad esempio se porto le braccia indietro avvicinando le scapole, in questo caso mi sembra più un dolore muscolare.
Lo stesso, può essere che quando dormo sto bene ma a volte se mi contraggo sento male.
Non riesco a trovare un criterio per cui mi venga questo dolore, a volte alla mattina sto bene e inizia la sera altre volte ho male già la mattina e poi passa (passa nel senso che non sento male ma se contraggo le scapole sì).
Ho provato ad assumere Oki quando ho questi episodi ma non ha alcun effetto, lo stesso vale per il diclofenac in cerotti.
Se dovessi dare un numero da 1 a 10, il dolore lo riferirei come 7 nelle giornate peggiori.
Inoltre ho notato che, soprattutto nelle giornate in cui il dolore è particolarmente intenso, mi fanno male le unghie e i denti, e ho le dita delle mani ipersensibili al tatto.
Sostanzialmente c'è sempre qualcosa che non va, ci sono giorni in cui ho solo un leggero fastidio e altri in cui sono costretta a rimanere a letto distesa per i forti dolori alla schiena.
Aggiungo per completezza che è da qualche mese che accuso sintomatologia simil-infiammatoria (male alle unghie-denti, spossatezza, sensazione di febbre) in modo intermittente. Inoltre ho una storia di calcolosi renale (3 episodi) con calcoli di ossalato di calcio. Per questo avevo pensato di rivolgermi ad un reumatologo ma non so quanto sia sensata come idea.
Purtroppo mi trovo un po' spaesata perchè non so nemmeno a che specialista rivolgermi. Spero in un vostro consiglio.
Grazie in anticipo.
Premetto che sono di costituzione esile/longilinea, con una cifosi dorsale leggermente accentuata che mi costringe a stare "con le spalle in avanti".
Ho sempre sofferto di mal di schiena fin da quando ero piccola. Solitamente avvertivo dolori cervicali, soprattutto dopo lunghe camminate, da circa un anno però sono fortunatamente scomparsi dopo qualche mese di palestra (su indicazione di uno specialista in medicina fisica e riabilitativa, dopo una rapida visita ambulatoriale senza aver eseguito indagini strumentali).
A questi si accompagnava un dolore a livello delle ultime vertebre toraciche, che si irradia lateralmente coinvolgendo le costole e gli spazi intercostali. E' un dolore intermittente, che insorge apparentemente "a caso" sia dopo attività fisica sia durante una giornata di riposo. Negli ultimi mesi è aumentato molto di intensità. Semplicemente alcuni giorni sto bene, altri sento questi forti dolori associati ad una sensazione di tensione ("ossa che tirano").
Il dolore non è evocabile alla pressione, ma lo è ad esempio se porto le braccia indietro avvicinando le scapole, in questo caso mi sembra più un dolore muscolare.
Lo stesso, può essere che quando dormo sto bene ma a volte se mi contraggo sento male.
Non riesco a trovare un criterio per cui mi venga questo dolore, a volte alla mattina sto bene e inizia la sera altre volte ho male già la mattina e poi passa (passa nel senso che non sento male ma se contraggo le scapole sì).
Ho provato ad assumere Oki quando ho questi episodi ma non ha alcun effetto, lo stesso vale per il diclofenac in cerotti.
Se dovessi dare un numero da 1 a 10, il dolore lo riferirei come 7 nelle giornate peggiori.
Inoltre ho notato che, soprattutto nelle giornate in cui il dolore è particolarmente intenso, mi fanno male le unghie e i denti, e ho le dita delle mani ipersensibili al tatto.
Sostanzialmente c'è sempre qualcosa che non va, ci sono giorni in cui ho solo un leggero fastidio e altri in cui sono costretta a rimanere a letto distesa per i forti dolori alla schiena.
Aggiungo per completezza che è da qualche mese che accuso sintomatologia simil-infiammatoria (male alle unghie-denti, spossatezza, sensazione di febbre) in modo intermittente. Inoltre ho una storia di calcolosi renale (3 episodi) con calcoli di ossalato di calcio. Per questo avevo pensato di rivolgermi ad un reumatologo ma non so quanto sia sensata come idea.
Purtroppo mi trovo un po' spaesata perchè non so nemmeno a che specialista rivolgermi. Spero in un vostro consiglio.
Grazie in anticipo.
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Gentile utente,
Il mio consiglio è quello di riconfrontarsi prima con il suo medico curante;
eventualmente sarà il Collega valutando il suo stato clinico, a consigliarle la necessità di effettuare terapie o eventuali accertamenti specifici: esami radiologici, esami ematici ed in seguito valutare l'eventuale necessità di visite specialistiche specifiche.
L'ipotesi di una visita Specialistica Reumatologica, visto il corollario sintomatologico da Lei ben descritto, potrebbe rivelarsi una strada percorribile, ma sarebbe meglio andare da tale Specialista almeno con degli esami emato-chimici e strumentali, che il suo medico curante sarà sicuramente in grado di richiedere.
Cordialità
Il mio consiglio è quello di riconfrontarsi prima con il suo medico curante;
eventualmente sarà il Collega valutando il suo stato clinico, a consigliarle la necessità di effettuare terapie o eventuali accertamenti specifici: esami radiologici, esami ematici ed in seguito valutare l'eventuale necessità di visite specialistiche specifiche.
L'ipotesi di una visita Specialistica Reumatologica, visto il corollario sintomatologico da Lei ben descritto, potrebbe rivelarsi una strada percorribile, ma sarebbe meglio andare da tale Specialista almeno con degli esami emato-chimici e strumentali, che il suo medico curante sarà sicuramente in grado di richiedere.
Cordialità
Urbano Giulio Pio MD
Specialista Medicina Fisica Riabilitazione
e Psicoterapia
3398917774(h16-20)
NB: il consulto NON sostituisce la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4k visite dal 11/01/2016.
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