Frattura di calcagno: programma riabilitativo?
Gentili specialisti
In Agosto c.a. mi sono procurato una frattura composta di calcagno sinistro con modesto affondamento del talus trattata per 35 gg con gesso in scarico e per altri 30 gg con gambaletto per il carico.
La frattura ad oggi risulta ben consolidata ma io, dopo 2 mesi circa di fkt zoppico ancora ed ho dolore su tutto il piede in particolare all'inserzione del tendine di achille sul calcagno e sotto il malleolo tibiale.
Desidererei conoscere le esatte tappe del programma riabilitativo previsto in questi casi visto che probabilmente la causa di tutto cio', almeno come mi dice il fisioterapista che mi segue, è un errata impostazione del programma di riabilitazione.
Lui mi consiglia di insitere per il momento solo su esercizi di stretching del tricipite visto che non fletto bene la caviglia se non a 90° (dovrei raggiungere i 110° come dice lui?) e di abbandonare per il momento tutte le manovre di fkt attiva e passiva, ginnastica propiocettiva e potenziamento del tono muscolare della gamba che fino ad ora ho fatto in quanto prematuri.
Iintanto continuo a zoppicare, la prono-supinazione del piede è scarsa e quando faccio gli esercizi di stretching per il tricipite il piede mi fa piu' male ancora.
Desidererei avere una conferma o indicazione sull programma di riabilitazione da seguire e se, alla luce dei miei fastidi, è utile che faccia qualche altra cosa.
Grazie e colgo l'occasione per inviarvi i miei auguri per le prossime festività.
In Agosto c.a. mi sono procurato una frattura composta di calcagno sinistro con modesto affondamento del talus trattata per 35 gg con gesso in scarico e per altri 30 gg con gambaletto per il carico.
La frattura ad oggi risulta ben consolidata ma io, dopo 2 mesi circa di fkt zoppico ancora ed ho dolore su tutto il piede in particolare all'inserzione del tendine di achille sul calcagno e sotto il malleolo tibiale.
Desidererei conoscere le esatte tappe del programma riabilitativo previsto in questi casi visto che probabilmente la causa di tutto cio', almeno come mi dice il fisioterapista che mi segue, è un errata impostazione del programma di riabilitazione.
Lui mi consiglia di insitere per il momento solo su esercizi di stretching del tricipite visto che non fletto bene la caviglia se non a 90° (dovrei raggiungere i 110° come dice lui?) e di abbandonare per il momento tutte le manovre di fkt attiva e passiva, ginnastica propiocettiva e potenziamento del tono muscolare della gamba che fino ad ora ho fatto in quanto prematuri.
Iintanto continuo a zoppicare, la prono-supinazione del piede è scarsa e quando faccio gli esercizi di stretching per il tricipite il piede mi fa piu' male ancora.
Desidererei avere una conferma o indicazione sull programma di riabilitazione da seguire e se, alla luce dei miei fastidi, è utile che faccia qualche altra cosa.
Grazie e colgo l'occasione per inviarvi i miei auguri per le prossime festività.
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Caro Massimo, come tu dici la frattura è ben consolidata ma non fai alcuin riferimento all'eventuale esuberanza del callo osseo. In assenza di dati più precisi circa l'attuale condizione anatomica della parte interessata, ti consiglierei di approfondire l'indagine con una RMN per escludere anche lesioni tendinee e/o nervose, e, nel frattempo, di praticare un ciclo di terapia fisica a scopo antinfiammatorio ed analgesico( p.es.: Idrogalvanoterapia + Ultrasuoni in immersione).Solo allora sarà possibile attuare con successo manovre di stretching o qualunque idoneo piano di riabilitazione.Ricambio gli auguri, anche per una rapida guarigione.
dr. Lacinio Franco
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 30.9k visite dal 08/12/2005.
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